Sicile 

Loi régionale no 26 du 9 octobre 1998

Mesures pour la sauvegarde et la valorisation du patrimoine historique, culturel et linguistique des communautés siciliennes d'origine albanaise et des autres minorités linguistiques

La version française de cette loi régionale de la Sicile est une traduction de Jacques Leclerc. Le texte ne prétend pas avoir d'autre valeur que strictement informative. 

Les articles 1 à 8, ainsi que l'article 12, ont été supprimés par le commissaire d'État de la Région sicilienne, comme le permet l'article 28 de la Loi constitutionnelle du 26 février 1948 (no 2), pour être abrogés par la Haute Cour (Alta Corte):

Articolo 28

1) Le leggi dell'Assemblea regionale sono inviate entro tre giorni dall'approvazione al Commissario dello Stato, che entro i successivi cinque giorni può impugnarle davanti l'Alta Corte.

Article 28

1) Les lois de l'Assemblée régionale sont envoyées trois jours avant l'approbation par le Commissaire d'État qui, dans les cinq jours suivants, peut les contester devant la Haute Cour.

Tous les articles à caractère le moindrement coercitif ont été invalidés par la Haute Cour de justice. 

Legge Regionale, n. 26 del 9 ottobre 1998

Bollettino Ufficiale n. 52 del 14 ottobre 1998

L'ASSEMBLEA REGIONALE HA APPROVATO

IL PRESIDENTE REGIONALE PROMULGA

la seguente legge:

Provvedimenti per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e linguistico delle comunità siciliane di origine albanese e delle altre minoranze linguistiche. Contributi alle province regionali per la gestione di corsi di laurea. Incremento del contributo di cui all'articolo 1 della legge regionale 4 giugno 1980, n. 52.

TESTO COORDINATO (aggiornato alla legge regionale 6/2001)

Articolo 1*

(Articolo omesso in quanto impugnato, ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana)

* Il testo dell'articolo omesso è riportato nel paragrafo note.Note :

La Regione siciliana, nell'ambito della tutela della lingua e della cultura delle popolazioni appartenenti alle minoranze linguistiche riconosciuta dalle leggi della Repubblica, dispone per le popolazioni di lingua e di cultura albanese e delle altre minoranze linguistiche presenti nella Regione gli interventi di cui agli articoli seguenti.

Articolo 2*

(Articolo omesso in quanto impugnato, ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana)

* Il testo dell'articolo omesso è riportato nel paragrafo note.

Note:

1) Il Presidente della Regione, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, deve avviare l'iter per l'adozione del decreto con il quale è delimitato l'ambito territoriale in cui si applicano le disposizioni degli articoli seguenti.

2) Il provvedimento è adottato con decreto del Presidente della Regione previa deliberazione della Giunta regionale di governo. Il procedimento per l'adozione del decreto è promosso dal Presidente della Regione mediante richiesta ai comuni di Contessa Entellina, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela di volere includere i rispettivi territori comunali nell'ambito territoriale in cui si applicano le disposizioni degli articoli seguenti. I comuni manifesteranno la loro adesione con delibera del consiglio comunale da adottarsi entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta del Presidente della Regione. Decorso infruttuosamente il suddetto termine l'adesione si intende accordata.

3) Il territorio del comune di Palermo, sede di residenza di molti albanofoni, può essere inserito su richiesta del consiglio comunale della città nell'ambito territoriale del decreto del Presidente della Regione.

4) Negli altri comuni della Regione non compresi nelle previsioni dei commi precedenti, nel cui territorio insista comunque una minoranza linguistica, il procedimento previsto dal comma 2 può in ogni caso essere promosso dal 10 per cento della popolazione residente.

Articolo 3*

(Articolo omesso in quanto impugnato, ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana)

* Il testo dell'articolo omesso è riportato nel paragrafo note.

