Frioul-Vénétie Julienne

Loi régionale no 15 du 22 mars 1996

 Normes pour la sauvegarde et la promotion de la langue et de la culture frioulanes, et l'institutionnalisation de services pour les langues régionales et minoritaires

La loi régionale no 15 du 22 mars 1996 porte sur la sauvegarde et la promotion de la langue et de la culture frioulanes, et l'institutionnalisation de services pour les langues régionales et minoritaires. Le frioulan (650 000 locuteurs) est la seconde langue minoritaire en Italie après le sarde (1,3 million de locuteurs).

Les articles 15 à 17 et les articles 20 à 26 ont été abrogés (en rouge), ainsi que d'autres tels que 4, 11, 12, 14, 27 et 28 [en rouge] par la nouvelle Loi régionale du 18 décembre 2007, no 29. La traduction de l'italien est de Jacques Leclerc; le texte français n'a qu'une valeur informative.

Legge Regionale, n. 15 del 22 marzo 1996

Norme per la tutela e la promozione della lingua e della cultura friulane e istituzione del servizio per le lingue regionali e minoritarie

B.U. n. 13 del 27 marzo 1996

TITOLO I

TUTELA DEL PATRIMONIO LINGUISTICO DELLA REGIONE

CAPO I

Principi e obiettivi fondamentali

Articolo 1

Finalità

La Regione, per esercitare una politica attiva di conservazione e sviluppo della lingua e della cultura friulane quali componenti essenziali dell'identità etnica e storica della comunità regionale, con la presente legge detta i principi fondamentali dell'azione volta alla realizzazione di tale politica.

Articolo 2

Tutela della lingua friulana

Il friulano è una delle lingue della comunità regionale. La Regione Friuli Venezia Giulia considera la tutela della lingua e della cultura friulane una questione centrale per lo sviluppo dell'autonomia speciale.

Articolo 3

Contesto europeo

1) La Regione Friuli Venezia Giulia, riconoscendo che la protezione e la promozione delle varie lingue locali o minoritarie rappresentano un contributo importante alla costruzione di un'Europa fondata sui principi della democrazia e del rispetto per le diversità culturali, mantiene e sviluppa le tradizioni presenti sul proprio territorio.

2) Nei limiti delle competenze statutarie, la Regione considera la protezione e la promozione delle lingue tradizionalmente parlate sul proprio territorio come un preciso obbligo verso la famiglia dei popoli europei, riservando una particolare attenzione alla lingua friulana che è parlata quasi esclusivamente sul proprio territorio.

Articolo 4 [abrogato]

Adesione ai principi della Carta europea

Ferma restando la potestà dello Stato in ordine agli accordi internazionali, la Regione, nell'esercizio della propria competenza primaria in materia culturale, ispira la propria azione ai seguenti principi affermati nella Carta europea delle lingue regionali o minoritarie:

a) le lingue regionali o minoritarie costituiscono una ricchezza culturale;
b) l'ambito territoriale di ciascuna lingua deve essere rispettato;
c) è necessaria un'azione risoluta di promozione delle lingue regionali allo scopo di preservarle;
d) bisogna facilitare e incoraggiare l'uso scritto e orale delle lingue regionali nelle diverse espressioni della vita sociale;
e) si devono promuovere studi e ricerche sulle lingue regionali;
f) vanno infine messi a disposizione, per quanto di competenza regionale, forme e mezzi adeguati di insegnamento e di studio delle lingue regionali in tutti gli stadi appropriati.

Articolo 5

Limitazione territoriale nella applicazione della legge

1) In conformità con i principi di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c), le previsioni della presente legge si applicano solo nella parte del territorio regionale in cui la lingua friulana è tradizionalmente e significativamente parlata, anche sulla base delle attestazioni fornite in proposito dalle Amministrazioni comunali. Tale territorio è individuato da un decreto del Presidente della Giunta regionale su conforme delibera della Giunta stessa.

2) Per il tramite delle associazioni aventi sede nel territorio regionale la Regione assicura altresì l'applicazione delle previsioni della presente legge per le comunità friulane emigrate.

Articolo 6

Strumenti attuativi

Per l'attuazione delle funzioni previste dalla legge, la Regione e gli enti locali delegati possono stipulare, per quanto di rispettiva competenza, convenzioni con le Università della regione e con altri enti ed istituzioni, pubblici e privati.

Articolo 7

Attività scientifiche

1) La Regione riconosce nell'Università degli studi di Udine, istituita ai sensi dell'articolo 26 della legge 8 agosto 1977, n. 546, allo scopo di contribuire al progresso civile, sociale ed economico del Friuli e di divenire organico strumento di sviluppo e di rinnovamento dei filoni originari della cultura, della lingua, delle tradizioni e della storia del Friuli, la sede primaria dell'attività di ricerca e di alta formazione in tema di lingua e cultura del Friuli e delle condizioni linguistiche del territorio friulano.

2) A tal fine la Regione favorisce, nel rispetto del disposto di cui all'articolo 8 della legge 19 novembre 1990, n. 341, l'attività di ricerca, di insegnamento e di formazione di ricercatori sulla lingua e la cultura del Friuli mediante:

a) il sostegno a ricerche finalizzate alla conoscenza delle condizioni strutturali ed evolutive del gruppo linguistico friulano e degli affini gruppi ladini;

b) l'attivazione di corsi ufficiali o integrativi presso le Facoltà dell'Università di Udine mediante contratti di insegnamento;

c) la concessione di borse di studio e di ricerca e l'istituzione di corsi di dottorato di ricerca;

d) la pubblicazione di collane scientifiche atte a favorire la conoscenza delle attività di ricerca;

e) l'attivazione di corsi sulla lingua e cultura del Friuli in Università di altri Paesi sulla base di apposite convenzioni con l'Università di Udine.

3) Tali attività vengono svolte dall'Università di Udine con le strutture contemplate dal suo Statuto per la valorizzazione della lingua e della cultura friulane.

4) Per concorrere al sostegno delle attività indicate al comma 2, l'Amministrazione regionale è autorizzata ad assegnare all'Università degli studi di Udine, sulla base di apposite convenzioni, speciali finanziamenti annui.

Articolo 8

Attività culturali

1) L'attività culturale, anche nel settore della cultura friulana, è demandata alla libera determinazione delle persone singole e associate. La Regione interviene nell'attività culturale con azioni di impulso, di promozione e di sostegno.

2) La Regione:

a) favorisce la produzione in lingua friulana dei singoli, delle associazioni culturali, di enti ed istituzioni;

b) riconosce una speciale funzione di servizio culturale ad enti ed istituzioni che svolgono un'attività qualificata e continuativa a livello regionale e che dispongono di un'organizzazione adeguata, individuati con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del Comitato scientifico di cui all'articolo 21. Tra gli stessi la Regione riconosce alla Società Filologica Friulana "G. I. Ascoli" di Udine una posizione di primaria importanza e ne sostiene il conseguimento delle finalità istituzionali.

3) I programmi annuali dei soggetti di cui al comma 2, lettera b), sono sottoposti al parere dei Comitato scientifico di cui all'articolo 21 e sono finanziati con distinti capitoli di bilancio.

Articolo 9

Conservazione e valorizzazione del patrimonio bibliografico e documentario friulano

1) La Regione riconosce la Biblioteca civica "Vincenzo Joppi" di Udine quale principale istituzione regionale per la conservazione e la valorizzazione di tutta la produzione a stampa, manoscritta e audiovisiva, di argomento storico e letterario friulano o di lingua friulana, contribuendo alla conservazione ed alla fruizione su supporti informatici anche dei fondi antichi, attraverso l'istituzione di una specifica "Sezione friulana".

