Canton du Tessin

Loi sur les enseignes et inscriptions
destinées au public

(Legge sulle insegne e scritte destinate al pubblico)

(29 mars 1954: aujourd'hui abrogée)

En 1954, le Conseil d’État du Tessin a adopté une nouvelle loi, la Loi sur les enseignes et les inscriptions destinées au public (29 mars 1954), qui compte 22 articles. C'est cette loi qui est demeurée en vigueur jusqu'en 2001. Cette version française est traduite de l'italien par Tina Célestin.

Legge sulle insegne e scritte destinate al pubblico

IL GRAN CONSIGLIO
DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO

- visto il messaggio 23 giugno 1953 n. 430 del Consiglio di Stato,

DECRETA:

Articolo 1

Norma generale

Le insegne, le scritte ed ogni mezzo pubblicitario (detti in seguito, le insegne) soggiacciono alla vigilanza dello Stato e dei Comuni, secondo le norme determinate dalla presente legge.

Articolo 2

Insegne permanenti


Le insegne permanenti non possono essere esposte senza previa autorizzazione dell' Autorità competente. Sono considerate tali:

a) le insegne destinate a rimanere esposte per più di un mese;

b) le tavole, colonne od altri impianti destinati alla pubblicità collettiva od all' affissione temporanea.

Il regolamento determinerà i casi in cui l' esposizione non é soggetta ad autorizzazione.

Articolo3

Insegne non permanenti


Le insegne non permanenti non esigono approvazione preventiva.

Articolo 4

Condizioni


Le insegne permanenti o non permanenti devono essere tali che non ne risulti turbamento o danno alle bellezze naturali ed al paesaggio, al decoro degli edifici, alla circolazione stradale, all' ordine pubblico ed alla morale.

Articolo 5

Lingua italiana


Le insegne permanenti e non permanenti devono essere redatte in lingua italiana.

Alle insegne potrà essere aggiunta, in caratteri non superiori a quelli del testo, né più appariscenti, la traduzione in una o più lingue nazionali o straniere, presentata in guisa che manifesti sempre il carattere di traduzione.

Articolo 6

Monumenti


Nessuna insegna, permanente o non permanente, può essere applicata agli edifici dichiarati monumenti, salvo nei casi previsti dal regolamento.

Articolo 7

Insegne o scritte estranee

Le insegne estranee (o terzi) permanenti o non permanenti vali a dire ogni genere di pubblicità che non concerna un' attività esercitata nei fabbricati o sui terreni desinati alla esposizione, non sono ammesse fuori dell' abitato, salvo quando servano a indicare l' accesso ad un' industria o commercio esercitati in luogo prossimo a la strada.

Il regolamento di applicazione stabilirà la delimitazione territoriale di «abitato».

Articolo 8

Veicoli


Sull' esterno dei veicoli sono ammesse esclusivamente le insegne che si riferiscono all' attività del proprietario.

Articolo 9

Divieti di esposizione


Sono vietate tutte le forme di pubblicità, permanenti o non permanenti, sottoindicate:

a) insegne costituite da immagini profilate o plastiche di persone, oggetti od altre figurazioni realistiche;

b) insegne luminose o in materia rifrangente, tali da poter procurare pericolo d' abbagliamento agli utenti della strada;

c) insegne applicate ai sostegni dei segnali indicatori collocati lungo le strade; o tali che, per forma o colore, possano produrre confusione con i segnali stesse;

d) insegne di dimensioni esorbitanti.

Articolo 10

Richiami sonori


Il regolamento determinerà i limiti entro cui sono ammessi i richiami sonori, sia stabili, sia mobili.

Articolo 11

Limite massimo d' esposizione


Ad evitare l' affollamento delle insegne sul medesimo edificio o in una determinata località,. l' Autorità competente per la concessione potrà stabilire un limite massimo all' esposizione o vietare che altre insegne o scritte di aggiungano alle già esposte.

Articolo 12

Edificio

Le insegne non devono, di regola, essere applicate ed una altezza superiore alla linea di gronda dell' edificio.

Articolo 13

Autorizzazione


Chi intende esporre un' insegna permanente deve presentare domanda scritta corredata delle necessarie indicazioni o disegni, al Municipio che la trasmette con il suo preavviso al Dipartimento di polizia, competente a concedere l' autorizzazione.