Note:

1) Nelle scuole materne dei comuni di cui all'articolo 2, l'educazione linguistica prevede, oltre all'uso della lingua italiana, anche l'uso della lingua della minoranza per lo svolgimento delle attività educative. Nelle scuole elementari e nelle scuole secondarie di primo grado è previsto l'uso anche della lingua della minoranza come strumento d'insegnamento.

2) Nelle scuole materne ed elementari sono assicurati l'alfabetizzazione anche nella lingua della minoranza, nonché l'insegnamento delle forme espressive dell'infanzia, la lettura e le esercitazioni relative agli argomenti concernenti gli usi, i costumi e le tradizioni delle comunità locali. Nelle scuole secondarie di primo grado è previsto l'insegnamento anche della lingua della minoranza.

3) E' obbligatorio l'insegnamento della cultura delle tradizioni delle minoranze linguistiche nell'ambito delle discipline individuate dalle istituzioni scolastiche interessate nell'esercizio dell'autonomia didattica.

4) Nello svolgimento dell'insegnamento di cui ai commi precedenti le istituzioni scolastiche autonome esercitano le attribuzioni previste dalla vigente legislazione statale.

5) Qualora i genitori non intendano avvalersi per i propri figli delle misure di cui ai commi 1, 2 e 3 ne informano la scuola interessata al momento della preiscrizione.

6) Nel comune di Palermo, ove si verifichino le condizioni di cui al comma 3 dell'articolo 2, le competenti autorità scolastiche, previa intesa con il comune, individuano gli istituti e le sezioni in cui si effettuerà l'insegnamento previsto dai commi precedenti.

7) Per gradi d'istruzione diversi da quelli indicati dai commi 1, 2 e 3 si applica la vigente legislazione statale.

8) L'insegnamento della lingua, della cultura e delle tradizioni locali costituisce parte integrante dei programmi didattici dei corsi istituiti e finanziati dalla Regione.

9) Le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 si applicano ai corsi dello stesso livello svolti per gli adulti.

Articolo 4*

(Articolo omesso in quanto impugnato, ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana)

* Il testo dell'articolo omesso è riportato nel paragrafo note.

Note :

1) L'Assessore regionale per i beni culturali, ambientali e per la pubblica istruzione è autorizzato ad erogare finanziamenti per l'importo di lire 250 milioni per organizzare nei comuni indicati nel decreto del Presidente della Regione di cui al comma 2 dell'articolo 2 corsi di alfabetizzazione nella lingua minoritaria e nella lingua italiana per adulti.

Articolo 5*

(Articolo omesso in quanto impugnato, ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana)

* Il testo dell'articolo omesso è riportato nel paragrafo note.

Note :

1) La Regione concede, in conformità della legislazione vigente per il diritto allo studio, a coloro i quali frequentano i corsi di lingua albanese o si avvalgono dell'insegnamento di tale lingua nelle scuole pubbliche, secondo le modalità previste dagli articoli precedenti, contributi annui per l'acquisto di libri e materiale didattico.

Articolo 6*

(Articolo omesso in quanto impugnato, ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana)

* Il testo dell'articolo omesso è riportato nel paragrafo note.

Note:

1) Nei comuni indicati nel decreto del Presidente della Regione di cui al comma 2 dell'articolo 2, i membri dei consigli comunali possono usare la lingua locale nell'attività degli organi medesimi.

2) Quando non sia possibile disporre di servizio di traduzione, sono prive di effetti giuridici le dichiarazioni che non siano espresse anche in lingua italiana.

3) Per gli altri uffici pubblici si applicano le leggi dello Stato.

Articolo 7*

(Articolo omesso in quanto impugnato, ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana)

* Il testo dell'articolo omesso è riportato nel paragrafo note.

Note :

1) Nei comuni indicati nel decreto del Presidente della Regione di cui al comma 2 dell'articolo 2, il consiglio comunale può deliberare con disposizione del proprio statuto di provvedere, con spese gravanti sul bilancio del comune stesso in mancanza di altre risorse disponibili a questo fine, alla pubblicazione nella lingua albanese, o nelle altre lingue minoritarie, di atti ufficiali dello Stato, della Regione e degli altri enti locali, fermo restando il valore legale esclusivo degli atti nel testo redatto in lingua italiana.