2) La produzione di tutti i dati catalografici d'interesse friulano in suo possesso a vantaggio di tutte le biblioteche dotate di specifici fondi locali friulani, utilizzando adeguati supporti informatici, che consentano l'effettiva centralizzazione e scambio delle procedure catalografiche.

3) In considerazione del servizio di interesse regionale svolto dalla Biblioteca, l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere un finanziamento annuo per le finalità di cui ai commi 1 e 2.

Articolo 10

Obiettivi generali dell'azione regionale

1) Costituiscono obiettivi dell'azione regionale:

a) la conservazione e la valorizzazione della lingua friulana mediante iniziative ordinarie e straordinarie;

b) lo sviluppo della lingua friulana come codice linguistico adatto a tutte le situazioni della vita moderna e, in particolare, utilizzabile attraverso i mezzi di comunicazione sociale.

Articolo 11 [abrogato]

Uso della lingua friulana

1) Fermo restando il carattere ufficiale della lingua italiana, l'Amministrazione regionale, gli Enti locali e i loro rispettivi Enti strumentali operanti nei Comuni in cui la lingua friulana sia storicamente radicata possono usare il friulano, nei limiti in cui ciò sia consentito dalle leggi dello Stato e dai rispettivi Statuti.

2) Le modalità per l'uso della lingua friulana da parte degli uffici, Servizi ed Enti strumentali dell'Amministrazione regionale, aventi sede nei Comuni di cui al comma l, sono disciplinate con apposito regolamento da emanarsi entro il 31 dicembre 1998 sentito il Comitato scientifico dell'Osservatorio di cui all'articolo 21.

Articolo 11 bis

Statuti degli Enti locali

1) Ai sensi e con i limiti dell'articolo 13, comma 2, del decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 9, gli Statuti dei Comuni, delle Province, e degli altri Enti locali dotati di autonomia statutaria, possono disposizioni della presente legge.

2) [abrogato] In particolare, entro i limiti del comma l, lo Statuto può prevedere:

a) l'uso scritto ed orale della lingua friulana nei rispettivi Consigli;
b) l'uso, accanto ai toponimi ufficiali, dei corrispondenti termini in lingua friulana in tutte le situazioni in cui sia ritenuto opportuno;
c) l'uso della lingua friulana in altre situazioni, ivi compresi i rapporti dell'Amministrazione con i cittadini.

Articolo 12 [abrogato]

Sperimentazione didattica

Il Presidente della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore alla formazione professionale può, con proprio decreto, adottare iniziative nel campo dello studio della lingua friulana e delle relative tradizioni culturali, nell'ambito della sperimentazione didattica integrativa degli istituti di formazione professionale dipendenti o vigilati dalla Regione.

CAPO II

Grafia unitaria

Articolo 13

Grafia ufficiale della lingua friulana

1) Per il conseguimento dell'obiettivo di cui all'articolo 10, comma 1, lettera b), la Regione determina la grafia ufficiale della lingua friulana e ne promuove la conoscenza e l'uso.

2) É adottata, quale grafia ufficiale della lingua friulana, la grafia codificata, in conformità della deliberazione del Consiglio provinciale di Udine del 15 luglio 1986, nel testo "La grafia friulana normalizzata" del prof. Xavier Lamuela, edito a Udine nel 1987, che ha avuto come termine di riferimento la grafia della Società Filologica Friulana, con le modifiche di seguito indicate:

a) sostituzione in corpo di parola ed all'inizio di parola del digramma "ts" con il segno "z";

b) sostituzione del digramma "cu+vocale", nei toponimi e nella onomastica storica, con il digramma qu+vocale".

3) [abrogato] L'Osservatorio della lingua e cultura friulana è l'organo competente per la codifica dei sistemi delle varianti geografiche del friulano sulla base della grafia ufficiale.

Articiolo 14

Uso della grafia ufficiale friulana

1) [abrogato] La Regione, gli Enti locali e i loro rispettivi Enti strumentali non sostengono finanziariamente, neppure indirettamente, corsi e scuole in cui si insegni una grafia diversa da quella ufficiale e la pubblicazione di materiale didattico, o comunque suscettibile di uso scolastico, che usi una grafia diversa.

2) [abrogato] Le pubblicazioni e i documenti in lingua friulana della Regione, degli Enti locali e dei rispettivi Enti strumentali sono redatti nella grafia ufficiale.

3) [abrogato] Nel territorio di cui all'articolo 5, oltre alle indicazioni ufficiali, vengono usati cartelli indicatori con il corrispondente termine friulano nella grafia ufficiale.

4) L'Amministrazione regionale è autorizzata a rimborsare, con le modalità e i limiti di cui all'articolo 1 della legge regionale 14 marzo 1973, n. 20, agli Enti locali territoriali e ai loro Consorzi le spese sostenute per l'acquisto, la posa in opera e la manutenzione di tabelle soddisfacenti ai requisiti di cui al comma 3.

TITOLO II

STRUMENTI DI TUTELA DEL PATRIMONIO LINGUISTICO
DELLA REGIONE

CAPO I

Osservatorio regionale della lingua e della cultura friulane

Articolo 15 (abrogato)

Istituzione dell'Osservatorio

1) É istituito l'Osservatorio regionale della lingua e della cultura friulane con sede nella città di Udine.

2) L'Osservatorio è lo strumento della Regione per il perseguimento, sulla base delle direttive formulate dall'Assessore regionale all'istruzione e cultura, degli obiettivi di cui al Titolo I. L'Osservatorio programma e coordina tutte le iniziative di competenza regionale per la tutela della lingua friulana.

3) Presso il Servizio per le lingue regionali e minoritarie della Direzione regionale dell'istruzione e della cultura, di cui all'articolo 25, è attivata un'unità inferiore al Servizio, con funzioni di segreteria dell'Osservatorio, composta da due dipendenti regionali di cui uno con qualifica funzionale non inferiore a consigliere e l'altro con qualifica funzionale di coadiutore dattilografo.

Articolo 16
[abrogato]

Compiti dell'Osservatorio

a) elabora studi e indagini statistiche sulla situazione socio-linguistica del friulano, individuando i progressi, ovvero i regressi, del suo stato linguistico e sociale;

b) predispone i piani di intervento previsti dall'articolo 18;

c) sorveglia l'esecuzione dei piani, verifica e valuta i risultati raggiunti dagli stessi;

d) vigila sull'attività di catalogazione di cui all'articolo 9;

e) cura, in collaborazione con le strutture dell'Università degli studi di Udine o con altre istituzioni all'uopo finalizzate, la predisposizione degli strumenti linguistici e didattici, compresa la formazione degli insegnanti, in previsione della legge statale di tutela;

f) cura gli interventi a sostegno e stimolo della produzione e della domanda culturale in lingua friulana ai sensi dell'articolo 8;

g) coordina:

1) studi avanzati di carattere linguistico e letterario sul friulano;
2) ricerche finalizzate a produrre neologismi, sviluppare linguaggi tecnici e settoriali, ovvero a recuperare espressioni esistenti, che permettano la comunicazione in lingua friulana di tutte le situazioni della vita moderna;
3) la pubblicazione e la diffusione dei risultati di tali ricerche;
4) l'editoria di qualità in lingua friulana;
5) la traduzione in friulano di opere scritte in altre lingue;

h) promuove:

1) l'uso del friulano nei mezzi di comunicazione di massa;
2) manifestazioni e campagne di promozione dell'uso della lingua friulana;

i) propone all' Amministrazione regionale ogni ulteriore iniziativa legislativa o amministrativa utile al perseguimento degli obiettivi di cui al Titolo I.