Il Dipartimento di polizia é tenuto a sottoporre preventivamente ai Dipartimenti o Uffici interessati la domanda quando l' esposizione di una insegna sia soggetta a norme previste da altre leggi.

Articolo 14

Tassa


Per ogni decisione sulle domande presentate per ottenere l' autorizzazione a esporre un' insegna permanente é prelevata una tassa da fr. 5.- a fr. 200.-.

Il 20 % del ricavo sarà devoluto ai Comuni.

Articolo 15

Revocabilità delle concessioni

Ogni concessione é fatta a titolo precario ed é revocabile a giudizio dell' Autorità concedente, qualora risultino motivi che avrebbero potuto determinare il rifiuto.

Le insegne attualmente esposte le quali non risultassero conformi alla legge dovranno essere rimosse. In caso di inadempienza la rimozione ne sarà fatta dall' Autorità competente a spese dell' interessato.

Articolo 16

Rimozione di scritte non permanenti


Il Dipartimento di polizia ha la facoltà di ordinare la rimozione delle insegne non permanenti da cui risultasse offesa o danno alle cose tutelate.

Articolo 17

Ricorsi


Contro le decisioni prese dal Dipartimento di polizia é dato ricorso, entro il termine di 15 giorni, al Consiglio di Stato che decide inappellabilmente.

Articolo 18

Obbligo dei Comuni


I Comuni sono tenuti a esercitare una vigilanza sulle insegne collocate sul loro territorio denunciando al Dipartimento di polizia quelle esposte senza autorizzazione o, comunque, in urto con le norme della presente legge.

Articolo 19

Contravvenzioni


Le contravvenzioni alle norme della presente legge sono punite con la multa di fr. 10.- a fr. 100.-, conformemente alle disposizioni della procedura cantonale in materia di contravvenzioni.

Articolo 20

Regolamento di applicazione


Il Consiglio di Stato promulgherà il Regolamento di applicazione.

Articolo 21

Norme abrogative


Sono abrogate la legge 28 settembre 1931/18 aprile 1933 sulle insegne e le scritte destinate al pubblico e ogni altra norma contraria o incompatibile.

Articolo 22

Entrata in vigore


Trascorsi i termini per l' esercizio del diritto di referendum la presente legge é pubblicata nel Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi.

Entrata in vigore: 1. gennaio 1956

Loi sur les enseignes destinées au public

LE GRAND CONSEIL
DE LA RÉPUBLIQUE ET DU CANTON DU TESSIN

Pour faire suite au message du 23 juin 1953, no 430 du Conseil d'État,

DÉCRÈTE:

Article 1er

Norme générale

Les enseignes, les inscriptions et toute publicité (ci-après appelée les enseignes) sont soumis à la surveillance de l'État et des communes, selon les normes édictées par la présente loi.

Article 2

Affiches permanentes

Les enseignes permanentes ne peuvent être affichées sans autorisation préalable des autorités compétentes. Sont considérées comme permanentes:

a) les enseignes destinées à rester exposées plus d'un mois;

b) les tableaux, les colonnes-affiches ou toute autre installation destinée à la publicité collective ou à l'affichage temporaire.

Le règlement déterminera les cas dans lesquels l'affichage ne nécessite pas d'autorisation.

Article 3

Affiches non permanentes

Les enseignes temporaires n'exigent aucune approbation préalable.

Article 4

Conditions

Les enseignes permanentes ou non permanentes doivent être conçues de telle sorte qu'elles ne gênent pas ou qu'elles n'altèrent ni la beauté naturelle des lieux, ni le paysage, ni l'architecture des édifices, ni l'ordre public, ni la morale.

Article 5

Langue italienne

Les enseignes permanentes et non permanentes doivent être rédigées en langue italienne.

Aux enseignes pourra être jointe, en caractères ni plus grans que ceux du texte [italien], ni plus voyant, la traduction en une ou plusieurs langues nationales ou étrangères, présentée de manière à toujours refléter son caractère de traduction.

Le présent article ne s'applique pas à la commune de Bosco Gurin.

Article 6

Monuments

Aucune enseigne, permanente ou non permanente, ne peut être affichée sur les édifices reconnus comme monuments historiques, sauf dans les cas prévus par règlement.