Articolo 8*

(Articolo omesso in quanto impugnato, ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana)

* Il testo dell'articolo omesso è riportato nel paragrafo note.

Note:

1) Nei comuni di cui all'articolo 2, in aggiunta ai toponimi ufficiali, i consigli comunali possono deliberare l'adozione di toponimi conformi alle tradizioni ed agli usi locali.

2) Per gli interventi di cui al comma precedente, la Regione eroga ai medesimi comuni un contributo di lire 30 milioni.

Articolo 9

1) La Regione, entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge, stipulerà convenzioni con la RAI-TV regionale e con altre emittenti radiofoniche e televisive per l'inserimento nei programmi radiotelevisivi di notiziari, programmi culturali, educativi e di intrattenimento in lingua albanese o nelle altre lingue minoritarie.

2) L'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione è autorizzato ad erogare contributi agli organi di stampa ed alle emittenti radiotelevisive a carattere privato che utilizzino la lingua albanese o le altre lingue minoritarie.

Articolo 10

1) L'Assessore regionale per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti è autorizzato ad erogare contributi per le manifestazioni culturali, folcloristiche, religiose ed artistiche organizzate nei comuni indicati nel decreto del Presidente della Regione di cui al comma 2 dell'articolo 2.

Articolo 11

1) L'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione è autorizzato a concedere contributi ad associazioni, centri culturali, Università ed enti religiosi che operano per la tutela della lingua e delle tradizioni delle popolazioni di origine albanese e delle altre lingue minoritarie presenti in Sicilia.

Articolo 12*

(Articolo omesso in quanto impugnato, ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione siciliana)

* Il testo dell'articolo omesso è riportato nel paragrafo note.

Note:

1) Al fine di disciplinare l'erogazione dei contributi di cui agli articoli 9, 10 ed 11 l'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione emanerà, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge sentita la competente Commissione legislativa dell'Assemblea regionale siciliana, apposito regolamento.

Articolo 13

1) La Regione siciliana, entro un anno dall'entrata in vigore della presente legge, istituisce in Piana degli Albanesi l'Istituto per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico, linguistico, culturale, documentario e bibliografico delle minoranze linguistiche.

2) L'Istituto svolge attività di studio, ricerca, documentazione, conservazione di beni archivistici e bibliografici, promozione culturale, formazione per i docenti e quant'altro necessario per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico, linguistico e culturale delle minoranze linguistiche.

3) Le finalità ed il funzionamento dell'Istituto sono regolamentati da uno statuto che sarà predisposto dall'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione ed approvato con decreto del Presidente della Regione, sentiti i sindaci dei comuni interessati, l'Eparchia di Piana degli Albanesi ed il rettore dell'Università di Palermo, nonché la competente Commissione legislativa dell'Assemblea regionale siciliana.

4) L'Istituto avrà un proprio consiglio di amministrazione. Lo statuto dovrà prevedere la presenza in tale organo di almeno un rappresentante di ciascuno dei comuni inclusi nel decreto del Presidente della Regione di cui al comma 2 dell'articolo 2, un rappresentante dell'Università degli studi di Palermo ed un rappresentante dell'Eparchia di Piana degli Albanesi.

5) L'Università degli studi di Palermo, nelle forme indicate dallo statuto, ha il compito di sovrintendere alla direzione scientifica dell'istituto.

Articolo 14

1) Il contributo di cui all'articolo 1 della legge regionale 4 giugno 1980, n. 52 'Interventi per la promozione di attività di ricerca nel settore sociale della cultura cristiana' è elevato a lire 300 milioni annui a decorrere dall'esercizio finanziario in corso.