2) L'Osservatorio sovrintende altresì al processo per la grafia unitaria previsto dal Capo II del Titolo I della presente legge. In particolare, l'Osservatorio favorisce la produzione di dizionari e di ogni altro strumento atto a diffondere e facilitare l'uso della grafia ufficiale.

3) L'Osservatorio propone il riconoscimento della speciale funzione di servizio culturale agli Enti ed Istituzioni di cui all'articolo 8, comma 2, lettera b).

Articolo 17
[abrogato]

Modalità operative dell'Osservatorio

1) L'Osservatorio svolge i compiti di cui all'articolo 16 mediante:

a) attività diretta;
b) convenzioni con istituti culturali e scientifici;
c) concessione di borse di studio a laureati o laureandi in discipline attinenti alle finalità della presente legge;
d) contratti di collaborazione con ricercatori e studiosi di durata non superiore ad un anno;
e) sovvenzioni a istituzioni pubbliche e private;
f) contributi a giornali, case editrici, radio e televisioni private.

1 bis)

Con apposito regolamento regionale, sentito il Comitato scientifico dell'Osservatorio, si provvede a disciplinare le modalità di funzionamento dell'Osservatorio e di espletamento degli adempimenti amministrativi di competenza della Direzione regionale dell'istruzione e della cultura, finalizzati a dare esecuzione alle decisioni assunte dall'Osservatorio medesimo, per l'attuazione dei compiti e lo svolgimento delle attività di cui al comma 1.

1 ter)

Al Presidente del Comitato scientifico dell'Osservatorio regionale della lingua e cultura friulane spettano le attribuzioni dei dirigenti di servizio, come previste dall'articolo 51, comma 1, lettera a), della legge regionale 27 marzo 1996, n. 18, per la stipula dei contratti e delle convenzioni di cui al comma 1.

Articolo 18

Piani di intervento

1) Per il perseguimento degli obiettivi della presente legge, la Direzione regionale dell'istruzione e della cultura approva annualmente, su proposta dell'Osservatorio, un Piano triennale di intervento, sentite le Amministrazioni provinciali di Gorizia, Pordenone e Udine che si pronunciano entro il termine di 30 giorni dal ricevimento del documento; decorso tale termine si prescinde dal suddetto parere. Ogni anno si procede all'aggiornamento del Piano, ricostituendone l'estensione triennale.

2) Il Piano individua le diverse aree d'intervento e le relative priorità, e articola in progetti-obiettivo le iniziative conseguenti. Esso contiene:

a) gli indirizzi programmatici generali delle singole aree di intervento e i progetti-obiettivo in cui questi si articolano;
b) la valutazione dell'impatto delle iniziative previste sul corpo e sullo stato della lingua;
c) la tipologia, le modalità di attuazione e gli strumenti di verifica dei risultati di ciascun progettoobiettivo;
d) l'entità del finanziamento complessivo e la sua ripartizione per progetti-obiettivo e per anno di finanziamento;
e) i criteri e le modalità di coordinamento degli interventi programmati con quelli di altri Enti e Istituzioni pubbliche e private;
f) i criteri di ammissibilità delle spese relative alle attività per le quali si richiede il finanziamento regionale.

3) L'Osservatorio verifica la compatibilità dei programmi annuali di cui all'articolo 8, comma 3, con il Piano triennale di intervento e può presentare osservazioni ai programmi stessi.

Articolo 19

Interventi ammissibili a finanziamento

1) Sulla base dei piani triennali di intervento previsti dalla presente legge, l'Amministrazione regionale é autorizzata a concedere contributi finanziari ai soggetti operanti in settori culturali e linguistici indicati all'articolo 8, comma 1.;

2) Sono finanziabili le attività volte a perseguire, sulla base di precisi indirizzi di programmazione attiva, le attività nei seguenti settori:

a) nel settore degli studi e delle ricerche:

indagini sulla condizione linguistica della lingua friulana nei vari ambiti del territorio regionale, ricerca, raccolta, catalogazione e ordinamento di testimonianze e materiali storici, archivistici, etnologici, folcloristici, raccolta e compilazione di repertori linguistici friulani, redazione e pubblicazione di atlanti, carte ed altri documenti delle zone storiche, culturali e linguistiche; organizzazione di seminari, convegni ed incontri scientifici e culturali; attività di ricerca, sperimentazione e documentazione su problemi riguardanti la storia, l'economia, la società, le tradizioni ed il patrimonio culturale, artistico e linguistico friulano, concessione di borse di studio o di ricerca; attivazione di corsi universitari di insegnamento;

b) nel settore della stampa, dell' editoria, delle produzioni audiovisive e dei mezzi di comunicazione sociale:

stampa di giornali e periodici in lingua friulana, intesa a sviluppare ed a diffondere la conoscenza della storia, della lingua, della cultura e delle tradizioni friulane; pubblicazioni di opere scientifiche e di divulgazione concernenti la cultura e la lingua friulane, attività informative e promozionali attraverso i mezzi di comunicazione sociale; realizzazione di programmi radiotelevisivi, produzione di opere ed iniziative cinematografiche ed audiovisive in lingua friulana ovvero riguardanti la storia e la cultura friulane;

c) nel settore della scuola:

corsi di informazione ed aggiornamento, premi letterari anche a livello internazionale ed ogni altra iniziativa idonea a promuovere lo sviluppo e la diffusione della lingua friulana, studi e ricerche in ambito scolastico ovvero presso le comunità emigrate, sulla realtà storica, culturale, linguistica e le tradizioni friulane, anche mediante sussidi didattici, concorsi tra gli alunni e altre attività parascolastiche volte alla conoscenza della storia, della cultura, della lingua e delle tradizioni friulane;

d) nel settore dello spettacolo:

reperimento e traduzione di testi teatrali in lingua friulana, premi cinematografici anche a livello internazionale ed ogni altra iniziativa idonea a promuoverelo sviluppo e la diffusione della lingua friulana, compilazione e pubblicazione di monografie, saggi, quaderni e dispense relativi alle espressioni teatrali in lingua friulana e alla storia delle stesse; ricerca, registrazione e pubblicazione dei testi musicali popolari; allestimento ed organizzazione di recite, spettacoli e concerti di compagnie teatrali, gruppi folcloristici, complessi corali e musicali operanti per la conoscenza e la diffusione nonché per l'innovazione del patrimonio teatrale e musicale friulano;

e) nel settore della toponomastica:

raccolta e studio dei toponimi in lingua friulana e relative pubblicazioni scientifiche, anche al fine di evidenziare, attraverso apposite indicazioni, la toponomastica originaria.

Articolo 20 [abrogato]

Organi dell'Osservatorio

Sono Organi dell'Osservatorio il Comitato scientifico e il suo Presidente.

Articolo 21
 [abrogato]

Comitato scientifico

1) Il Comitato scientifico dell'Osservatorio é composto:

a) da due esperti indicati dall'Università degli studi di Udine;
b) da un esperto indicato dall'Università degli studi di Trieste;
c) da un esperto designato dalla Società Filologica Friulana;
d) da tre esperti designati dalle Amministrazioni provinciali di Gorizia, Pordenone ed Udine; e) da due esperti designati dall' Amministrazione regionale.

2) Le designazioni di cui alle lettere d) ed e) del comma 1, sono precedute da un avviso al pubblico, da inserire, con evidenza, almeno in un quotidiano locale, che inviti gli interessati a far pervenire all'Amministrazione designante il curriculum vitae e gli altri titoli che essi ritengano opportuni per comprovare l'effettiva esperienza nel settore della lingua friulana.

3) Alle sedute del Comitato partecipano, con voto consultivo:

a) il direttore del Servizio per le lingue regionali e minoritarie;
b) i componenti dello staff scientifico di cui all'articolo 23 se costituito.

