Frioul-Vénétie Julienne

Loi régionale du 18 décembre 2007, n° 29

Normes pour la protection, la valorisation
et la promotion de la langue frioulane

La Loi régionale n° 29 du 18 décembre 2007 porte sur la sauvegarde et la promotion de la langue et de la culture frioulanes, et l'institutionnalisation de services pour les langues régionales et minoritaires. Cette loi remplace en grande partie la Loi régionale n° 15 du 22 mars 1996. La traduction de l'italien est de Jacques Leclerc; la version française n'a donc qu'une valeur informative.

Chapitre I : Dispositions générales
Chapitre II : Emploi public du frioulan
Chapitre III :
Mesures dans le domaine de l'éducation
Chapitre IV :
Mesures dans le domaine des médias
Chapitre V : Mesures en faveur des organismes associatifs
Chapitre VI : Programmation
Chapitre VII : Réalisation et vérification
Chapitre VIII : Dispositions transitoires et finales

Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29

Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana


BOLLETTINO UFFICIALE REGIONALE 27/12/2007, N. 052

Capo I

Disposizioni generali

Articolo 1

Finalita

1) In attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e dell'articolo 3 della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 (Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia), la Regione tutela, valorizza e promuove l'uso della lingua friulana , nelle sue diverse espressioni, lingua propria del Friuli e parte del patrimonio storico, culturale e umano della comunita' regionale. La Regione promuove la ricerca storica ed esercita una politica attiva di conservazione e sviluppo della cultura e delle tradizioni, quali componenti essenziali dell'identita' della comunita' friulana .

2) Con la presente legge la Regione promuove e sostiene le iniziative pubbliche e private finalizzate a mantenere e incrementare l'uso della lingua friulana  nel territorio di riferimento.

3) La presente legge e' finalizzata ad ampliare l'uso della lingua friulana  nel territorio di riferimento, nel rispetto della libera scelta di ciascun cittadino. I servizi in lingua friulana  che gli enti pubblici e i concessionari dei pubblici servizi assicurano sono opportunita' per i cittadini che vi aderiscono in base alla propria libera scelta.

4) La Regione, nell'ambito delle competenze statutarie, promuove e incentiva, altresi', la conoscenza e l'uso della lingua friulana  presso le comunita' dei corregionali in Italia e nel mondo.

5) La presente legge, unitamente alle disposizioni emanate a tutela delle minoranze linguistiche slovena e germanofona, attua le politiche della Regione a favore delle diversita' linguistiche e culturali.

Articolo 2

Principi

1) Con la presente legge la Regione concorre nell'ambito delle proprie competenze all'attuazione dei principi espressi:

a) dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, adottata dall'Assemblea generale delle Nazione Unite il 10 dicembre 1948;

b) dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali, ratificata con la legge 4 agosto 1955, n. 848 (Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali firmata a Roma il 4 novembre 1950 e del Protocollo addizionale alla Convenzione stessa, firmato a Parigi il 20 marzo 1952);

c) dallo Strumento dell'Iniziativa Centro Europea per la tutela dei diritti di protezione delle minoranze, sottoscritto a Budapest il 15 novembre 1994;

d) dai documenti dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) sottoscritti dall'Italia in materia di tutela delle lingue;

e) dalla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, adottata a Strasburgo il 5 novembre 1992;

f) dall'articolo 3 del Trattato costituzionale dell'Unione Europea, firmato a Roma il 29 ottobre 2004, ratificato ai sensi della legge 7 aprile 2005, n. 57.

2) La presente legge attua i principi della legislazione statale in materia, e in particolare della legge 15 dicembre 1999, n. 482 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche), e del decreto legislativo 12 settembre 2002, n. 223 (Norme di attuazione dello Statuto speciale della regione Friuli Venezia Giulia per il trasferimento di funzioni in materia di tutela della lingua e della cultura delle minoranze linguistiche storiche nella regione), tenuto conto dei principi e disposizioni della legge regionale 22 marzo 1996, n. 15 (Norme per la tutela e la promozione della lingua e della cultura friulane e istituzione del servizio per le lingue regionali e minoritarie).