Articolo 15

1) L'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione è autorizzato ad assegnare alle province regionali che gestiscono direttamente o tramite loro consorzi corsi di laurea o sezioni staccate di corsi di laurea e che non fruiscono di appositi finanziamenti statali o regionali contributi da destinare alla gestione dei suddetti corsi.

2) Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge l'Assessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione provvede alle assegnazioni di cui al comma 1 secondo i parametri previsti dall'articolo 51 della legge regionale 6 marzo 1986, n. 9.

Articolo 16

1) Per le finalità della presente legge è autorizzata per l'esercizio finanziario 1998 la spesa complessiva di lire 16.100 milioni così ripartite:

articolo 3 - lire 250 milioni;
articolo 4 - lire 250 milioni;
articolo 5 - lire 20 milioni;
articolo 8 - lire 30 milioni;
articolo 9 - lire 20 milioni;
articolo 10 - lire 100 milioni;
articolo 11 - lire 80 milioni;
articolo 13 - lire 250 milioni;
articolo 14 - lire 200 milioni;
articolo 15 - lire 15.000 milioni.

2) All'onere derivante dagli articoli 3, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 13 e 14 della presente legge e ricadente nell'esercizio finanziario 1998 si provvede con parte delle disponibilità dei seguenti capitoli del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1998:

capitolo 37971 - lire 500 milioni;
capitolo 38360 - lire 500 milioni;
capitolo 38371 - lire 100 milioni;
capitolo 47653 - lire 100 milioni.

3) Per gli anni successivi l'onere sarà determinato a norma dell'articolo 4 della legge regionale 8 luglio 1977, n. 47.

4) Alla spesa derivante dall'articolo 15 della presente legge si fa fronte mediante l'utilizzazione dell'apposito accantonamento del capitolo 60791 codice 5015 di pari importo del bilancio della Regione.

Articolo 17

1) La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.

2) E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.

Loi régionale, no 26, du 9 octobre 1998

Bulletin officiel n° 52 du 14 octobre 1998

L'ASSEMBLÉE RÉGIONALE A APPROUVÉ

LE PRÉSIDENT RÉGIONAL PROMULGUE

la loi suivante:

Mesures pour la sauvegarde et la valorisation du patrimoine historique, culturel et linguistique des communautés siciliennes d'origine albanaise et des autres minorités linguistiques. Contributions aux provinces régionales pour la gestion de cours de licence. Accroissement de la contribution prévue à l'article 1 de la loi régionale du 4 juin 1980, n° 52.

TEXTE COORDONNÉ (mis à jour dans la loi régionale 6/2001)

Article 1*

(Article omis en raison de sa suspension, en vertu de l'article 28 du Statut, par le Commissaire d'État pour la Région sicilienne)

* Le texte de l'article omis est rapporté dans le paragraphe annoté.

Notes :

La Région sicilienne, dans le champs de la sauvegarde de la langue et de la culture des populations appartenant aux minorités linguistiques reconnue par les lois de la République, dispose pour les populations de langue et de culture albanaises et des autres minorités linguistiques présentes dans la Région les interventions prévues aux articles suivants.

Article 2*

(Article omis en raison de sa suspension, en vertu de l'article 28 du Statut, par le Commissaire d'État pour la Région sicilienne)

* Le texte de l'article omis est rapporté dans le paragraphe annoté.

Notes :

1) Le président de la Région, 60 jours avant l'entrée en vigueur de la présente loi, doit entamer la procédure pour l'adoption du décret dans lequel est délimité le domaine territorial dont sont appliquées les dispositions des articles suivants.

2) La disposition est adoptée par décret du président de la Région après délibération de la Commission régionale du gouvernement. La procédure pour l'adoption du décret est promulguée par le président de la Région au moyen d'une requête aux communes de Contessa Entellina, Mezzojuso, Palazzo Adrien, Piana degli Albanesi et du Santa Cristina Gela de vouloir inclure ces territoires communaux respectifs dans le domaine territorial dont les dispositions des articles suivants sont appliquées. Les communes manifesteront leur adhésion par délibération du conseil communal adoptée dans les 60 jours à partir de la réception de la requête du président de la Région. Passé le délai susmentionné même sans résultats, l'adhésion est considérée accordée.