3 bis)

Funge da segretario del Comitato un funzionario del Servizio per le lingue regionali e minoritarie.

4) Il Comitato:

a) pone le basi scientifiche per la definizione della politica linguistica dell'Osservatorio sulla base delle direttive dell'assessore competente e tenendo conto delle proposte ed istanze che vengono dal mondo culturale;
b) collabora alla attuazione dei piani di intervento ed alla verifica della loro attuazione e dei risultati;
c) adempie le altre funzioni che gli sono attribuite dalla presente legge.

5) Il Comitato é istituito con decreto del Presidente della Giunta regionale, previa conforme deliberazione della Giunta medesima, su proposta dell'Assessore regionale all'istruzione e cultura; dura in carica cinque anni ed i suoi componenti possono essere riconfermati.

6) Ai componenti del Comitato compete un gettone di presenza pari a lire 100.000 per ogni seduta. A coloro che risiedono in un comune diverso da quello in cui ha sede il Comitato spetta inoltre un rimborso spese nella misura prevista dalla legge regionale 53/1981 e successive modificazioni ed integrazioni.

Articolo 22
 [abrogato]

Presidente del Comitato scientifico

1) Il Comitato scientifico elegge nel suo seno il Presidente.

2) Il Presidente coordina tutta l'attività scientifica dell'Osservatorio e cura l'attuazione dei deliberati del Comitato scientifico avvalendosi del supporto del Servizio per le lingue regionali e minoritarie.

3) Al Presidente del Comitato spetta un'indennità di funzione pari a lire 2.000.000 lorde mensili oltre al rimborso spese previsto dall'articolo 21, comma 6.

Articolo 23
 [abrogato]

Staff scientifico

1) Per particolari esigenze il Comitato scientifico puo' affidare incarichi, di durata non superiore a quattro anni, a non più di due qualificati esperti con funzioni di staff scientifico dell'Osservatorio.

2) A detto personale di staff l'Osservatorio attribuisce una borsa di studio con i fondi per la propria attività istituzionale.

3) Per particolari ricerche finalizzate, individuate dal Comitato scientifico in collaborazione con le strutture dell'Università degli studi di Udine di cui all'articolo 6, possono venire assegnate, a laureati, borse di studio, da gestire da parte dell'Università degli studi di Udine. Le borse di studio, rinnovabili, non possono avere, complessivamente, durata superiore a tre anni. Il compenso é rapportato a quello previsto annualmente dalla normativa vigente per gli iscritti al dottorato di ricerca.

CAPO II

Modifiche alla legge regionale 1 marzo 1988, n. 7: istituzione del Servizio per le lingue regionali e minoritarie

Articolo 24  [abrogato]

Modifiche all'articolo 156 della legge regionale 7/1988

1) All'articolo 156, comma 1, della legge regionale 7/1988, come già modificato dall'articolo 1 della legge regionale 22 ottobre 1988, n. 61, é aggiunta la seguente lettera: d bis) provvede alla programmazione, al coordinamento, all'attuazione e alla verifica degli interventi per la tutela e la valorizzazione delle lingue regionali e minoritarie.

2) All'articolo 156 della legge regionale 7/1988, dopo il comma 1, é aggiunto il seguente comma: " 1 bis. Per l'esercizio delle attribuzioni di cui alla lettera d bis) del comma 1, la Direzione regionale si avvale anche dell'Osservatorio regionale della lingua e della cultura friulane.".

Articolo 25
[abrogato]

Modifica dell'articolo 157 della legge regionale 7/1988

Al comma 1 dell'articolo 157 della legge regionale 7/1988, dopo la lettera c), é aggiunta la seguente lettera:
"c bis) Servizio per le lingue regionali e minoritarie.".

Articolo 26
[abrogato]

Integrazione alla legge regionale 7/1988

1) Dopo l'articolo 160 della legge regionale 7/1988, é aggiunto il seguente articolo: " Art. 160 bis 1. Il Servizio per le lingue regionali e minoritarie:

a) programma ed attua le iniziative per favorire la tutela e la valorizzazione delle lingue regionali e minoritarie attraverso il sostegno delle attività teatrali, musicali, audiovisive ed altre attività di promozione culturale nel campo artistico, letterario, delle biblioteche ed archivi e del tempo libero;

b) provvede, nel rispetto delle competenze statali, agli interventi di sostegno dei settori dell'istruzione e, a tal fine, mantiene i rapporti con le istituzioni operanti nel Friuli Venezia Giulia;

c) verifica i risultati delle azioni promosse per la valorizzazione e la tutela delle lingue regionali e minoritarie.".

CAPO III
Studio della lingua e della cultura friulane
nelle scuole dell'obbligo

Articolo 27 [abrogato]

Insegnamento scolastico della lingua friulana

1)
L'Amministrazione regionale é autorizzata a finanziare le spese sostenute dalle scuole dell'obbligo e dalle scuole materne, aventi sede nel territorio regionale, i cui progetti risultino rispondenti alle finalità della presente legge, per lo svolgimento di corsi integrativi di lingua e cultura friulana, nei limiti previsti dai piani triennali di intervento. Tra le spese ammissibili é riconosciuta quella concernente compensi al personale docente.

2) L'Amministrazione regionale é altresi' autorizzata a finanziare, nei limiti e per le finalità previste dalla presente legge, le spese sostenute dall'Ente Friuli nel Mondo o da altre associazioni che dispongano di una adeguata organizzazione per la realizzazione di corsi di lingua friulana presso le Comunità emigrate.

Articolo 28
[abrogato]

Modalità e termini per la concessione dei contributi

1) Per la concessione dei contributi di cui all'articolo 27, comma 1, il legale rappresentante della scuola deve presentare entro il 15 novembre di ogni anno alla Direzione regionale dell'istruzione e cultura apposita domanda corredata, a pena di inammissibilità, da un dettagliato programma di attività didattica integrativa, regolarmente approvato dai competenti organi collegiali, accompagnato da un preventivo di spesa.

2) Alle scuole ammesse a contributo viene erogato, contestualmente al provvedimento di concessione, un anticipo pari al 60 per cento del contributo concesso. Il restante 40 per cento viene erogato ad avvenuta rendicontazione, da effettuarsi entro il termine stabilito dal decreto di concessione.

3) La mancata rendicontazione entro il termine comporta la revoca della sovvenzione concessa, nonché la restituzione dell'anticipo.

TITOLO III

NORME TRANSITORIE, FINANZIARIE E FINALI

Articolo 29

Programmi televisivi in lingua friulana

1) L'Amministrazione regionale é autorizzata a stipulare una convenzione con la RAIRadiotelevisione italiana per la realizzazione di programmi televisivi in lingua friulana da inserirsi nel palinsesto di una rete regionale.

2) L'Amministrazione regionale é, altresi', autorizzata a stipulare convenzioni con emittenti radiofoniche o televisive private per la realizzazione di programmi radiofonici o televisivi in lingua friulana.

Articolo 30

Norma transitoria

[...]

Articolo 31

Norme finanziarie

[...]

Articolo 32

Abrogazione e modificazione di norme

1) Sono abrogate le leggi regionali 7 febbraio 1992, n. 6, 8 giugno 1993, n. 36, 22 giugno 1993, n. 48.

2) Nella rubrica del Titolo VI della legge regionale 68/1981, sono abrogate le parole "della lingua e cultura friulana e" e la parola "altre".

3) Nel primo comma dell'articolo 25 della legge regionale 68/1981, sono abrogate le parole "della lingua e cultura friulana e" e la parola "altre".

4) É abrogato il terzo comma dell'articolo 26 della legge regionale 68/1981.