Articolo 3

Territorio di applicazione

1) Le disposizioni della presente legge si applicano nel territorio di insediamento del gruppo linguistico friulano delimitato ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 15/1996.

2) Quando la minoranza linguistica friulana  e' distribuita su territori provinciali diversi puo' costituire organismi di coordinamento e di proposta che gli enti locali interessati hanno facolta' di riconoscere.

3) Particolari iniziative per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio linguistico friulano possono essere sostenute dalla Regione anche in aree escluse dal territorio di cui al comma 1.

4) La Regione puo' stipulare intese con la Regione Veneto allo scopo di sostenere la lingua friulana  nelle aree friulanofone in essa presenti.

Articolo 4

Rapporti con le altre comunita' linguistiche

1) La Regione promuove e sostiene iniziative di collaborazione tra le istituzioni friulane e quelle delle comunita' ladine del Veneto e del Trentino-Alto Adige/Südtirol, nonche' della comunita' romancia del Cantone dei Grigioni della Federazione elvetica in particolare nei settori della linguistica, dell'istruzione, della formazione e dei mezzi di informazione.

2) La Regione promuove, altresi', rapporti di collaborazione tra le minoranze linguistiche slovena, friulana  e germanofona presenti sul territorio regionale e tra le loro istituzioni e sostiene progetti comuni che valorizzano le diversita' linguistiche e culturali.

Articolo 5

Uso della grafia ufficiale di lingua friulana

1) E' assunta come grafia ufficiale della lingua friulana  quella definita ai sensi dell'articolo 13 della legge regionale 15/1996.

2) La grafia della lingua friulana  puo' essere modificata con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell'ARLeF - Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane (ARLeF - Agenzia regionale per la lingua friulana ), d'intesa con le Universita' di Udine e di Trieste.

3) La Regione promuove e sostiene l'uso della grafia ufficiale della lingua friulana , nelle sue diverse espressioni, nella concessione dei contributi e finanziamenti previsti in applicazione della presente legge, anche se non specificato nei relativi bandi. L'uso di varianti locali nei testi scritti non costituisce causa di esclusione da finanziamenti e contributi pubblici.

4) Gli atti e documenti in lingua friulana  della Regione, degli enti locali e loro enti strumentali e concessionari di pubblici servizi sono redatti nella grafia ufficiale.

Loi régionale du 18 décembre 2007, n° 29

Normes pour la protection, la valorisation
et la promotion de la langue frioulane

BULLETIN OFFICIEL RÉGIONAL 27/12/2007, N° 52

Chapitre I

Dispositions générales

Article 1er

But

1) En conformité avec l'article 6 de la Constitution et de l'article 3 de la Loi constitutionnelle du 31 janvier 1963, n° 1 (Statut spécial de la Région du Frioul-Vénétie Julienne, la Région protège, valorise et promeut l'emploi de la langue frioulane dans ses différentes expressions, comme langue propre des Frioulans et partie du patrimoine historique, culturel et humain de la communauté régionale. La Région promeut la recherche historique et exerce une politique active de préservation et de développement de la culture et des traditions, lesquelles sont des composantes essentiels de l'identité de la communauté frioulane.

2) Par la présente loi la Région promeut et soutient les initiatives publiques et privées destinées à maintenir et à développer l'emploi de la langue frioulane dans le territoire de référence.

3) La présente loi est destinée à augmenter l'emploi de la langue frioulane dans le territoire de référence, dans le respect du libre choix de chaque citadin. Les services en frioulan que les organismes publics et les fournisseurs de services publics assurent sont des occasions pour les citoyens qui y adhèrent sur la base du libre choix.

4) La Région, dans le domaine de ses compétences statutaires, promeut et encourage aussi la connaissance et l'emploi de la langue frioulane auprès des communautés co-régionales en Italie et dans le monde.

5) La présente loi, en conformité avec les dispositions prévues sur la protection des minorités linguistiques slovène et germanophone, actualise les politiques de la Région en faveur de la diversité linguistique et culturelle.

