République italienne

Statut spécial pour le Trentin-Haut-Adige

Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige

Sonderstatut für Trentino-Südtirol

31 janvier 2001

Dispositions linguistiques seulement

ATTENTION: Ne sont reproduites ici que les dispositions constitutionnelles à caractère linguistique. La traduction de l'italien au français est de Mme Tina Célestin. Seules les versions italienne et allemande sont officielles. On peut consulter le texte complet en français ou en italien du Statut spécial. Cette version de 2001 abrogeait celle de 1972.

TITOLO I

Costituzione della Regione Trentino-Alto Adige
e delle Province di Trento e di Bolzano

Articolo  1

1. Il Trentino-Alto Adige, comprendente il territorio delle Province di Trento e di Bolzano, è costituito in Regione autonoma, fornita di personalità giuridica, entro l’unità politica della Repubblica
italiana, una e indivisibile, sulla base dei principi della Costituzione
e secondo il presente Statuto.

2. La Regione Trentino-Alto Adige ha per capoluogo la città di Trento.

Articolo 2

Nella regione è riconosciuta parità di diritti ai cittadini, qualunque sia il gruppo linguistico al quale appartengono, e sono salvaguardate le rispettive caratteristiche etniche e culturali.

Capo III

Funzioni delle Province

Articolo 10

1. Allo scopo di integrare le disposizioni delle leggi dello Stato, le Province hanno la potestà di emanare norme legislative nella
materia del collocamento e avviamento al lavoro, con facoltà di
avvalersi - fino alla costituzione dei propri uffici - degli uffici periferici del Ministero del lavoro per l’esercizio dei poteri amministrativi connessi con le potestà legislative spettanti alle Province stesse in materia di lavoro.

[...]

3. I cittadini residenti nella provincia di Bolzano hanno diritto
alla precedenza nel collocamento al lavoro nel territorio della provincia stessa, esclusa ogni distinbasata sulla appartenenza ad un gruppo linguistico o sull’anzianità di residenza.

Capo IV

Disposizioni comuni alla Regione ed alle Province

Articolo 19

1. Nella provincia di Bolzano l'insegnamento nelle scuole materne, elementari e secondarie è impartito nella lingua materna italiana o tedesca degli alunni da docenti per i quali tale lingua sia ugualmente quella materna. Nelle scuole elementari, con inizio dalla seconda o dalla terza classe, secondo quanto sarà stabilito con legge provinciale su proposta vincolante del gruppo linguistico interessato, e in quelle secondarie è obbligatorio l'insegnamento della seconda lingua che è impartito da docenti per i quali tale lingua è quella materna.

2. La lingua ladina è usata nelle scuole materne ed è insegnata
nelle scuole elementari delle località ladine. Tale lingua è altresì usata quale strumento di insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado delle località stesse. In tali scuole l’insegnamento è impartito, su base paritetica di ore e di esito finale, in italiano e tedesco.

3. L’iscrizione dell’alunno alle scuole della provincia di Bolzano
avviene su semplice istanza del padre o di chi ne fa le veci. Contro il diniego di iscrizione è ammesso ricorso da parte del padre o di chi ne fa le veci alla autonoma sezione di Bolzano del Tribunale regionale di giustizia amministrativa.

4. Per l’amministrazione della scuola in lingua italiana e per la
vigilanza sulla scuola in lingua tedesca e su quella delle località ladine di cui al secondo comma, il Ministero della pubblica istruzione, sentito il parere della Giunta provinciale di Bolzano, nomina un sovrintendente scolastico.

5. Per l’amministrazione delle scuole materne, elementari e secondarie in lingua tedesca, la Giunta provinciale di Bolzano, sentito il parere del Ministero della pubblica istruzione, nomina un intendente scolastico, su una terna formata dai rappresentanti del gruppo linguistico tedesco nel consiglio scolastico provinciale.

6. Per l’amministrazione della scuola di cui al secondo comma del presente articolo, il Ministero della pubblica istruzione nomina un intendente scolastico, su una terna formata dai rappresentanti del gruppo linguistico ladino nel consiglio scolastico provinciale.

7. Il Ministero della pubblica istruzione nomina, d’intesa con la Provincia di Bolzano, i presidenti e i membri delle commissioni per gli esami di Stato nelle scuole in lingua tedesca.

8. Al fine della equipollenza dei diplomi finali deve essere sentito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione sui programmi di insegnamento e di esame per le scuole della provincia di Bolzano.

9. Il personale amministrativo del provveditorato agli studi, quello amministrativo delle scuole secondarie, nonché il personale amministrativo degli ispettorati scolastici e delle direzioni didattiche passa alle dipendenze della Provincia di Bolzano, restando addetto ai servizi della scuola corrispondente alla propria lingua materna.