5) I commi 2 e 3 dell'articolo 14 della legge regionale 9 marzo 1988, n. 10, sono sostituiti dal seguente:

" 2. Per le finalità di cui al comma 1, per le lingue e le culture locali diverse dal friulano, presenti sul territorio di più province, possono essere predisposti programmi, anche in forma associata, da parte delle Amministrazioni provinciali interessate.".

Articolo 33

Pubblicazione

Fatta salva la procedura ordinaria di pubblicazione prevista dallo Statuto di autonomia, entro 15 giorni dall'emanazione del decreto di cui all'articolo 13, comma 3, il testo in lingua friulana della presente legge é pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Loi régionale no 15 du 22 mars 1996

Normes pour la sauvegarde et la promotion de la langue et de la culture frioulanes, et l'institutionnalisation de services pour les langues régionales et minoritaires


Bulletin officiel no 13 du 27 mars 1996

TITRE I

SAUVEGARDE DU PATRIMOINE LINGUISTIQUE DE LA RÉGION

CHAPITRE I

Principes et objectifs fondamentaux

Article 1

But

Afin de pratiquer une politique active de conservation et de développement de la langue et de la culture frioulanes qui sont des composantes essentielles de l'identité ethnique et historique de la communauté régionale, la Région, édicte par la présente loi les principes fondamentaux de l'intervention concernant la réalisation d'une telle politique.

Article 2

Protection du frioulan

Le frioulan est l'une des langues de la communauté régionale. La Région du Frioul-Vénétie Julienne considère la protection de la langue et de la culture frioulanes comme une question centrale pour le développement de l'autonomie particulière.

Article 3

Contexte européen

1) La Région du Frioul-Vénétie Julienne, tout en reconnaissant que la protection et la promotion des diverses langues locales ou minoritaires représentent une contribution importante à la construction d'une Europe fondée sur les principes de la démocratie et du respect des diversités culturelles, maintient et développe les traditions présentes sur son territoire.

2) Dans les limites de ses compétences juridiques, la Région considère la protection et la promotion des langues parlées traditionnellement sur son territoire comme une obligation particulière à l'égard de la famille des peuples européens, en réservant une attention particulière à la langue frioulane, laquelle est parlée presque exclusivement sur son territoire.

Article 4 [abrogé]

Adhésion aux principes de la Charte européenne

Tout en reconnaissant l'autorité de l'État dans ses engagements internationaux, la Région, dans l'exercice de sa juridiction première en matière culturelle, dicte sa conduite selon les principes suivants affirmés dans la Charte européenne des langues régionales ou minoritaires :

a) les langues régionales ou minoritaires constituent une richesse culturelle;
b) le cadre territorial de chaque langue doit être respecté;
c) une action résolue est nécessaire pour la promotion des langues régionales à préserver;
d) il faut faciliter et encourager l'emploi écrit et oral des langues régionales dans les différentes expressions de la vie sociale;
e) il faut promouvoir des études et des recherches sur les langues régionales;
f) il convient enfin de mettre à la disposition des compétences régionales des formes et des moyens adéquats d'enseignement et d'études des langues régionales dans tous les stades appropriés.

Article 5

Limites territoriales dans l'application de la loi

1) En conformité avec les principes prévus à l'article 4, paragraphe 1, alinéa c), les dispositions de la présente loi s'appliquent uniquement pour la partie du territoire régional dans laquelle le frioulan est traditionnellement et significativement parlé, ainsi que sur la base des attestations fournies par résolution de la part des administrations communales. Ce territoire est déterminé par décret du président de la Junte régionale en conformité avec les délibérations de la Junte elle-même.

2) Pour les associations ayant siège dans le territoire régional, la Région assure aussi l'application des dispositions de la présente loi pour les communautés frioulanes émigrées.

Article 6

Moyens mis en œuvre

Pour la réalisation des fonctions prévues par la loi, la Région et les organismes locaux délégués peuvent élaborer, dans le champs de leurs compétences respectives, des accords avec les universités de la région et avec d'autres organismes et établissements publics et privés.

Article 7

Activités scientifiques

1) La Région reconnaît l'Université d'Udine, fondée en vertu de l'article 26 de la loi du 8 août 1977, no 546, pour contribuer au progrès civil, social et économique du Frioul et devenir un outil organique de développement et de renouvellement des courants originaires de la culture, de la langue, des traditions et de l'histoire du Frioul, ainsi que le centre premier de l'activité de recherche et de la haute formation dans le domaine de la langue et de la culture du Frioul, et des conditions linguistiques du territoire frioulan.

2) À cette fin, la Région favorise, dans le respect des dispositions prévues à l'article 8 de la loi du 19 novembre 1990, no 341, les activités de recherche, d'enseignement et de formation pour les chercheurs au sujet de la langue et de la culture du Frioul au moyen :

a) du soutien à des recherches destinées à la connaissance des conditions d'organisation et de transformation du groupe linguistique frioulan et des groupes latins similaires;

b) de la mise en œuvre de cours officiels ou d'intégration auprès des facultés de l'Université d'Udine grâce à des contrats d'enseignement;

c) de l'attribution de bourses d'études et de recherche et l'institutionnalisation de cours de doctorat en recherche;

d) de la publication de collections scientifiques aptes à favoriser la connaissance des activités de recherche;

e) de la mise de cours sur la langue et la culture du Frioul dans une université d'autres pays sur la base d'accords appropriées avec l'Université d'Udine.

3) Ces activités sont développées par l'Université d'Udine avec les structures prévues selon la Loi sur la valorisation de la langue et de la culture frioulanes.

4) Pour concourir au soutien des activités mentionnées au paragraphe 2, l'Administration régionale est autorisée à assigner à l'Université d'Udine, sur la de base d'accords appropriés, des financements annuels particuliers.

Article 8

Activités culturelles

1) Les activités culturelles, y compris dans le domaine de la culture frioulane, sont confiées au libre choix des individus et des associés. La Région intervient dans les activité culturelles avec des actes d'incitation, de promotion et de soutien.

2) La Région :

a) favorise la production en langue frioulane des individu, associations culturelles, organismes et institutions;

b) reconnaît une fonction spéciale de service culturel à des organismes et institutions qui accomplissent des activités qualifiée et continue au niveau régional et qui disposent d'une organisation adaptée, individualisée avec délibération à la Junte régionale, sur proposition du Comité scientifique en vertu de l'article 21. Parmi ces organismes, la Région reconnaît à la Société philologique frioulane "G. I. Ascoli" d'Udine une situation d'importance primordiale et elle en soutient les réalisations à des fins institutionnelles.

3) Les programmes annuels des sujets prévus à l'alinéa b) du paragraphe  2 sont subordonnés à l'avis du Comité scientifique en vertu de l'article 21 et financés par des sections distinctes du budget.

Article 9

Conservation et valorisation du patrimoine bibliographique et documentaire frioulan

1) La Région reconnaît la Bibliothèque civique "Vincenzo Joppi" d'Udine comme principale institution régionale pour la conservation et la valorisation de toute la production imprimée, manuscrite et audiovisuelle, les questions frioulanes d'ordre historique et littéraire ou de langue frioulane, en contribuant à leur conservation et leurs bénéfices sur des supports informatiques ainsi que sur des fonds anciens, au moyen de l'établissement d'un inventaire "Section frioulane".

2) La production de tous les données catalographiques d'intérêt frioulan recueillies à l'avantage de toutes les bibliothèques dotées de fonds locaux frioulans spécifiques est utilisées sur des supports informatisés adéquats qui permettent la centralisation effective et l'échange des protocoles catalographiques.