3) Le territoire de la commune de Palerme, lieu de résidence de beaucoup d'albanophones, peut être inscrit, sur demande du conseil communal de la ville, dans le domaine territorial du décret du président de la Région.

4) Dans les autres communes de la Région non incluses dans les dispositions des paragraphes précédents, dans le territoire duquel est installée de toute façon une minorité linguistique, la procédure prévue au paragraphe 2 peut en tout cas être augmenté de 10 % de la population résidente.

Article 3*

(Article omis en raison de sa suspension, en vertu de l'article 28 du Statut, par le Commissaire d'État pour la Région sicilienne)

* Le texte de l'article omis est rapporté dans le paragraphe annoté.

Notes :

1) Dans les écoles maternelles des communes relatives à l'article 2, l'instruction linguistique prévoit également, outre l'emploi de l'italien, l'emploi de la langue de la minorité pour le déroulement des activités pédagogiques. Dans les écoles primaires et les écoles secondaires du premier cycle, il est prévu aussi l'emploi de la langue de la minorité comme matière d'enseignement.

2) Dans les écoles maternelles et primaires, l'alphabétisation est aussi assurée dans la langue de la minorité, ainsi que dans l'enseignement des formes expressives de l'enfance, la lecture et les exercices relatifs aux sujets concernant les usages, coutumes et traditions des communautés locales. Dans les écoles secondaires du premier cycle, l'enseignement est aussi prévu dans la langue de la minorité.

3) L'enseignement de la culture des traditions des minorités linguistiques est obligatoire dans le domaine des disciplines déterminées par les établissements scolaires concernés, dans le cadre d'exercice de leur autonomie pédagogique.

4) Dans la déroulement de l'enseignement, selon les paragraphes précédents, les établissements scolaires autonomes exercent les attributions prévues par la législation en vigueur de l'État.

5) Lorsque les parents n'entendent pas se servir pour leurs enfants des dispositions prévues aux paragraphes 1, 2 et 3, ils en informent l'école concernée lors des préinscriptions.

6) Dans la commune de Palerme, là où sont vérifiées les conditions prévues au paragraphe 3 de l'article 2, les autorités scolaires compétentes, en accord avec la commune, déterminent les établissements et les sections dans lesquels sera effectué l'enseignement prévu en vertu des paragraphes précédents.

7) Pour des degrés d'enseignement différents de ceux indiqués aux paragraphes 1, 2 et 3, la législation en vigueur de l'État s'applique.

8) L'enseignement de la langue, de la culture et des traditions locales constitue une partie intégrantes des programmes d'études dans les cours institués et financés par la Région.

9) Les dispositions prévues aux paragraphes 1, 2 et 3 s'appliquent aux cours de même niveau destinés aux adultes.

Article 4*

(Article omis en raison de sa suspension, en vertu de l'article 28 du Statut, par le Commissaire d'État pour la Région sicilienne)

* Le texte de l'article omis est rapporté dans le paragraphe annoté.

Notes :

1) L'assesseur régional pour les Biens culturels et environnementaux et pour l'Instruction publique est autorisé à prévoir du financement pour la somme de 250 millions de lires afin d'organiser dans les communes mentionnées au paragraphe 2 de l'article 2 du décret du président de la Région relatif aux cours d'alphabétisation destinés aux adultes dans la langue minoritaire et en italien.

Article 5*

(Article omis en raison de sa suspension, en vertu de l'article 28 du Statut, par le Commissaire d'État pour la Région sicilienne)

* Le texte de l'article omis est rapporté dans le paragraphe annoté.

Notes :

1) Selon les formalités prévues aux articles précédents, la Région concède, en conformité avec la législation en vigueur pour le droit aux études, des contributions annuelles pour l'achat de livres et de matériel didactique à ceux qui fréquentent les cours de langue albanaise ou se servent de l'enseignement de cette langue dans les écoles publiques.