Article 2

Principes

1) Par la présente loi la Région contribue dans le domaine de ses compétences à la réalisation des principes exprimés :

a) dans la Déclaration universelle des droits de l'homme adoptée par l'Assemblée générale des Nations unies, le 10 décembre 1948;

b) dans la Convention de sauvegarde des droits de l'homme et des libertés fondamentales, ratifiée par la loi du 4 août 1955, n° 848 (ratifiée et en conformité avec la Convention de sauvegarde des droits de l'homme et des libertés fondamentales, signée à Rome le 4 novembre 1950, et par le Protocole additionnel à la Convention même, signé à Paris le 20 mars 1952);

c) dans l'Instrument d'initiative centre-européenne pour la protection des droits des minorités, signé à Budapest le 15 novembre 1994;

d) dans les documents de l'Organisation pour la coopération et la sécurité en Europe (OSCE) soussignés par l'Italie en matière de protection linguistique;

e) dans la Charte européenne des langues régionales ou minoritaires, adoptée à Strasbourg le 5 novembre 1992 ;

f) dans l'article 3 du Traité constitutionnel de l'Union européenne, signé à Rome le 29 octobre 2004, ratifié aux sens de la loi du 7 avril 2005, n° 57.

2) La présente loi actualise les principes de la législation nationale en la matière et en particulier la loi du 15 décembre 1999, n° 482 (Règles en matière de protection des minorités linguistiques historiques) et du décret législatif du 12 septembre 2002, n° 223 (Règles de réalisation du Statut spécial de la région du Frioul-Vénétie Julienne pour le transfert des fonctions en matière de protection linguistique et culturelle des minorités linguistiques historiques dans la région), compte tenu des principes et des dispositions de la loi régionale du 22 mars 1996, n° 15 (Règles pour la protection et la promotion de la langue et de la culture frioulanes et l'institutionnalisation des services pour les langues régionales et minoritaires).

Article 3

Territoire d'application

1) Les dispositions de la présente loi s'appliquent dans le territoire d'implantation du groupe linguistique frioulan délimité aux sens de l'article 5 de la loi régionale n° 15/1996.

2) Lorsque la minorité linguistique frioulane est implantée dans des territoires provinciaux différents, elle peut constituer des organismes de coordination et de recommandation que les organismes locaux concernés ont le pouvoir de reconnaître.

3) Les initiatives particulières pour la connaissance et la valorisation du patrimoine linguistique frioulan peuvent être soutenues par la Région, même dans les zones exclues du territoire tel qu'il est prévu au paragraphe 1.

4) La Région peut conclure des accords avec la Région de Vénétie pour soutenir le frioulan dans les zones où sont présents les frioulanophones.

Article 4

Relations avec les autres communautés linguistiques

1) La Région promeut et soutient les initiatives de collaboration entre les institutions frioulanes et les communautés ladines de la Vénétie et du Trentin-Haut-Adige/Südtirol, ainsi qu'avec la communauté romanche du canton des Grisons de la Fédération suisse en particulier dans les domaines de la linguistique, de l'éducation, de la formation et des moyens d'information.

2) La Région promeut aussi des actions de collaboration entre les minorités linguistiques slovène, frioulane et germanophone présentes sur le territoire régional et entre leurs institutions, et soutient les projets communs qui valorisent le diversité linguistique et culturelle.

Article 5

Emploi de la graphie officielle du frioulan

1) Il est reconnu comme graphie officielle de la langue frioulane celle définie aux sens de l'article 13 de la loi régionale 15/1996.

2) La graphie de la langue frioulane peut être modifié par décret du président de la Région, sur proposition de l'ARLEF - l'Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane (ARLF - Agence régionale pour la langue frioulane), en accord avec l'Université d'Udine et de Trieste.

3) La Région promeut et soutient l'emploi de la graphie officielle de la langue frioulane dans ses différentes expressions, dans l'octroi des contributions et financements prévus en application de la présente loi, même si ce n'est pas précisé dans les avis prévus. L'emploi de variantes locales dans les textes écrits ne constitue pas un motif de suppression des financements et des contributions publiques.

4) Les actes et les documents en frioulan de la part de la Région, des organismes, juridictions locales et fournisseurs de services publics doivent être rédigés dans la graphie officielle.