3) En considération du service d'intérêt régional développé par la Bibliothèque, l'Administration régionale est autorisée à accorder un financement annuel pour les fins prévues aux paragraphes 1 et 2.

Article 10

Objectifs généraux de l'intervention régionale

1) Font partie des objectifs de l'intervention régionale :

a) la conservation et la valorisation de la langue frioulane au moyen d'initiatives ordinaires et extraordinaires;

b) le développement de la langue frioulane comme code linguistique adapté à toutes les situations de la vie moderne et, en particulier, utilisable grâce aux moyens de communication sociaux.

Article 11 [abrogé]

Emploi de la langue frioulane

1) Sans préjudice au caractère officiel de la langue italienne, l'Administration régionale, les organismes locaux et leurs entités instrumentales respectives fonctionnant dans les communes dans lesquelles le frioulan est historiquement enracinée peuvent employer le frioulan, dans les limites dans lesquelles le permettent les lois de l'État et ses Statuts respectifs. 

2) Les modalités pour l'emploi du frioulan de la part des bureaux, services et organismes instrumentaux de l'Administration régionale, ayant leur siège dans les communes prévues au paragraphe l sont réglementées par un règlement approprié édicté avant le 31 décembre 1998 par le Comité scientifique de l'Observatoire prévu  à l'article 21.

Article 11 bis

Statut des organismes locaux

1) Au sens et en vertu des limites du paragraphe 2 de l'article 13 du décret législatif du 2 janvier 1997, no 9, les statuts des communes, de la province, et des autres organismes locaux doués d'une autonomie statutaire peuvent se prévaloir des dispositions de la présente loi.

2) [abrogé] En particulier, dans les limites du paragraphe 1, le statut peut prévoir :

a) l'emploi écrit et oral du frioulan dans les différents conseils;
b) l'emploi, dans les toponymes officiels, des termes correspondants en frioulan dans toutes les situations dans lesquelles ils sont reconnues opportuns;
c) l'emploi du frioulan dans les autres situations, y compris les rapports de l'Administration avec les citoyens.

Article 12 [abrogé]

Expérimentation pédagogique

Le président de la Junte régionale, sur proposition de l'assesseur à la formation professionnelle peut, par décret approprié, adopter des initiatives dans le champ d'études du frioulan et des traditions culturelles correspondantes ainsi que dans le domaine de l'expérimentation scolaire complémentaire auprès des établissements de formation professionnelle dépendants ou supervisés par la Région.

CHAPITRE II

Graphie unifiée

Article 13

Graphie officielle du frioulan

1) Pour la réalisation de l'objectif prévu au paragraphe 1, alinéa b), de l'article 10, la Région détermine la graphie officielle du frioulan et en promeut la connaissance et l'emploi.

2) Est adoptée comme graphie officielle du frioulan la graphie codifiée, en conformité avec les délibérations du Conseil provincial d'Udine du 15 juillet 1986, dans le texte «La graphie frioulane normalisée» du professeur Xavier Lamuela, édité à Udine en 1987, qui a eu comme ouvrage de référence la graphie de la Société philologique frioulane, avec les modifications indiquées qui suivent :

a) substitution dans le corps d'un mot et au début d'un mot du digramme "ts" par le signe "z";

b) substitution du digramme "cu + voyelle" dans les toponymes et l'onomastique historique, par le digramme "qu + voyelle".

3) [abrogé] L'Observatoire de la langue et de la culture frioulane est l'organisme compétent pour la codification des systèmes de variantes géographiques du frioulan sur la base de la graphie officielle.

Article 14

Emploi de la graphie officielle frioulane

1) [abrogé] La Région, les entités locales et leurs organismes instrumentaux respectifs ne doivent pas soutenir financièrement, pas même indirectement, des cours et des écoles dans lesquelles une graphie différente de celle officielle est enseignée, ainsi que la publication de matériel didactique ou de toute façon susceptible d'usage scolaire employant une graphie différente.

2) [abrogé] Les publications et les documents en frioulan de la Région, des entités locales et des organismes instrumentaux respectifs sont rédigés dans la graphie officielle.

3) [abrogé] Dans le territoire prévu à l'article 5, outre les indications officielles, il est employé sur les panneaux indicateurs les termes correspondants frioulans dans la graphie officielle.

4) Selon les modalités et limites prévues à l'article 1 de la loi régionale du 14 mars 1973, no 20, l'Administration régionale est autorisée à rembourser aux entités locales territoriales et leurs consortiums les frais nécessaires pour l'achat, la mise en œuvre et l'entretien de programmes répondant aux conditions exigées au paragraphe 3.

TITRE II

DES MOYENS DE SAUVEGARDE DU PATRIMOINE LINGUISTIQUE
DE LA RÉGION

CHAPITRE I

Observatoire régional de la langue et de la culture frioulanes

Article 15 (abrogé)

Fondation de l'Observatoire

1) Est fondé l'Observatoire régional de la langue et de la culture frioulanes ayant siège social dans la ville d'Udine.

2) L'Observatoire est l'instrument de la Région, sur la base des directives formulées par l'assesseur régional à l'éducation et à la culture, pour la poursuite des objectifs du titre I. L'observatoire programme et coordonne toutes les initiatives de compétence régionale pour la sauvegarde du frioulan.

3) Auprès du Service pour les langues régionales et minoritaires de la Direction régionale à l'éducation et à la culture, en vertu de l'article 25, il est prévu une unité adjointe au Service, avec des fonctions de secrétariat de l'Observatoire, composée de deux employés régionaux dont l'un avec une qualification professionnelle non inférieure à celle de conseiller et l'autre avec une qualification de dactylo adjoint.

Article 16 [abrogé]

Obligations de l'Observatoire

a) élaborer des études et des enquêtes statistiques sur la situation sociolinguistique du frioulan, en précisant les progrès ou les régressions de son état linguistique et social;

b) prévoir des programmes d'intervention prévus à l'article 18;

c) surveiller l'exécution des programmes, vérifier et évaluer les résultats atteints par ceux-ci;

d) veiller sur les activités de catalogage prévues à l'article 9;

e) traiter, en collaboration avec les structures de l'Université d'études d'Udine ou avec autres établissements, en cas de besoin, des prédispositions à prendre pour les instruments linguistiques et didactiques, y compris la formation des enseignants, en prévision de la loi nationale de sauvegarde;

f) traiter les interventions de soutien et stimuler la production et les demandes culturelles en frioulan au sens de l'article 8;

g) coordonne :

1) les études avancées à caractère linguistique et littéraire sur le frioulan;
2) les recherches destinées à la création de néologismes, au développement des langages techniques et sectoriels, ou à la récupération des expressions existantes, qui favorisent la communication en frioulan dans toutes les situations de la vie moderne;
3) la publication et la diffusion des résultats de ces recherches;
4) l'édition de qualité en frioulan;
5) la traduction en frioulan d'oeuvres écrites dans autres langues;

h) promeut :

1) l'emploi du frioulan dans les moyens de communication de masse;
2) les manifestations et les campagnes de promotion pour l'emploi du frioulan;

i) propose à l'Administration régionale toute initiative législative ou administrative ultérieure utile à la poursuite des objectifs du Titre I.

2) L'Observatoire dirige aussi le processus pour la graphie unifiée, prévu au chapitre II du Titre I de la présente loi. En particulier, l'Observatoire favorise la production de dictionnaires et de tout autre moyen apte à diffuser et faciliter l'emploie de la graphie officielle.

3) L'Observatoire propose la reconnaissance de la spéciale fonction de service culturel aux organismes et institutions prévue au paragraphe 2 de l'article 8, alinéa b).

