Province autonome du Trentin

Loi provinciale de Trento du 14 août 1975, n° 29

Création de l'Institut culturel ladin

Dans le Trentin-Haut Adige, un comprensorio est une unité administrative placée hiérarchiquement entre la province autonome et la commune. Il en existe onze dans le Trentin. Dans la version française de cette loi, le mot comprensorio a été traduit par «district»; il aurait été possible d'utiliser aussi le mot «zone». L'expression Giunta provinciale, qui désigne le gouvernement provincial, a été traduite par «Junte provinciale».

Legge Provinciale 14 agosto 1975, n. 29

ISTITUZIONE DELL'«ISTITUTO CULTURALE LADINO»

B.U. 19 agosto 1975, n. 40

Articolo 1

Al fine di contribuire a conservare, difendere e valorizzare la cultura, le tradizioni, la parlata e quanto concorre a costituire la civiltà ladina nel Trentino, è istituito, in Val di Fassa, l'Istituto culturale ladino, al quale sarà data una denominazione ladina, con deliberazione della Giunta provinciale, sentita la commissione culturale di cui all'articolo 8 dell'allegato statuto.

Articolo 2

Le norme sulle finalità, sulla struttura e sul funzionamento dell'istituto sono stabilite dallo statuto allegato alla presente legge.

Articolo 3

I bilanci preventivi dell'istituto sono comunicati alla Giunta provinciale che, nei trenta giorni successivi al ricevimento, potrà annullarli in caso di gravi violazioni dei fini dell'istituto, ovvero promuoverne, in ogni altro caso, il riesame con richiesta motivata.

In caso di riscontrata impossibilità di funzionamento degli organi dell'istituto o di gravi irregolarità amministrative, la Giunta provinciale potrà disporre lo scioglimento del consiglio di amministrazione e nominare in sua vece un commissario, il quale dovrà provvedere all'ordinaria amministrazione dell'istituto e promuovere, entro i sei mesi successivi alla sua nomina, la ricostituzione del consiglio di amministrazione.

Articolo 4

La Provincia è autorizzata a mettere gratuitamente a disposizione dell'Istituto culturale ladino un'apposita sede in valle di Fassa.

Articolo 5

Al funzionamento dell'Istituto culturale ladino si provvede con contributi di enti e privati. La Provincia contribuirà con un importo annuo di lire 25.000.000 a partire dall'esercizio finanziario 1975.

omissis

Statuto dell'Istituto culturale denominato Istituto culturale ladino

Articolo 1

L'Istituto culturale ladino intende realizzare le seguenti finalità;

a) raccogliere, ordinare e studiare i materiali che si riferiscono alla storia, all'economia, alla lingua, al folklore, alla mitologia, ai costumi ed usi della gente ladina;

b) promuovere e pubblicare studi e ricerche nei settori di cui al punto a);

c) promuovere ed aiutare l'informazione per la conservazione degli usi e costumi e tecnologie che sono patrimonio della gente ladina;

d) contribuire alla diffusione della conoscenza della lingua, degli usi e costumi della gente ladina, attraverso la collaborazione con la scuola e con tutti i possibili mezzi di informazione e di comunicazione, nonché prestando la propria collaborazione e assistenza tecnica e organizzativa alla realizzazione di iniziative promosse dalla Provincia o dai comuni dell'area ladina.

Articolo 2

Il patrimonio dell'istituto è costituito:

a) dal materiale esposto al pubblico;
b) da apparecchiature, suppellettili e materiale bibliografico, scientifico e di documentazione dell'istituto.

Articolo 3

Sono organi dell'istituto;

a) il consiglio di amministrazione;
b) la commissione culturale;
c) il direttore;
d) i revisori dei conti.