10. Ferma restando la dipendenza dallo Stato del personale insegnante, sono devoluti all’intendente per la scuola in lingua tedesca e a quello per la scuola di cui al secondo comma, i provvedimenti in materia di trasferimento, congedo, aspettativa, sanzioni disciplinari fino alla sospensione per un mese dalla qualifica con privazione dello stipendio, relativi al personale insegnante delle scuole di rispettiva competenza.

11. Contro i provvedimenti adottati dagli intendenti scolastici ai sensi del comma precedente è ammesso ricorso al Ministro per la pubblica istruzione che decide in via definitiva sentito il parere del sovrintendente scolastico.

12. I gruppi linguistici italiano, tedesco e ladino sono rappresentati nei consigli provinciali scolastico e di disciplina per i maestri.

13. I rappresentanti degli insegnanti nel consiglio scolastico provinciale sono designati, mediante elezione, dal personale insegnante e in proporzione al numero degli insegnanti dei rispettivi gruppi linguistici. Il numero dei rappresentanti del gruppo ladino deve essere, comunque, non inferiore a tre.

14. Il consiglio scolastico, oltre a svolgere i compiti previsti dalle
leggi vigenti, esprime parere obbligatorio sull’istituzione e soppressione di scuole; sui programmi ed orari; sulle materie di insegnamento e loro raggruppamento.

15. Per l’eventuale istituzione di università nel Trentino-Alto Adige, Hinsichtlich der allfälligen Errichtung von Universitäten im lo Stato deve sentire preventivamente il parere della Regione e della Provincia interessata.

Titolo II

Organi della regione e delle province

Capo I - Organi della regione

Articolo 30

1. Il Consiglio regionale elegge tra i suoi componenti il presidente, due vice presidenti e i segretari.

2. Il presidente e i vice presidenti durano in carica due anni e mezzo.

3. Nei primi trenta mesi di attività del Consiglio regionale il presidente è eletto tra i consiglieri appartenenti al gruppo di lingua italiana. Per il successivo periodo il presidente è eletto tra i consiglieri appartenenti al gruppo di lingua tedesca. Può essere eletto un consigliere appartenente al gruppo linguistico ladino, previo assenso, per i rispettivi periodi, della maggioranza dei consiglieri del gruppo linguistico italiano o tedesco. I vice presidenti sono eletti tra i consiglieri appartenenti a gruppi linguistici diversi da quello del presidente.

[...]

Articolo 33

1. Le cause di scioglimento di cui all'articolo 49 bis, primo e secondo comma, si estendono al Consiglio regionale. In caso di scioglimento del Consiglio regionale si procede, entro tre mesi, a nuove elezioni dei consigli provinciali.

2. Lo scioglimento è disposto con le procedure previste dall'articolo 49 bis. Con il decreto di scioglimento è nominata una commissione di tre membri, dei quali uno di lingua tedesca, scelti tra i cittadini eleggibili al Consiglio provinciale.

3. I consigli provinciali disciolti continuano ad esercitare le loro funzioni sino alla elezione dei nuovi consigli provinciali.

Articolo 36

1. La Giunta regionale è composta del Presidente della Regione, che la presiede, di due vice presidenti e di assessori effettivi e supplenti.

2. Il presidente, i vice presidenti e gli assessori sono eletti dal Consiglio regionale nel suo seno a scrutinio segreto ed a maggioranza assoluta.

3. La composizione della Giunta regionale deve adeguarsi alla consistenza dei gruppi linguistici quali sono rappresentati nel Consiglio della Regione. I vice presidenti appartengono uno al gruppo linguistico italiano e l'altro al gruppo linguistico tedesco. Al gruppo linguistico ladino è garantita la rappresentanza nella Giunta regionale anche in deroga alla rappresentanza proporzionale.

4. Il presidente sceglie il vice presidente chiamato a sostituirlo in caso di assenza o impedimento.

5. Gli assessori supplenti sono chiamati a sostituire gli effettivi nelle rispettive attribuzioni, tenendo conto del gruppo linguistico al quale appartengono i sostituiti.

Articolo 48 ter

1. Il Consiglio provinciale di Trento elegge tra i suoi componenti il presidente, un vice presidente e i segretari.

2. Il Consiglio provinciale di Bolzano elegge tra i suoi componenti il presidente, due vice presidenti e i segretari. I vice presidenti sono eletti tra i consiglieri appartenenti a gruppi linguistici diversi da quello del presidente. Il presidente designa il vice presidente chiamato a sostituirlo in caso di assenza o impedimento.

3. Nei primi trenta mesi di attività del Consiglio provinciale di Bolzano il presidente è eletto tra i consiglieri appartenenti al gruppo di lingua tedesca; per il successivo periodo il presidente è eletto tra i consiglieri appartenenti al gruppo di lingua italiana. Può essere eletto un consigliere appartenente al gruppo linguistico ladino previo assenso, per i rispettivi periodi, della maggioranza dei consiglieri del gruppo linguistico tedesco o italiano.