Article 17 [abrogé]

Modalités de fonctionnement de l'Observatoire)

1) L'Observatoire met en œuvre les tâches prévues à l'article 16 au moyen:

a) d'activités dirigées;
b) d'accords avec des institutions culturelles et scientifiques;
c) d'attributions de bourses d'études aux diplômés ou aux étudiants en fin d'études dans les disciplines relatives aux objectifs de la présente loi;
d) de contrats de collaboration avec des chercheurs et des spécialistes d'une durée inférieure à une année;
e) de subventions à des institutions publiques et privées;
f) des contributions à des journaux, maisons d'édition, radios et télévisions privées.

1 bis)

Avec une réglementation régionale appropriée, le Comité scientifique de l'Observatoire s'occupe de réglementer les modalités de fonctionnement de l'Observatoire et l'expédition des réalisations administratives relevant de la compétence de la Direction régionale de l'éducation et de la culture, afin de mettre à exécution les décisions prises par le même Observatoire pour la réalisation des tâches et le déroulement des activités prévus au paragraphe 1.

1 ter)

Au président du Comité scientifique de l'Observatoire régional de la langue et de la culture frioulanes reviennent les attributions des dirigeants de service, tel qu'il est prévu au paragraphe 1, alinéa a) de l'article 51 de la loi régionale du 27 mars 1996, no 18; le président conclut les contrats et les accords prévus au paragraphe 1. 

Article 18

Programmes d'intervention

1) Pour la poursuite des objectifs de la présente loi, la Direction régionale de l'éducation et de la culture approuve annuellement, sur proposition de l'Observatoire, un programme triennal d'intervention auprès des administrations provinciales de Gorizia, de Pordenone et d'Udine, qui se prononcent avant le délai de 30 jours à partir de la réception du document; le temps écoulé, il est fait abstraction dudit avis. Chaque année, il faut procéder à une mise à jour du programme en reconduisant l'extension triennale.

2) Le Programme détermine les différents champs d'intervention et les priorités relatives, et rassemble dans les projets-cible les initiatives en conséquence. Il contient :

a) les orientations générales prévues des zones particulières d'intervention et le projet-cible dans lequel ces orientations s'articulent;
b) l'évaluation de l'impact des initiatives prévues sur le corps et l'état de la langue;
c) la typologie, les modalités de réalisation et les moyens de vérification des résultats de chaque projet-cible;
d) l'importance du financement global et sa répartition pour le projet-cible, pour une année de financement;
e) les critères et les modalités de coordination des interventions prévues avec ceux des autres organismes et institutions publiques et privées;
f) les critères d'admissibilité des dépenses relatives aux activités pour lesquelles un financement régional est demandé.

3) L'Observatoire vérifie la compatibilité des programmes annuels prévus au paragraphe 3 de l'article 8 avec le Programme d'intervention triennal et peut présenter des observations sur ces mêmes programmes.

Article 19

Interventions admissibles à financement

1) Sur la de base des programmes d'intervention triennaux prévus dans la présente loi, l'Administration régionale est autorisée à accorder des contributions financières aux personnes morales agissant dans les secteurs de la culture et des langues, tel qu'il est mentionné au paragraphe 1 de l'article 8;

2) Ces contributions sont financées par des activités destinées à être poursuivies sur la base d'orientations précises dans une programmation active, dans les domaines suivants :

a) dans le domaine des études et des recherches :

enquêtes sur les conditions linguistiques de la langue frioulane dans les divers milieux du territoire régional, de la recherche, de la collecte, du catalogage et de recueils de témoignages et de documents historiques, d'archives, ethnologiques, folkloriques, de collections et d'oeuvres de répertoires linguistiques frioulans, de rédaction et de publication d'atlas, de cartes et autres documents des secteurs historiques, culturels et linguistiques; organisation de séminaires, de conférences et de réunions scientifiques et culturelles; activités de recherche, d'expérimentation et de documentation sur des problèmes concernant l'histoire, l'économie, la société, les traditions et le patrimoine culturel, artistique et linguistique frioulan, attribution de bourses d'études ou de recherche; mise en place de cours d'enseignement universitaires;

b) dans le domaine de la presse, de l'édition, des productions audiovisuelles et des moyens de communication sociale :

impression de journaux et de périodiques en frioulan, ententes à développer et diffuser sur la connaissance de l'histoire, de la langue, de la culture et des traditions frioulanes; publications d'oeuvres et de vulgarisation scientifique concernant la culture et la langue frioulane, activités d'information et de publicité grâce aux moyens de communication sociale; réalisation d'émissions de radiotélévision, production d'oeuvres et d'initiatives cinématographiques et audiovisuelles en frioulan ou bien concernant l'histoire et la culture frioulanes;

c) dans le domaine scolaire :

cours d'information et de mise à jour, prix littéraires même au niveau international et à toute autre initiative apte à promouvoir le développement et la diffusion du frioulan, études et recherches dans le domaine scolaire ou auprès des communautés immigrantes, sur la réalité historique, culturelle, linguistique et les traditions frioulanes, même au moyen de matériel scolaire, de concours entre les élèves et les autres activités parascolaires destinées à la connaissance de l'histoire, de la culture, de la langue et des traditions frioulanes;

d) dans le domaine du spectacle :

découverte et traduction de textes de théâtre en frioulan, prix cinématographiques même au niveau international et toute autre initiative apte à promouvoir le développement et la diffusion du frioulan, compilation et publication de monographies, d'essais, de cahiers et de fascicules relatifs aux expressions théâtrales en frioulan et à l'histoire des celles-ci; recherche, enregistrement et publication des textes musicaux populaires; préparation et organisation de récitals, de spectacles et de concerts de compagnies théâtrales, de groupes folkloriques, de chorales et d'ensembles musicaux œuvrant pour la connaissance, la diffusion et l'innovation du patrimoine théâtral et musical frioulan;

e) dans le domaine de la toponymie :

collecte et étude des toponymes en frioulan et publications scientifiques concernées, même afin de mettre en évidence, par des indications appropriées, la toponymie d'origine.

Article 20 [abrogé]

Organismes de l'Observatoire

Le Comité scientifique et son président sont des organismes de l'Observatoire.

Article 21
[abrogé]

Comité scientifique

1) Le Comité scientifique de l'Observatoire est composé :

a) de deux experts désignés par l'Université d'Udine;
b) d'un expert désigné par l'Université de Trieste;
c) d'un expert désigné par la Société philologique frioulane;
d) de trois experts désignés par les administrations provinciales de Gorizia, de Pordenone et d'Udine;
e) de deux experts désignés par l'Administration régionale.

2) Les personnes désignées aux alinéas d) et e) du paragraphe 1 doivent être être annoncées par un avis public inséré avec évidence dans au moins un quotidien local, invitant les intéressés à faire parvenir à l'Administration concernée leur curriculum vitae et les autres titres qu'ils estiment pertinents pour prouver leur expérience effective dans le domaine de la langue frioulane.

3) Aux séances du Comité, participent avec un vote consultatif :

a) le directeur du Service pour les langues régionales et minoritaires;
b) les membres du personnel scientifique prévu à l'article 23 s'il est constitué.

3 bis)

Un fonctionnaire du Service pour les langues régionales et minoritaires agit comme secrétaire du Comité

4) Le Comité :

a) établit les bases scientifiques pour la définition de la politique linguistique de l'Observatoire sur la base des directives de l'assesseur compétent et en tenant compte des propositions et instances qui proviennent du monde culturel;
b) collabore à la réalisation des programmes d'intervention et vérifie de leurs réalisations et leurs résultats;
c) s'acquitte des autres fonctions qui lui sont attribuées de la présente loi.