Capo II

Uso pubblico lingua friulana

Articolo 6

Uso pubblico della lingua friulana

1) L'uso della lingua friulana  e' consentito nei rapporti con gli uffici degli enti locali e dei loro enti strumentali operanti nel territorio delimitato ai sensi dell'articolo 3.

2) Nei rapporti con la Regione e i suoi enti strumentali, il diritto di usare la lingua friulana  puo' essere esercitato a prescindere dal territorio in cui i relativi uffici sono insediati.

3) Quando un'istanza e' avviata in lingua friulana  la risposta e' effettuata dagli enti di cui ai commi 1 e 2 anche in tale lingua.

4) Le disposizioni di cui ai commi 1 e 3 si applicano anche ai concessionari di servizi pubblici degli enti indicati ai commi 1 e 2, operanti nel territorio delimitato ai sensi dell'articolo 3.

5) Gli enti di cui al comma 1 assicurano, anche in forma associata, l'esercizio dei diritti di cui ai commi 1 e 3.

6) In nessun caso l'uso della lingua friulana  nei procedimenti amministrativi puo' comportare l'aggravio o il rallentamento degli stessi.

7) Gli enti interessati provvedono all'applicazione progressiva delle disposizioni di cui al presente articolo, secondo i progetti obiettivo annuali, nell'ambito dei piani di politica linguistica di cui all'articolo 27.

Articolo 7

Certificazione linguistica

1) La conoscenza della lingua friulana  e' attestata da una certificazione linguistica rilasciata da soggetti pubblici e privati abilitati.

2) La certificazione linguistica e' aperta a tutti coloro che sono in possesso dei requisiti previsti ai sensi del comma 3.

3) Le modalita', i criteri e i requisiti per conseguire la certificazione linguistica sono definiti, tenuto conto delle proposte dell'ARLeF, con regolamento regionale da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.

4) L'ARLeF promuove l'organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento per conseguire la certificazione linguistica di lingua friulana .

5) L'elenco dei soggetti pubblici e privati abilitati al rilascio della certificazione linguistica e' compilato dalla Regione, su proposta dell'ARLeF, ed e' aggiornato annualmente.

6) Al fine di promuovere il conseguimento della certificazione linguistica da parte del personale del comparto unico regionale, l'ARLeF, di concerto con i singoli enti, promuove l'organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento e ne favorisce la frequenza anche attraverso appositi incentivi al personale.

Articolo 8

Atti e informazioni di carattere generale

1) Gli atti comunicati alla generalita' dei cittadini dai soggetti di cui all'articolo 6, sono redatti, oltre che in italiano, anche in friulano.

2) I soggetti di cui all'articolo 6 effettuano la comunicazione istituzionale e la pubblicita' degli atti destinata al territorio delimitato ai sensi dell'articolo 3 in italiano e in friulano.

3) La presenza della lingua friulana  e' comunque garantita anche nella comunicazione istituzionale e nella pubblicita' degli atti destinata all'intera regione.

4) Il testo e la comunicazione in lingua friulana hanno la stessa evidenza, anche tipografica, di quelli in lingua italiana.

5) Gli enti interessati provvedono all'applicazione progressiva delle disposizioni di cui al presente articolo, secondo i progetti obiettivo annuali, nell'ambito dei piani di politica linguistica di cui all'articolo 27.

Article 9

Organismi elettivi e collegiali

1) Ai sensi dell'articolo 7 della legge 482/1999, nei comuni che rientrano nella delimitazione di cui all'articolo 3, i componenti dei consigli comunali e degli altri organi a struttura collegiale dell'amministrazione stessa hanno diritto di usare, nell'attivita' degli organismi medesimi, la lingua friulana.

2) Il comma 1 trova, altresi', applicazione per i consiglieri regionali, nonche' per i componenti dei consigli delle associazioni intercomunali e delle unioni di Comuni, delle Comunita' montane e delle Province che comprendono Comuni nei quali e' riconosciuta la lingua friulana.