Articolo 50

1. La Giunta provinciale di Trento è composta del presidente, del vice presidente e degli assessori. La Giunta provinciale di Bolzano è composta del presidente, di due vice presidenti e degli assessori.

2. La composizione della Giunta provinciale di Bolzano deve adeguarsi alla consistenza dei gruppi linguistici quali sono rappresentati nel Consiglio della Provincia. I componenti la Giunta provinciale di Bolzano che non appartengono al consiglio sono eletti dal Consiglio provinciale stesso con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti su proposta di uno o più gruppi consiliari purché vi sia il consenso dei consiglieri del gruppo linguistico dei designati, limitatamente ai consiglieri che costituiscono la maggioranza che sostiene la Giunta provinciale. I vice presidenti appartengono uno al gruppo linguistico tedesco e l'altro al gruppo linguistico italiano. Il presidente sceglie il vice presidente chiamato a sostituirlo in caso di assenza o impedimento.

3. Al gruppo linguistico ladino può essere riconosciuta la rappresentanza nella Giunta provinciale di Bolzano anche in deroga alla rappresentanza proporzionale. Nel caso in cui vi sia un solo rappresentante ladino nel Consiglio provinciale e questo venga eletto in giunta, deve rinunciare all'incarico di Presidente o di vice presidente del Consiglio provinciale.

[...]

Articolo 57

1. Le leggi regionali e provinciali ed i regolamenti regionali e provinciali sono pubblicati nel "Bollettino ufficiale" della regione, nei testi italiano e tedesco, ed entrano in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della loro pubblicazione, salvo diversa disposizione della legge.

2. In caso di dubbi l'interpretazione della norma ha luogo sulla base del testo italiano.

3. Copia del "Bollettino ufficiale" è inviata al commissario del Governo.

Articolo 58

Nel "Bollettino ufficiale" della regione sono altresì pubblicati in lingua tedesca le leggi ed i decreti della Repubblica che interessano la regione, ferma la loro entrata in vigore.

Titolo VIII

Ruoli del personale di uffici statali in provincia di Bolzano

Articolo 89

1. Per la provincia di Bolzano sono istituiti ruoli del personale civile, distinti per carriere, relativi alle amministrazioni statali aventi uffici nella provincia. Tali ruoli sono determinati sulla base degli organici degli uffici stessi, quali stabiliti, ove occorra, con apposite norme.

2. Il comma precedente non si applica per le carriere direttive dell'amministrazione civile dell'interno, per il personale della pubblica sicurezza e per quello amministrativo del Ministero della difesa.

3. I posti dei ruoli di cui al primo comma, considerati per amministrazione e per carriera, sono riservati a cittadini appartenenti a ciascuno dei tre gruppi linguistici, in rapporto alla consistenza dei gruppi stessi, quale risulta dalle dichiarazioni di appartenenza rese nel censimento ufficiale della popolazione.

4. L'attribuzione dei posti riservati a cittadini di lingua tedesca e ladina sarà effettuata gradualmente, sino al raggiungimento delle quote di cui al comma precedente, mediante le nuove assunzioni in relazione alle vacanze che per qualsiasi motivo si determinano nei singoli ruoli.

[...]

7. Le disposizioni sulla riserva e ripartizione proporzionale tra i gruppi linguistici italiano e tedesco dei posti esistenti nella provincia di Bolzano sono estese al personale della magistratura giudicante e requirente. È garantita la stabilità di sede nella provincia stessa ai magistrati appartenenti al gruppo linguistico tedesco, ferme le norme dell'ordinamento giudiziario sulle incompatibilità. Si applicano anche al personale della magistratura in provincia di Bolzano i criteri per la attribuzione dei posti riservati ai cittadini di lingua tedesca, fissati nel quarto comma del presente articolo.

Titolo IX

Organi giurisdizionali

Articolo 91

1. I componenti della sezione per la provincia di Bolzano di cui all'art. 90 del presente statuto devono appartenere in egual numero ai due maggiori gruppi linguistici.

2. La metà dei componenti la sezione è nominata dal Consiglio provinciale di Bolzano.

3. Si succedono quali presidenti della sezione per uguale periodo di tempo un giudice di lingua italiana ed un giudice di lingua tedesca assegnati al collegio. Il presidente è nominato tra i magistrati di carriera che compongono il collegio, con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri.

4. Al presidente della sezione è dato voto determinante in caso di parità di voti, tranne che per i ricorsi avverso provvedimenti amministrativi lesivi del principio di parità tra i gruppi linguistici e la procedura di approvazione dei bilanci regionali e provinciali.