5) Le Comité est institué par décret du président de la Junte régionale, après délibération conforme de cette commission, sur proposition de l'assesseur régional à l'éducation et à la culture; la durée du mandat est de cinq années et ses membres peuvent être reconfirmés dans leur fonction.

6) Aux membres du Comité un jeton de présence équivalant à 100 000 lires leur sert de participation pour chaque séance. À ceux qui résident dans une commune différente de celle où siège le Comité, il revient un remboursement des dépenses selon les mesures prévues par la loi régionale 53/1981 ainsi que ses modification et intégrations ultérieures.

Article 22
[abrogé]

Président du Comité scientifique

1) Le Comité scientifique élit le président en son sein.

2) Le président coordonne toutes les activités scientifiques de l'Observatoire et s'occupe de la réalisation des délibérations du Comité scientifique en se servant du support du Service pour les langues régionales et minoritaires.

3) Au président du Comité il revient mensuellement une indemnité de fonction égale à deux millions de lires brutes, en plus du remboursement des dépenses prévu au paragraphe 6 de l'article 21.

Article 23
[abrogé]

Personnel scientifique

1) Pour des exigences particulières, le Comité scientifique peut confier des postes d'une durée inférieure à quatre années, et pas plus de deux experts qualifiés pour des fonctions de personnel scientifique de l'Observatoire.

2) Au susdit personnel, il est attribué à l'Observatoire une bourse d'études avec les fonds prévus pour ses activités institutionnelles.

3) Pour des recherches particulières conclues et déterminées par le Comité scientifique en collaboration avec des structures de l'Université d'Udine, tel qu'il est prévu à l'article 6, des bourses peuvent être assignées aux diplômés et doivent être gérées par l'Université d'Udine. Les bourses d'études, renouvelables, ne peuvent pas dans l'ensemble avoir une durée supérieure à trois années. L'allocation est rapportée à celle prévue annuellement par la réglementation en vigueur pour ceux qui sont inscrits au doctorat en recherche.

CHAPITRE II

Modifications à la loi régionale du 1er mars 1988, no 7 : institutionnalisation du Service pour les langues régionales et minoritaires

Article 24 [abrogé]

Modifications à l'article 156 de la loi régionale 7/1988

1) Au paragraphe 1 de l'article 156 de la loi régionale 7/1988, tel que déjà modifié à l'article 1 de la loi régionale du 22 octobre 1988, no 61, il est ajouté l'alinéa suivant : d bis) pourvoit à la programmation, la coordination, à la réalisation et vérifie les interventions pour la sauvegarde et la valorisation des langues régionales et minoritaires.

2) À l'article 156 de la loi régionale 7/1988, après le paragraphe 1, il est ajouté le paragraphe suivant : "1 bis. Pour l'exercice des attributions prévues à l'alinéa d bis) de l'article 1, la Direction régionale se sert du même Observatoire régional de la langue et de la culture frioulanes.".

Article 25
[abrogé]

Modification de l'article 157 de la loi régionale 7/1988

Au paragraphe 1 de l'article 157 de la loi régionale 7/1988, après l'alinéa c), est joutée l'alinéa suivant: "c bis) Services pour les langues régionales et minoritaires.".

Article 26
[abrogé]

Intégration à la loi régionale 7/1988

1) Après l'article 160 de la loi régionale 7/1988, il est ajouté l'article suivant: "Art. 160 bis 1. Le Service pour les langues régionales et minoritaires :

a) organise et prend des initiatives pour favoriser la sauvegarde et la valorisation des langues régionales et minoritaires au moyen du support relatif aux activités théâtrales, musicales, audiovisuelles et à d'autres activités de promotion culturelle dans les domaines artistique et littéraire, les bibliothèques et les archives ainsi que les loisirs;

b) prévoit, dans le respect des compétences de l'État, aux interventions de soutien dans les domaines de l'éducation et, à cette fin, entretient des rapports avec les institutions fonctionnant en Frioul-Vénétie Julienne;

c) vérifie les résultats des actions destinées à la valorisation et la sauvegarde des langues régionales et minoritaires.".

CHAPITRE III

 Étude de la langue et de la culture frioulanes
dans les écoles obligatoires

Article 27 [abrogé]

Enseignement scolaire du frioulan

1)
L'Administration régionale est autorisée à financer les dépenses encourues par les écoles obligatoires et les écoles maternelles, ayant leur siège dans le territoire régional, au sujet des projets résultant des objectifs de la présente loi, pour le déroulement des cours complémentaires sur la langue et la culture frioulanes, dans les limites prévues dans les programmes d'intervention triennaux. Parmi les dépenses admissibles, il est reconnu celles concernant les allocations versées au personnel enseignant.

2) L'Administration régionale est aussi autorisée à financer, dans les limites et les objectifs prévus dans la présente loi, les dépenses encourues par l'Organisme Frioul dans le monde ou toute autre association disposant d'une organisation adéquate pour dispenser des cours de frioulan auprès des communautés immigrantes.

Article 28
[abrogé]

Modalités et délais pour l'octroi des contributions

1) Pour les délais concernant les contributions prévues au paragraphe 1 de l'article 27, le représentant juridique de l'école doit présenter avant le 15 novembre de l'année à la Direction régionale de l'éducation et de la culture une demande appropriée accompagnée, sous peine de non-admissibilité, d'un programme détaillé des activités pédagogiques complémentaires, approuvé de façon régulière par les organismes scolaires compétents et accompagné d'une évaluation des dépenses.

2) Aux écoles admissibles aux contributions il est affecté, conjointement à la mesure des octrois, une avance égale à 60 % des contributions attribuées. Les 40 % qui restent sont distribués sur réception du bilan à réaliser avant le délai fixé selon le décret de l'octroi.

3) L'absence de bilan avant le délai implique la révocation de la subvention accordée ainsi que la restitution de l'avance.

TITRE III

DISPOSITIONS TRANSITOIRES, FINANCIÈRES ET FINALITÉS

Article 29

Programmes télévisés en frioulan

1) L'Administration régionale est autorisée à prévoir un accord avec la Radiotélévision italienne (RAI) pour la réalisation de programmes télévisés en frioulan à insérer dans la programmation d'un réseau régional.

2) L'Administration régionale est aussi autorisée à prévoir des conventions avec des stations émettrices de radio ou de télévision privées pour la réalisation de programmes radiophoniques ou télévisés en frioulan.

Article 30

Dispositions transitoire

[...]

Article 31

Dispositions financières

[...]

Article 32

Abrogation et modification des règles

1) Sont abrogées les lois régionales du 7 février 1992, no 6, du 8 juin 1993, no 36, et du 22 juin 1993, no 48.

2) Dans la rubrique tu Titre VI de la loi régionale 68/1981, sont abrogées les mots «de la langue et de la culture frioulanes et» et le mot «autres».

3) Dans le premier paragraphe de l'article 25 de la loi régionale 68/1981, sont abrogés les mots «de la langue et de la culture frioulanes et» et le mot «autres».

4) Est abrogé le troisième paragraphe de l'article 26 de la loi régionale 68/1981.

5) Les paragraphes 2 et 3 de l'article 14 de la loi régionale du 9 mars 1988, no 10, sont remplacés par le suivant:

"2. Selon les fins du paragraphe 1, pour les langues et les cultures locales différentes du frioulan, et des personnes présentes sur le territoire dans plus d'une province, des programmes peuvent être prévus, même sous forme d'association, de la part des administrations provinciales intéressées.".

Article 33

Publication

Exception faite de la procédure ordinaire de publication prévue au Statut d'autonomie, le texte en frioulan de la présente loi sera publié dans le Bulletin officiel de la Région, quinze jours avant la promulgation du décret mentionné au paragraphe 3 de l'article 13.

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