Articolo 4

1. Il consiglio di amministrazione è composto da;

a) due rappresentanti della Giunta provinciale, di cui uno con funzioni di presidente;
b) due rappresentanti del comprensorio, di cui uno della eventuale minoranza, proposti dall'assemblea comprensoriale;
c) dal presidente della commissione culturale, o da un membro della stessa da lui delegato;
d) da un rappresentante della regione Trentino - Alto Adige.

2. Le funzioni di segretario sono esercitate dal direttore dell'istituto.

Articolo 5

1. I membri del consiglio di amministrazione sono nominati dalla Giunta provinciale, restano in carica per la durata della legislatura provinciale nel corso della quale sono nominati e possono essere confermati.

2. I rappresentanti di cui al punto b) dell'articolo 4 sono designati dal comprensorio.

2 bis. Il rappresentante di cui al punto d) del precedente articolo 4 viene designato dalla Giunta regionale.

3. Coloro che durante la legislatura vengono nominati in sostituzione di altri membri restano in carica fino al termine della stessa.

Articolo 6

Il consiglio di amministrazione ha i seguenti compiti:

a) esaminare ed approvare il bilancio preventivo ed il conto consuntivo;
b) approvare il regolamento relativo al personale dell'istituto;
c) deliberare su tutta l'attività amministrativa dell'istituto, con possibilità di delegare l'attuazione di determinate deliberazioni al direttore;
d) modificare il presente statuto con deliberazione assunta a maggioranza assoluta e approvata dalla Giunta provinciale;
e) nominare il direttore dell'istituto;
f) nominare la commissione culturale e, su designazione della stessa, il suo presidente;
g) nominare nel proprio ambito il vice presidente, che sostituisca il presidente in caso di assenza o di impedimento.

Articolo 7

Il consiglio di amministrazione è convocato in riunione ordinaria due volte all'anno e, su richiesta del presidente o di almeno due membri, potrà essere convocato in riunione straordinaria.

Per la validità delle riunioni è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti.

Il consiglio delibera a maggioranza dei presenti. In caso di parità di voti, prevale quello del presidente.

Articolo 8

La commissione culturale è nominata dal consiglio di amministrazione ed è composta dai seguenti membri:

a) un professore universitario, docente in discipline linguistiche, antropologiche o storiche;
b) uno studioso della cultura ladina;
c) un rappresentante del mondo della scuola;
d) tre rappresentanti di associazioni culturali ladine aventi per scopo statutario finalità rispondenti a quelle previste dal presente statuto;
e) il direttore dell'istituto.

Possono essere invitati a partecipare ai lavori della commissione culturale, senza diritto di voto, esperti della cultura ladina.

La commissione culturale dura in carica cinque anni.

Articolo 9

Spetta alla commissione culturale proporre i programmi dell'attività culturale dell'istituto e vigilare sulla loro attuazione.

Articolo 10

Il consiglio di amministrazione e la commissione culturale, congiuntamente, almeno una volta all'anno, indicono una pubblica assemblea al fine di illustrare l'attività svolta nel periodo immediatamente precedente e di raccogliere indicazioni sulla futura attività.

Articolo 11

Il direttore dell'istituto è a capo del personale e provvede alla ripartizione del lavoro tra i collaboratori.

Provvede all'esecuzione delle deliberazioni del consiglio di amministrazione, elabora ed attua i programmi predisposti dalla commissione culturale dell'istituto. Dirige l'attività dell'istituto nei diversi settori. In particolare dà disposizioni per il collocamento del materiale etnografico e per il funzionamento della biblioteca: cura la documentazione fotografica e la conservazione del materiale d'archivio. Cura i rapporti dell'istituto con altri enti, istituti e studiosi italiani e stranieri. Cura le edizioni dell'istituto. Prepara annualmente la relazione sull'attività dell'istituto, nonché il bilancio preventivo e il conto consuntivo.

Articolo 12

Il controllo sulla gestione finanziaria è effettuato, anche nel corso dell'esercizio, da tre revisori dei conti, nominati dalla Giunta provinciale, di cui uno designato dal comprensorio. Essi durano in carica per un triennio e possono essere confermati. I revisori dei conti riferiscono alla Giunta provinciale.