Articolo 92

1. Gli atti amministrativi degli enti ed organi della pubblica amministrazione aventi sede nella regione, ritenuti lesivi del principio di parità dei cittadini in quanto appartenenti ad un gruppo linguistico, possono essere impugnati dinanzi alla autonoma sezione di Bolzano del tribunale regionale di giustizia amministrativa, da parte dei consiglieri regionali o provinciali e, in caso di provvedimenti dei comuni nella provincia di Bolzano, anche da parte dei consiglieri dei comuni di tale provincia, qualora la lesione sia stata riconosciuta dalla maggioranza del gruppo linguistico consiliare che si ritiene leso.

2. Parimenti gli atti amministrativi di cui al primo comma ritenuti lesivi del principio di parità tra i cittadini di lingua italiana, ladina, mochena e cimbra, residenti nella provincia di Trento, possono essere impugnati dinanzi al tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento da parte dei consiglieri regionali o provinciali e, in caso di provvedimenti dei comuni, anche da parte dei consiglieri comunali dei comuni delle località ladine, mochene o cimbre, qualora la lesione sia riconosciuta da un quinto del consiglio comunale.

TITOLO X

Controllo della Corte costituzionale

Articolo 98

1. Le leggi e gli atti aventi valore di legge della Repubblica
possono essere impugnati dal Presidente della Regione79) o da quello della Provincia80), previa deliberazione del rispettivo Consiglio, per violazione del presente Statuto o del principio di tutela delle minoranze linguistiche tedesca e ladina.

2. Se lo Stato invade con un suo atto la sfera di competenza assegnata dal presente Statuto alla Regione o alle Province, la Regione o la Provincia rispettivamente interessata possono proporre ricorso alla Corte costituzionale per regolamento di competenza.

3. Il ricorso è proposto dal Presidente della Regione o da quello
della Provincia, previa deliberazione della rispettiva Giunta.

4. Copia dell’atto di impugnazione e del ricorso per conflitto di
attribuzione deve essere inviata al Commissario del Governo in Trento, se trattasi della Regione o della Provincia di Trento, e al Commissario del Governo in Bolzano, se trattasi della Provincia di Bolzano.

TITOLO XI

Uso della lingua tedesca e del ladino

Articolo 99

Nella regione la lingua tedesca è parificata a quella italiana che è la lingua ufficiale dello Stato. La lingua italiana fa testo negli atti aventi carattere legislativo e nei casi nei quali dal presente Statuto è prevista la redazione bilingue.

Articolo 100

1. I cittadini di lingua tedesca della provincia di Bolzano hanno facoltà di usare la loro lingua nei rapporti con gli uffici giudiziari e con gli organi e uffici della pubblica amministrazione situati nella provincia o aventi competenza regionale, nonché con i concessionari di servizi di pubblico interesse svolti nella provincia stessa.

2. Nelle adunanze degli organi collegiali della Regione, della Provincia di Bolzano e degli enti locali in tale provincia può essere usata la lingua italiana o la lingua tedesca.

3. Gli uffici, gli organi e i concessionari di cui al primo comma usano
nella corrispondenza e nei rapporti orali la lingua del richiedente
e rispondono nella lingua in cui gli atti sono stati avviati da altro organo
o ufficio; ove sia avviata d’ufficio, la corrispondenza si svolge nella lingua presunta del cittadino cui è destinata.

4. Salvo i casi previsti espressamente --- e la regolazione con norme
di attuazione dei casi di uso congiunto delle due lingue negli atti
destinati alla generalità dei cittadini, negli atti individuali destinati
ad uso pubblico e negli atti destinati a pluralità di uffici - è riconosciuto
negli altri casi l’uso disgiunto dell’una o dell’altra delle due
lingue. Rimane salvo l’uso della sola lingua italiana all’interno
degli ordinamenti di tipo militare.

Articolo 101

Nella provincia di Bolzano le amministrazioni pubbliche
devono usare, nei riguardi la legge provinciale ne abbia accertata l’esistenza ed approvata la dizione.

Articolo 102

1. Le popolazioni ladine e quelle mochene e cimbre dei comuni di Fierozzo, Frassilongo, Palú del Fersina e Luserna hanno diritto alla valorizzazione delle proprie iniziative ed attività culturali, di stampa e ricreative, nonché al rispetto della toponomastica e delle tradizioni delle popolazioni stesse.

2. Nelle scuole dei comuni della provincia di Trento ove é parlato il
ladino, il mocheno o il cimbro é garantito l’insegnamento della
lingua e della cultura ladina o tedesca.

TITOLO XII

Disposizioni finali e transitorie

Articolo 107

1. Con decreti legislativi saranno emanate le norme di attuazione
del presente Statuto, sentita una commissione paritetica composta di dodici membri di cui sei in rappresentanza dello Stato, due del Consiglio regionale, due del Consiglio provinciale di Trento
e due di quello di Bolzano. Tre componenti devono appartenere al
gruppo linguistico tedesco.