Article 7

Enseignes et inscriptions non idoines

Les enseignes étrangères (ou se rapportant à une tierce partie), permanentes ou non permanentes, c'est-à-dire toute publicité qui ne concerne pas une activité exercée dans les édifices ou sur les terrains destinés à leur affichage, ne sont pas admises à l'extérieur de l'immeuble, sauf lorsqu'elles servent à indiquer l'accès à une usine ou à un commerce près d'une route.

Le règlement d'application établira les limites territoriales des «immeubles».

Article 8

Véhicules

Seules les affiches qui se réfèrent à l'activité du propriétaire sont admises sur les véhicules.

Article 9

Interdictions d'afficher

Tout genre de publicité, permanente ou non permanente, ci-dessous indiqué, est interdit:

a) enseignes représentant en profil ou en relief des images de personnes, d'objets ou d'autres figurations réalistes;

b) enseignes lumineuses ou en matériaux fluorescents ainsi faites qu'elles constituent un danger d'aveuglement pour les usagers de la route;

c) enseignes accrochées aux supports des panneaux indicateurs posés le long des routes; ou, des enseignes qui, tant par leur forme que par leur couleur, peuvent provoquer de la confusion avec les panneaux eux-mêmes;

d) les enseignes ayant des dimensions excessives.

Article 10

Avertisseurs sonores

Le règlement déterminera les limites dans lequels sont admis les avertisseurs sonores, qu'ils soient fixes ou amovibles.

Article 11

Limite maximale d'affichage

Afin d'éviter une profusion d'enseignes sur le même édifice ou dans un lieu donné, l'autorité qui a la compétence d'autoriser l'affichage pourra, compte tenu du nombre d'enseignes déjà affichés, établir la limite maximale des enseignes ou interdire l'ajout d'autres inscriptions ou enseignes.

Article 12

Édifices

Les enseignes ne doivent pas, en règle générale, être apposées à une hauteur supérieure aux gouttières des édifices.

Article 13

Autorisation

La personne qui a l'intention d'afficher une enseigne permanente doit présenter une demande écrite à la commune en joignant les indications ou dessins nécessaires; la commune transmet la demande ainsi qu'un avis au service de police habilité à accorder l'autorisation.

Le service de police doit soumettre la demande, à titre préventif, aux départements ou aux bureaux intéressés lorsque l'affichage d'une enseigne est assujettie aux normes prévues par d'autres lois.

Article 14

Taxe

Pour toute décision qui doit être prise concernant les demandes présentées en vue d'obtenir l'autorisation d'affiche une enseigne permanente, une taxe de 5 à 200 francs est prélevée.

Les 20 % des recettes seront transmises aux communes.

Article 15

Révocation du permis

Chaque permis est accordé à titre temporaire et, advenant le cas où des motifs pourraient le faire refuser, il peut être révoqué par l'autorité qui l'accorde.

Les enseignes actuellement affichées qui ne seraient pas conformes à la loi devront être enlevées. Dans ce cas, l'enlèvement sera fait par l'autorité compétente aux frais de l'intéressé.

Article 16

Enlèvement des inscriptions non permanentes

La police a l'autorité compétente pour ordonner l'enlèvement des affiches non permanentes lorsqu'elles peuvent causer une un dommage ou des dégâts à des objets dont elle a la garde.

Article 17

Recours

Tout appel des décisions prises par la police doit être adressé, dans un délai de 15 jours, au Tribunal administratif du canton.

Article 18

Obligation des communes

Les communes doivent exercer une surveillance sur toute enseigne sise sur leur territoire en dénonçant au service de police quiconque appose des enseignes non autorisées ou qui ne se conforme pas à la présente loi.

Article 19

Infractions

Les infractions aux règles de la présente loi seront punies d'une amende de 20 à 1 000 francs, conformément aux dispositions de la procédure cantonale en matière d'infractions.

Article 20

Règlement d'application

Le Conseil d'État promulguera le règlement de mise en application.

Article 21

Dispositions abrogatoires

Sont abrogées la loi du 28 septembre 1931 et celle du 18 avril 1933 sur les enseignes et inscriptions destinées au public ainsi que toute autre disposition contraire ou incompatible.

Article 22

Entrée en vigueur

Une fois passé les délais pour exercer le droit de référendum, la présente loi sera publiée au Journal officiel des lois et actes législatifs.

Date d'entrée en vigueur: le 1er janvier 1956.

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