Articolo 13

L'esercizio finanziario ha inizio al primo gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno.

Il bilancio preventivo deve venire sottoposto alla approvazione del consiglio di amministrazione entro il 30 novembre dell'anno precedente a quello a cui esso si riferisce.

Articolo 14

In caso di scioglimento dell'ente la Provincia autonoma di Trento assicurerà l'utilizzazione del patrimonio dell'istituto per i fini di cui al presente statuto.

Loi provinciale du 14 août 1975, no 29

CRÉATION DE L'INSTITUT CULTUREL LADIN

Bulletin officiel du 19 août 1975, no 40

Article 1

Afin d'aider à préserver, protéger et améliorer la culture, les traditions, la langue et contribuer à constituer la culture ladine dans le Trentin, il est créé dans le Val di Fassa l'Institut culturel ladin auquel il sera donné un nom ladin, sur une résolution du gouvernement provincial, après consultation du comité visé à l'article 8 du Statut.

Article 2

Les règles sur le but, la structure et le fonctionnement de l'institut sont établies par le Statut annexé à la présente loi.

Article 3

Les budgets de l'institut doivent être communiqués à la Junte provinciale qui, dans les trente jours suivant sa réception, pourra les annuler en cas de violations graves des besoins de l'institut ou en promouvoir, dans chaque autre cas, le réexamen sur demande motivée.

En cas d'incapacité de fonctionnement des organismes de l'institut ou de graves irrégularités administratives, la Junte provinciale peut décider la dissolution du conseil d'administration et désigner un commissaire à la place, lequel se chargera de l'administration ordinaire de l'institut et de promouvoir, avant six mois suivant sa nomination, la reconstitution du conseil d'administration.

Article 4

La Province est autorisée à mettre gratuitement à la disposition de l'Institut culturel ladin une résidence appropriée dans la vallée de Fassa.

Article 5

Le fonctionnement de l'Institut culturel ladin culture ladine est financé par des contributions venant d'organismes public et privés. La Province versera un montant annuel de 25 000 000 lires pour l'exercice de 1975.

Omission

Statut de l'Institut culturel désigné comme l'Institut culturel ladin

Article 1er

L'institut culturel ladin entend réaliser les objectifs suivants:

a) collecter, organiser et étudier les matériaux qui se rapportent à l'histoire, l'économie, la langue, le folklore, la mythologie, les costumes et les coutumes du peuple ladin;

b) promouvoir et publier des études et des recherches dans les secteurs mentionnés au point a) ;

c) promouvoir et soutenir l'information pour la conservation des coutumes et des technologies constituant le patrimoine du peuple ladin;

d)  contribuer à répandre la connaissance de la langue, des coutumes et des traditions du peuple ladin, grâce à la collaboration avec les écoles et avec tous les moyens possibles de l'information et de la communication, et en prêtant sa collaboration et son assistance technique et organisationnelle pour la mise en œuvre des initiatives encouragées par la Province ou les municipalités de l'aire ladine.

Article 2

Le patrimoine de l'institut est constitué :

a) du matériel exposé au public ;
b) des appareils, du mobilier et des documents bibliographiques et scientifiques de l'établissement.

Article 3

Sont des organismes de l'institut :

a) le conseil d'administration ;
b) la commission culturelle ;
c) le directeur ;
d) les vérificateurs des comptes.

Article 4

1. Le conseil d'administration est composé :

a) de deux représentants de la Junte provinciale, dont un avec la fonction de président ;
b) de deux représentants du district, dont l'un d'une possible éventuelle minorité, sur proposition de l'assemblée du district;
c) du président de la commission culturelle ou d'un membre qu'il délègue;
d) d'un représentant de la région du Trentin-Haut Adige.