2. In seno alla commissione di cui al precedente comma è istituita
una speciale commissione per le norme di attuazione relative alle
materie attribuite alla competenza della Provincia di Bolzano, composta di sei membri, di cui tre in rappresentanza dello Stato e tre della Provincia. Uno dei membri in rappresentanza dello Stato deve appartenere al gruppo linguistico tedesco; uno di quelli in rappresentanza della Provincia deve appartenere al gruppo linguistico italiano.

Articolo 114

La traduzione in lingua tedesca del presente testo unico concernente lo Statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige (Trentino-Südtirol) sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

TITRE I

Constitution de la région du Trentin-Haut-Adige
et des provinces de Trento et de Bolzano

Article 1er

1. Le Trentin-Haut-Adige, comprenant le territoire des provinces de Trento et de Bolzano, constitué en Région autonome, est doté de la personnalité juridique, au sein de l'unité politique de la République italienne, une et indivisible, sur la base des principes de la Constitution et conformément au présent Statut.

2. La Région du Trentin-Haut-Adige a pour chef-lieu la ville de Trento.

Article 2

La parité de droits est reconnue aux citoyens de la Région, quel que soit le groupe linguistique auquel ils appartiennent, et le respect de leurs particularités ethniques et culturelles est garantie.

Chapitre III

Fonctions des provinces
 

Article 10

1. Dans le but de compléter les dispositions des lois de l'État, les provinces ont la possibilité de publier des normes législatives en matière de placement et d'emploi avec la faculté de se servir jusqu'à la constitution de leurs propres services des services extérieurs du ministère du Travail pour l'exercice des pouvoirs administratifs liés au pouvoir législatif attribué à ces provinces en matière de travail.

[...]

3. Les citoyens résidant dans la province de Bolzano ont droit à la priorité de l'embauche sur le territoire de cette province, à l'exclusion de toute distinction basée sur l'appartenance à un groupe linguistique ou sur l'ancienneté de résidence.

Chapitre IV

Dispositions communes à la Région et aux provinces
 

Article 19

1. Dans la province de Bolzano, l'enseignement dans les écoles maternelles, primaires et secondaires est dispensé dans la langue maternelle italienne ou allemande des élèves par des enseignants pour lesquels cette langue est aussi la langue maternelle. Dans les écoles primaires, à partir de la deuxième ou de la troisième classe, selon ce qui sera fixé par une loi provinciale à la suite d’une proposition qui engage le groupe linguistique intéressé, et dans les écoles secondaires, l'enseignement de la langue seconde est obligatoire et il est dispensé par des professeurs dont cette langue est la langue maternelle.

2. La langue ladine est employée dans les écoles maternelles et est enseignée dans les écoles primaires des localités ladines. Cette langue est aussi utilisée comme matière d'enseignement dans les écoles de tout ordre et degré de ces mêmes localités. Dans ces écoles l'enseignement est dispensé en italien et en allemand sur une base de parité d'horaires et d'examens.

3. Dans ces écoles où l'enseignement est dispensé, l'inscription de l'élève aux écoles de la province de Bolzano se produit sur simple demande du père ou ce qui en tient lieu. En cas de refus d'inscription, est admis un recours de la part du père ou ce qui en tient lieu, à la section autonome de Bolzano du Tribunal régional de justice administrative.

4. Pour l'administration de l'école en langue italienne et pour la surveillance de l'école en langue allemande et des écoles des localités ladines mentionnées au second paragraphe, le ministère de l’Instruction publique, après avis de la Junte provinciale de Bolzano, nomme un superviseur des études.

5. Pour l'administration des écoles maternelles, primaires et secondaires en langue allemande, la Junte provinciale de Bolzano, après avis du ministère de l’Instruction publique, nomme un intendant des études parmi les trois représentants du groupe linguistique allemand du Conseil scolaire provincial.

6. Pour l'administration de l'école mentionnée au second paragraphe du présent article, le ministère de l’Instruction publique nomme un intendant des études parmi les trois représentants du groupe linguistique ladin du Conseil scolaire provincial.

7. Le ministère de l’Instruction publique nomme, avec l'accord avec la province de Bolzano, les présidents et les membres des commissions pour les examens d'État dans les écoles de langue allemande.

8. En vue d'assurer l'équivalence des diplômes de fin d’études, on doit obtenir l'avis du Conseil supérieur de l’Instruction publique sur les programmes d'enseignement et d'examen pour les écoles de la province de Bolzano.

9. Le personnel administratif du Commissariat aux études, celui des écoles secondaires, ainsi que celui des Commissariats scolaires et des directions d'études relèvent de la province de Bolzano, tout en restant affectés aux services de l'école correspondant à leur langue maternelle.