3) Le modalita' per garantire la traduzione a coloro che non comprendono la lingua friulana  sono disciplinate dagli enti di cui ai commi 1 e 2 con disposizioni dei piani di politica linguistica di cui all'articolo 27, nel cui ambito puo' essere prevista la ripetizione degli interventi in lingua italiana ovvero il deposito contestuale dei testi tradotti in forma scritta.

Articolo 10

Cartellonistica in lingua friulana

1) Nel territorio delimitato ai sensi dell'articolo 3, i cartelli, le insegne, i supporti visivi e ogni altra indicazione di pubblica utilita' esposta al pubblico negli immobili sede di uffici e strutture operative dei soggetti di cui all'articolo 6 sono corredati della traduzione in lingua friulana con pari evidenza grafica dell'italiano.

2) I soggetti di cui all'articolo 6 usano la lingua friulana  con pari evidenza grafica dell'italiano anche nelle scritte esterne, nei supporti visivi e nei mezzi di trasporto. Qualora nell'erogazione del servizio di trasporto pubblico siano previsti servizi automatici di comunicazione vocale, questi sono forniti anche in lingua friulana.

3) Nel territorio delimitato ai sensi dell'articolo 3, comma 1, la cartellonistica stradale reca i toponimi anche in lingua friulana, secondo le modalita' previste dall'articolo 11.

4) I soggetti di cui all'articolo 6 si adeguano alle previsioni del presente articolo, secondo i progetti obiettivo annuali, nell'ambito dei piani di politica linguistica di cui all'articolo 27.

Articolo 11

Toponomastica in lingua friulana

1) La denominazione ufficiale in lingua friulana  di comuni, frazioni e localita' e' stabilita dalla Regione, su proposta dell'ARLeF, tenuto conto delle varianti locali, e d'intesa con i Comuni interessati entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.

2) Le deliberazioni della Giunta regionale riguardanti le denominazioni ufficiali in lingua friulana  e ogni altra questione generale concernente i toponimi e gli idronimi in lingua friulana  sono approvate con decreto del Presidente della Regione da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione.

3) Fermo restando quanto previsto dall'articolo 7, primo comma, numero 3), dello Statuto speciale, i soggetti di cui all'articolo 6 utilizzano entro l'area delimitata ai sensi dell'articolo 3, accanto alla denominazione in lingua italiana anche la denominazione in lingua friulana  dei comuni, delle frazioni e delle localita', definita ai sensi del comma 1.

4) La Regione e' autorizzata a stipulare convenzioni con altre amministrazioni pubbliche e con soggetti privati al fine di promuovere l'uso delle denominazioni ufficiali in lingua friulana .

5) Gli enti locali possono stabilire, su conforme delibera dei propri consigli elettivi, di adottare l'uso dei toponimi bilingui o di toponimi nella sola lingua friulana . La denominazione prescelta diviene la denominazione ufficiale a tutti gli effetti.

Chapitre II

Emploi public du frioulan

Article 6

Emploi public du frioulan

1) L'emploi du frioulan est permis dans les communications avec les bureaux des organismes locaux et de ceux placés sous leur juridiction et installés dans le territoire prévu, conformément à l'article 3.

2) Dans les communications avec la Région et les organismes sous sa juridiction, le droit d'employer le frioulan peut être exercé à compter du territoire dans lequel les bureaux concernés sont installés.

3) Lorsqu'une requête est commencée en frioulan, la réponse est donnée par les organismes prévus aux paragraphe 1 et 2 dans cette même langue.

4) Les dispositions prévues aux paragraphes 1 et 3 s'appliquent aussi aux fournisseurs de services publics pour les organismes, mentionnés aux paragraphes 1 et 2, installés dans le territoire délimité au sens de l'article 3.

5) Les organismes prévus au paragraphe 1 assurent, même sous une forme associée, l'exercice des droits prévus aux paragraphes 1 et 3.

6) Dans aucun cas, l'emploi du frioulan dans les procédures administratives ne peut occasionner une augmentation ou un ralentissement de celles-ci.

7) Les organismes concernés pourvoient à l'application progressive des dispositions du présent article, selon l'objectif des projets annuels, dans le domaine des programmes de la politique linguistique, tel qu'il est prévu à l'article 27.