2. La fonction de secrétaire sont exercées par le directeur de l'institut.

Article 5

1. Les membres du conseil d'administration sont désignés par la Junte provinciale et demeurent en place pour la durée de la législature provinciale au cours de laquelle ils sont nommés et peuvent être approuvés.

2. Les représentants visés au point b) de l'article 4 sont désignés prt ler district.

2 bis. Le représentant visé au point d) du précédent article 4 est désigné par la Junte régionale.

3. Ceux qui sont désignés pendant la durée de la législature comme substituts à d'autres membres restent en place jusqu'au terme de leur mandat.

Article 6

Le conseil d'administration a les suivantes tâches :

a) examiner et approuver le budget préventif ainsi que les comptes définitifs;
b) approuver la règlement relatif au personnel de l'institut;
c) décider de toutes les activités administratives de l'institut, avec la possibilité de déléguer la mise en œuvre de certaines résolutions de l'administrateur;
d) modifier la présente loi par une résolution adoptée à la majorité absolue et approuvée par la Junte provinciale;
e) nommer le directeur de l'institut;
f) désigner les membres de la commission culturelle et, sur la décision de ceux-ci, son président;
g) nommer dans son domaine le vice-président, qui remplace le président en cas d'absence ou d'empêchement.

Article 7

Le conseil d'administration se réunit en session ordinaire deux fois par année et, à la demande du président ou de deux membres, il peut être convoqué pour une une réunion extraordinaire.

Pour la validité des réunions, la présence de la moitié des membres plus un est exigée.

Le conseil d'administration statue à la majorité des membres présents. En cas d'égalité des voix, celle du président prévaut.

Article 8

La commission culturelle est désignée par le conseil d'administration et est composés des membres suivants :

a) un professeur d'université, docteur en linguistique, en anthropologie ou en histoire;
b) un étudiant de la culture ladine;
c) un représentant du monde de l'éducation;
d) trois représentants des associations culturelles ladines dont l'objectif statutaire est de répondre aux fins prévues par la présente loi;
e) le directeur de l'institut.

Peuvent être invités à participer aux travaux de la commission culturelle, sans droit de vote, des experts de la culture ladine.

La commission culturelle est en poste durant cinq ans.

Article 9

Il revient à la commission culturelle de proposer des programmes d'activités culturelles de l'institut et de veiller à leur mise en œuvre.

Article 10

Le conseil d'administration et la commission culturelle, conjointement, au moins une fois l'an, convoquent une réunion publique pour expliquer les activités qui se sont déroulées au cours de la période précédente immédiate et pour recueillir des informations sur les futures activités.

Article 11

Le directeur de l'institut est en charge du personnel et veille à la répartition du travail entre les collaborateurs.

Il met en œuvre les résolutions du conseil d'administration, élabore et met à exécution les programmes prévus par la commission culturelle de l'Institut. Il dirige les activités de l'Institut dans différents domaines. En particulier, il donne des instructions pour l'emplacement du matériel ethnographique et le fonctionnement de la bibliothèque: il prend soin de la documentation photographique et la préservation des documents d'archives. Il gère les rapports de l'institut avec d'autres organismes, institutions et chercheurs italiens et étrangers. Il s'occupe des éditions de l'institut. Il préparer un rapport annuel sur l'institution et le projet de budget et de compte définitif.

Article 12

Le contrôle de la gestion financière est effectuée, même au cours de l'exercice financier, par trois vérificateurs désignés par la Junte provinciale et un membre désigné par le district. Ceux-ci exercent leurs fonctions pendant trois ans et leur mandat peut être confirmé. Ils vérifient les rapports auprès de la Junte provinciale.

Article 13

L'exercice financier commence le premier janvier et se termine le 31 décembre de chaque année.

Le budget doit être soumis à l'approbation du conseil d'administration le 30 novembre de l'année précédente à laquelle il se rapporte.

Article 14

En cas de dissolution de l'organisme, la province autonome de Trento garantir l'utilisation de l'actif de l'institution pour les fins de la présente loi.

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