10. Le personnel enseignant reste sous la dépendance de l'État, mais c'est l'inspecteur des écoles en langue allemande et celui des écoles mentionnées au second paragraphe, qui prend les mesures en matières de mutations, congés, disponibilité, sanctions disciplinaires jusqu'à la suspension pour un mois sans traitement, relatives au personnel enseignant des écoles de compétence respective.

11. Un recours contre les mesures adoptées par les intendants scolaires, au sens du paragraphe précédent, est admis devant le ministre de l'Instruction publique qui décide en dernier ressort après avis du surintendant scolaire.

12. Les groupes linguistiques italien, allemand et ladin sont représentés au sein des conseils provinciaux d'études et les conseils de discipline pour les maîtres.

13. Les représentants des enseignants au sein du Conseil scolaire provincial sont désignés, à la suite d'une élection, par le personnel enseignant et en proportion du nombre des enseignants des groupes linguistiques respectifs. Toutefois, le nombre des représentants du groupe ladin ne doit pas être inférieur à trois.

14. Le conseil scolaire, en plus de remplir les tâches prévues par les lois en vigueur, exprime obligatoirement son avis sur l'érection et la suppression des écoles, sur les programmes et les horaires, sur les matières d'enseignement ainsi que sur leur regroupement.

15. Dans l'éventualité de la création d'une université au Trentin-Haut-Adige, l'État doit demander préalablement l'avis de la Région et de la province intéressée.

TITRE II 

Organismes de la Région et des provinces

Chapitre I - Organismes de la Région

Article 30

1. Le Conseil régional élit en son sein son président, ses deux vice-présidents et ses secrétaires.

2. Le président et les vice-présidents sont élus pour deux ans et demi.

3. Pour les trente premiers mois du mandat du Conseil régional, le président est élu parmi les conseillers appartenant au groupe de langue italienne. Pour la période suivante, le président est élu parmi les conseillers appartenant au groupe de langue allemande. Après accord, pour leurs périodes respectives, de la majorité des conseillers du groupe linguistique italien ou allemand, un conseiller appartenant au groupe linguistique ladin peut être élu. Les vice-présidents sont élus parmi les conseillers appartenant à des groupes linguistiques autres que celui du président.

[...]

Article 33

1. Les causes de dissolution visées à l’article 49 bis, premier et second paragraphe, s’étendent au Conseil régional. In cas de dissolution du Conseil régional, on procède dans un délai de trois mois à de nouvelles élections des Conseils provinciaux.

2. La dissolution est régie par les procédures visées à l’article 49 bis. Le décret de dissolution porte nomination d’une commission de trois membres, dont l’un de langue allemande, choisis parmi les citoyens éligibles au Conseil provincial.

3. Les Conseils provinciaux dissous continuent d’exercer leurs fonctions jusqu’à l’élection des nouveaux Conseils provinciaux.

Article 36

1. La Junte régionale est composée du président de la Région, qui le préside, de deux vice-présidents et d'adjoints titulaires et suppléants.

2. Le président, les vice-présidents et les adjoints sont élus par le Conseil régional parmi ses membres, au scrutin secret et à la majorité absolue.

3. La composition de la Junte régionale doit être conforme à la composition des groupes linguistiques tels qu'ils sont représentés dans le Conseil de la région. Les vice-présidents appartiennent l'un au groupe linguistique italien et l'autre au groupe linguistique allemand. Le groupe linguistique ladin se voit garantir une représentation au sein de la Junte régionale, y compris par dérogation à la représentation proportionnelle.

4. Le président choisit le vice-président appelé à le remplacer en cas d'urgence ou d'empêchement.

5. Les adjoints suppléants sont appelés à remplacer les adjoints titulaires dans leurs attributions respectives compte tenu du groupe linguistique auquel appartiennent les adjoints remplacés.

Article 48 ter

1. Le Conseil provincial de Trento élit parmi ses membres son président, son vice-président et ses secrétaires.

2. Le Conseil provincial de Bolzano élit parmi ses membres son président, ses deux vice-présidents et ses secrétaires. Les vice-présidents sont élus parmi les conseillers appartenant à des groupes linguistiques autres que celui du président. Le président désigne le vice-président appelé à le remplacer en cas d’absence ou d’empêchement.

3. Pour les trente premiers mois du mandat du Conseil provincial de Bolzano, le président est élu parmi les conseillers appartenant au groupe de langue allemande; pour la période suivante, le président est élu parmi les conseillers appartenant au groupe de langue italienne. Après accord, pour leurs périodes respectives, de la majorité des conseillers du groupe linguistique allemand ou italien, il peut être procédé à l’élection d’un conseiller appartenant au groupe linguistique ladin.

Article 50

1. La Junte provinciale de Trento est composée du président, du vice-président et des Adjoints. La Junte provinciale de Bolzano est composée du président, de deux vice-présidents et des adjoints.