Article 6*

(Article omis en raison de sa suspension, en vertu de l'article 28 du Statut, par le Commissaire d'État pour la Région sicilienne)

* Le texte de l'article omis est rapporté dans le paragraphe annoté.

Notes :

1) Dans les communes mentionnées au paragraphe 1 de l'article 2 du décret du président de la Région, les membres des conseils communaux peuvent employer la langue locale dans les activités des mêmes organismes.

2) Lorsqu'il n'est pas possible de disposer d'un service de traduction, les déclarations qui ne sont pas exprimées aussi en italien sont dépourvues d'effet juridique.

3) Pour les autres bureaux publics, les lois de l'État sont appliquées.

Article 7*

(Article omis en raison de sa suspension, en vertu de l'article 28 du Statut, par le Commissaire d'État pour la Région sicilienne)

* Le texte de l'article omis est rapporté dans le paragraphe annoté.

Notes :

1) Dans les communes mentionnées au paragraphe 1 de l'article 2 du décret du président de la Région, le conseil communal peut délibérer, à partir des dispositions de ses propres lois avec des frais puisés sur le budget de la commune ainsi que pour le manque d'autres ressources disponibles à cette fin, sur la publication en albanais ou dans d'autres langues minoritaires des actes officiels de l'État, de la Région et des autres organismes locaux, tout en conservant la valeur juridique exclusive des actes dans le texte rédigé en italien.

Article 8*

(Article omis en raison de sa suspension, en vertu de l'article 28 du Statut, par le Commissaire d'État pour la Région sicilienne)

* Le texte de l'article omis est rapporté dans le paragraphe annoté.

Notes :

1) Dans les communes prévues à l'article 2 relatif à l'ajout des toponymes officiels, les conseils communaux peuvent délibérer sur l'adoption de toponymes conformes aux traditions et aux usages locaux.

2) Pour les interventions prévues au paragraphe précédent, la Région accorde aux mêmes communes une contribution de 30 millions de lires.

Article 9

1) Trois mois avant l'entrée en vigueur de la présente loi, la Région précise les accords entre la RAI-TV régionale et d'autres émetteurs radiophoniques et télévisées pour l'enseignement dans les programmes radiotélévisés de nouvelles, d'émissions culturelles, éducatives et d'émissions de loisirs en albanais ou dans d'autres langues minoritaires.

2) L'assesseur régional pour les Biens culturels et environnementaux et pour l'Instruction publique est autorisé à accorder des subventions aux organismes de presse et aux émetteurs de radiotélévision à caractère privé, qui utilisent l'albanais ou d'autres langues minoritaires.

Article 10

1) L'assesseur régional pour le Tourisme, les Communications et les Transports est autorisé à accorder des subventions pour les manifestations culturelles, folkloriques, religieuses et artistiques organisées dans les communes, tel qu'il est prévu au paragraphe 2 de l'article 2 dans le décret du président de la Région.

Article 11

1) L'assesseur régional pour les Biens culturels et environnementaux et pour l'Instruction publique est autorisé à attribuer des subventions à des associations, centres culturels, universités et organismes religieux qui agissent pour la sauvegarde de la langue et des traditions des populations d'origine albanaise et d'autres langues minoritaires présentes en Sicile.

Article 12*

(Article omis en raison de sa suspension, en vertu de l'article 28 du Statut, par le Commissaire d'État pour la Région sicilienne)

* Le texte de l'article omis est rapporté dans le paragraphe annoté.

Notes :

1) Afin de réglementer la répartition des subventions prévues aux articles 9,10 et 11, l'assesseur régional pour les Biens culturels et environnementaux et pour l'Instruction publique promulgue, soixante jours avant l'entrée en vigueur de la présente loi, par règlement spécial la création de la Commission législative compétente de l'Assemblée régionale sicilienne.