2. La composition de la Junte provinciale de Bolzano doit être conforme à la composition des groupes linguistiques tels qu'ils sont représentés dans le Conseil de la province. Les membres de la Junte provinciale de Bolzano qui n’appartiennent pas au Conseil sont élus par le Conseil provincial à la majorité des deux tiers de ses membres sur proposition d’un ou de plusieurs groupes du Conseil, pour autant que les conseillers du groupe linguistique des personnes désignées aient donné leur accord, et ce exclusivement pour les conseillers constituant la majorité de soutien du gouvernement provincial. Les vice-présidents appartiennent l'un au groupe linguistique allemand et l'autre au groupe linguistique italien. Le président choisit le vice-président appelé à le remplacer en cas d'absence ou d'empêchement.

3. Le groupe linguistique ladin peut se voir garantir une représentation au sein de la Junte provinciale de Bolzano, y compris par dérogation à la représentation proportionnelle. S’il n’y a qu’un seul représentant ladin au sein du Conseil provincial et que celui-ci est élu au gouvernement (Junte), il doit renoncer à ses fonctions de président ou de vice-président du Conseil provincial.

[...]

Article 57

1. Les lois régionales et provinciales et les règlements régionaux et provinciaux sont publiés au Bulletin officiel de la Région en italien et en allemand. Ils entrent en vigueur quinze jours après leur publication, à moins que la loi n'en dispose autrement.

2. En cas de doute, l'interprétation de leurs dispositions se fonde sur le texte italien.

3. Un exemplaire du Bulletin officiel est envoyé au commissaire du gouvernement.

Article 58

1. Les lois et les décrets de la République qui intéressent la Région sont également publiés en langue allemande au Bulletin officiel de la Région sans préjudice de leur entrée en vigueur.

TITRE VIII 

Rôles du personnel des services de l'État dans la province de Bolzano

Article 89

1. Pour la province de Bolzano, sont institués des rôles du personnel civil, distincts par carrières, relatifs aux administrations de l'État ayant des services dans la province. Ces rôles sont déterminés sur la base des organigrammes de ces services, qui sont établis le cas échéant par des mesures appropriées.

2. Le paragraphe précédent ne s'applique pas aux carrières de direction de l'Administration civile de l'Intérieur, au personnel de la Sécurité publique ni au personnel administratif du ministère de la Défense.

3. Les postes des rôles mentionnés au premier paragraphe, considérés par administration et par carrière, sont réservés aux citoyens appartenant à chacun des trois groupes linguistiques, compte tenu de la composition de ces groupes telle qu'elle résulte des déclarations d'appartenance dans le recensement officiel de la population.

4. L'attribution des postes réservés aux citoyens de langue allemande et ladine sera effectuée graduellement jusqu'à ce que soient atteints les quotas mentionnés au paragraphe précédent au moyen de nouveaux recrutements liés aux vacances qui se produiront pour quelque motif que ce soit dans chacun des rôles.

[...]

7. Les dispositions sur la réserve et la répartition proportionnelle entre les groupes linguistiques italien et allemand des postes existant dans la province de Bolzano sont étendues au personnel de la magistrature assise et du Parquet. La stabilité du poste dans cette province est garantie aux magistrats appartenant au groupe linguistique allemand, les normes de l'organisation judiciaire sur l'incompatibilité demeurant inchangées. Les critères pour les attributions des postes réservés aux citoyens de langue allemande, fixés dans le quatrième paragraphe du présent article, s'appliquent aussi au personnel de la magistrature dans la province de Bolzano.

TITRE IX 

Organismes juridictionnels

Article 91

1. Les membres de la section de la province de Bolzano visée à l'article 90 du présent Statut doivent appartenir en nombre égal aux deux principaux groupes linguistiques.

2. La moitié des membres de la section est nommée par le Conseil provincial de Bolzano.

3. Un juge de langue italienne et un juge de langue allemande nommés au Collège se succèdent par périodes de temps égales à la présidence de la section. Le président est nommé, parmi les magistrats de carrière qui composent le collège, par un décret du président de la République sur proposition du président du Conseil des ministres.

4. En cas d'égalité de voix, la voix du président de la section est déterminante à l'exception des recours contre des dispositions administratives portant atteinte au principe d'égalité entre les groupes linguistiques et la procédure d'adoption des budgets régionaux et provinciaux.

Article 92

1. Les actes administratifs des établissements et organes de l'administration publique siégeant dans la Région qui portent atteinte au principe d'égalité des citoyens au regard de leur appartenance à un groupe linguistique peuvent être contestés devant la section autonome de Bolzano du Tribunal régional de justice administrative, par des conseillers régionaux ou provinciaux et, en cas de mesures prises par des communes de la province de Bolzano, également par les conseillers des communes de cette province si le préjudice a été reconnu par la majorité du groupe linguistique du Conseil qui s'estime lésé.

2. D’une manière analogue, les actes administratifs mentionnés au premier paragraphe, qui portent atteinte au principe d’égalité des citoyens de langue italienne, ladine, mochène et cimbre résidant dans la province de Trento peuvent être contestés devant le Tribunal régional de Justice administrative de Trento par les conseillers régionaux ou provinciaux et, en cas de mesures prises par les communes, également par les conseillers municipaux des communes des localités ladines, mochènes ou cimbres, si le préjudice a été reconnu par un cinquième du Conseil municipal.

TITRE X

Contrôle de la Cour constitutionnelle

Article 98

1. Les lois et les actes ayant valeur de loi de la République peuvent être contestés par le président de la Région, par celui de la province, après délibération des Conseils respectifs, pour cause de violation du présent Statut ou du principe de protection des minorités linguistiques allemande et ladine.

2. Si l'État envahit la sphère de compétence assignée par le présent statut à la région ou aux provinces, la région ou la province intéressée peut faire appel à la Cour constitutionnelle pour régler la question.

3. Le recours est proposé par le président de la Région ou de la province, après délibération de la Junte concernée.

4. Un exemplaire de l'acte de contestation et du recours pour conflit d'attribution doit être envoyé au commissaire du gouvernement à Trento, s'il s'agit de la Région ou de la province de Trento, et au commissaire du gouvernement à Bolzano s'il s'agit de la province de Bolzano.

TITRE XI

Usage de la langue allemande et du ladin

Article 99

Dans la Région, la langue allemande est à parité avec l’italien qui est la langue officielle de l'État. La langue italienne prévaut dans les actes ayant caractère législatif et dans les cas où le présent Statut prévoit une rédaction bilingue.

Article 100

1. Les citoyens de langue allemande de la province de Bolzano ont la faculté d'employer leur langue dans les rapports avec les organismes judiciaires et les services et bureaux de l’Administration publique situés dans la province ou ayant compétence régionale, ainsi qu’avec les fournisseurs de services d'intérêt public offerts dans ladite province.

2. Dans les assemblées des organisations communautaires de la Région, de la province de Bolzano et des organismes locaux de cette province, la langue italienne ou la langue allemande peut être employée.

3. Les bureaux, les organisations et les fournisseurs cités au premier paragraphe utilisent dans la correspondance et dans les rapports oraux la langue du demandeur et répondent dans la langue par laquelle les actes ont été entrepris par d'autres organisations ou bureaux; là où la démarche a débuté, la correspondance se déroule dans la langue présumée du citoyen auquel elle est destinée.

4. Sauf pour les cas prévus expressément — et excepté la réglementation par des règles de mise en application des cas d'usage conjoint des deux langues dans les actes destinés à la généralité des citoyens, dans les actes individuels destinés à un usage public et dans les actes destinés à plusieurs bureaux —, il est reconnu dans les autres cas l'usage séparé de l'une ou de l'autre des deux langues. L'usage de la seule langue italienne reste impératif dans les ordonnances de type militaire.

Article 101

Dans la province de Bolzano, les administrations publiques doivent également employer, à l’égard des citoyens de langue allemande, la toponymie allemande, si la loi provinciale en a vérifié l'existence et a approuvé la formulation.

Article 102

1. Les populations ladines et celles du mochène et du cimbre des communes de Fierozzo, de Frassilongo, de Palu de la Fersina et Luserna ont droit à la valorisation de leurs initiatives et de leurs activités culturelles, récréatives et celles concernant la presse, ainsi qu’au respect de leur toponymie et de leurs traditions.

2. Dans les écoles des communes de la province du Trentin, là où est parlé le ladin, le mochène ou le cimbre, l'enseignement de la langue et de la culture ladine ou allemande est garanti.

TITRE XII

Dispositions finales et transitoires

Article 107

1. Les décrets législatifs doivent être promulgués par des règles d'application du présent Statut, après consultation d'une Commission paritaire composée de douze membres, dont six représentants de l'État, deux du Conseil régional, deux du Conseil provincial de Trento et deux de celui de Bolzano. Trois membres doivent appartenir au groupe linguistique allemand.

2. Au sein de la commission mentionnée au paragraphe précédent, il sera instituée une commission spéciale des règlements relatifs aux matières attribuée à la compétence de la province de Bolzano; cette commission sera constituée de six membres, trois représentant l'État et trois, la province. Un des membres représentant l'État doit appartenir au groupe linguistique allemand; un de ceux qui représentent la province doit appartenir au groupe linguistique italien.

Article 114

La traduction en langue allemande du présent texte unique concernant le Statut spécial de la Région du Trentin-Haut-Adige (Trentino-Südtirol) est publiée dans le Bulletin officiel de la région.

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