Article 13

1) La Région sicilienne, une année avant l'entrée en vigueur de la présente loi, institue dans la commune de ''Piana degli Albanesi'' l'Institut pour la conservation et la valorisation du patrimoine historique, linguistique, culturel, documentaire et bibliographique des minorités linguistiques.

2) L'Institut développe des activités d'études, de recherche, de documentation, de conservation d'archives et de bibliographies, de promotion culturelle, de formation enseignante et plusieurs autres types nécessaires pour la conservation et la valorisation du patrimoine historique, linguistique et culturel des minorités linguistiques.

3) Les buts et le fonctionnement de l'Institut sont réglementés par un statut qui sera prévu par l'assesseur régional pour les Biens culturels et environnementaux et pour l'Instruction publique, et approuvés par décret du président de la Région, après consultation des maires des communes concernées, de l'Éparchie de Piana degli Albanesi et du recteur de l'Université de Palerme, ainsi que de la Commission législative compétente de l'Assemblée régionale sicilienne.

4) L'Institut bénéficie d'un conseil d'administration. Le statut devra prévoir la présence dans son organisme d'au moins un représentant de chacune des communes citées au paragraphe 2 de l'article 2 dans le décret du président de la Région, un représentant de l'Université d'études de Palerme et un représentant de l'Éparchie de Piana degli Albanesi.

5) L'Université d'études de Palerme, en vertu des dispositions prévues dans le statut, a l'obligation de superviser la direction scientifique de l'institut.

Article 14

1) Les subventions prévues à l'article 1 de la loi régionale du 4 juin 1980, no 52, «Interventions pour la promotion des activités de recherche dans le secteur social de la culture chrétienne» s'élève annuellement à 300 millions de lires à partir de l'exercice financier en cours.

Article 15

1) L'assesseur régional pour les Biens culturels et environnementaux et pour l'Instruction publique est autorisé à assigner aux province régionales qui gèrent directement ou par leurs consortiums des cours de licence ou des sections détachées des cours de licence et qui ne jouissent pas d'un financement approprié de contributions de l'État ou de la Région destinées à la gestion desdits cours.

2) Soixante jours avant l'entrée en vigueur de la présente loi, l'assesseur régional pour les Biens culturels et environnementaux et pour l'Instruction publique pourvoit aux attributions prévues au paragraphe 1 selon les paramètres prévus à l'article 51 de la loi régionale du 6 mars 1986, no 9.

Article 16

1) Pour les fins de la présente loi il est autorisé pour l'exercice financier de 1998 la dépense globale de 16 100 millions de lires réparties ainsi:

article 3 - 250 millions de lires;
article 4 - 250 millions de lires;
article 5 - 20 millions de lires;
article 8 - 30 millions de lires;
article 9 - 20 millions de lires;
article 10 - 100 millions de lires;
article 11 - 80 millions de lires;
article 13 - 250 millions de lires;
article 14 - 200 millions de lires;
article 15 - 15 000 millions de lires.

2) À la charge résultant des articles 3, 4,5, 8, 9, 10, 11,13 et 14 de la présente loi et incombant à l'exercice financier de 1998, il est prévu une partie des disponibilités aux chapitres suivants dans le budget de la Région pour l'année financière 1998 :

chapitre 37971 - 500 millions de lires;
chapitre 38360 - 500 millions de lires;
chapitre 38371 - 100 millions de lires;
chapitre 47653 - 100 millions de lires.

3) Pour les années suivantes, les frais seront déterminés en vertu de l'articule 4 de la loi régionale 8 du juillet 1977, no 47.

4) Aux dépenses résultant de l'article 15 de la présente loi, il faut recourir à l'aide d'accommodement spécial du chapitre 60791 du code 5015 à parité avec la somme du budget de la Région.

Article 17

1) La présente loi est publiée dans la Gazette officielle de la Région sicilienne et entre en vigueur le jour suivant sa publication.

2) Il est fait obligation à quiconque de la respecter et de la faire respecter comme loi de la Région.

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