Article 7

Certification linguistique

1) La connaissance du frioulan est attestée au moyen d'une certification linguistique émise par un personnel qualifié, public et privé.

2) La certification linguistique est offerte à tous ceux qui répondent aux qualités prévues au sens du paragraphe 3.

3) Les modalités, les critères et les qualités pour obtenir une certification linguistique sont définis en tenant compte des propositions de l'ARLF avec un règlement régional qui sera émis dans les six mois avant l'entrée en vigueur de la présente loi.

4) L'ARLF promeut l'organisation des cours de formation et de recyclage pour atteindre la certification linguistique de la langue frioulane.

5) La liste du personnel public et privé qualifié pour l'émission de la certification linguistique est compilée par la Région, sur proposition de l'ARLF, et elle est mise à jour chaque année.

6) Dans le but de promouvoir l'obtention de la certification linguistique de la part du personnel d'un département régional particulier, l'ARLF, en collaboration avec les organismes particuliers, encourage l'organisation de cours de formation et de recyclage, et en favorise aussi la fréquence par des incitations spéciales auprès du personnel.

Article 8

Documents et informations à caractère général

1) Les documents communiqués en général aux citoyens de la part du personnel, selon les dispositions prévues à l'article 6, sont rédigés aussi en frioulan en plus de l'italien.

2) Le personnel, selon les dispositions prévues à l'article 6, effectue les communications institutionnelles et la publication des actes destinés au territoire délimité au sens de l'article 3, en italien et en frioulan.

3) La présence du frioulan est de toute façon garantie également dans les communications institutionnelles et dans la publication des documents destinés à la région entière.

4) Le texte et la communication en frioulan doivent avoir la même taille, y compris typographique, que celui ou celle en italien.

5) Les organismes concernés veillent à appliquer progressivement les dispositions du présent article, selon les l'objectif des projets annuels, dans le domaine des programmes de la politique linguistique de l'article 27.

Article 9

Organismes électifs et collectifs

1) Selon l'article 7 de la loi n° 482/1999, dans les communes qui correspondent aux délimitations prévues à l'article 3, les membres des conseils communaux et des autres organismes à structure collective de l'administration ont le droit d'employer le frioulan dans les activités des organismes.

2) Le paragraphe 1 s'applique aussi aux conseillers régionaux, ainsi que pour les membres des conseils des associations intercommunales et des unions de communes, des communes de montagne et des provinces qui comprennent des communes dans lesquelles le frioulan est reconnu.

3) Les modalités pour garantir la traduction à ceux qui ne comprennent pas le frioulan sont réglementées par les organismes mentionnés aux paragraphes 1 et 2 avec les dispositions des programmes de la politique linguistique de l'article 27, dont le cadre des interventions peut être prévu en italien ou bien en déposant conjointement les textes traduits sous forme écrite.

Article 10

Affichage en frioulan

1) Dans le territoire délimité au sens de l'article 3, les panneaux, enseignes, supports visuels et toute autre indication d'utilité publique exposée au public dans les immeubles à bureaux et les structures opérationnelles du personnel, en conformité avec l'article 6, sont accompagnés de la traduction en frioulan avec une taille graphique égale à l'italien.

2) Le personnel, conformément à l'article 6, emploie le frioulan avec un égal traitement graphique que l'italien dans les inscriptions extérieures, dans les supports visuels et dans les moyens de transport. Lorsque, dans l'attribution de services de transport public, des services automatisés de communication orale sont prévus, ceux-ci doivent être dispensés aussi en frioulan.

3) Dans le territoire délimité au sens du paragraphe 1 de l'article 3, la signalisation routière doit rapporter les toponymes aussi bien en frioulan, selon les modalités prévues à l'article 11.

4) Le personnel, conformément à l'article 6, s'adapte aux dispositions du présent article, selon les objectifs des projets annuels, dans le domaine des programmes de la politique linguistique prévue à l'article 27.

Article 11

Toponymes en frioulan

1) La dénomination officielle en frioulan des communes, hameaux et localités et établis dans la Région, sur proposition de l'ARLF, tient compte des variantes locales et, en accord avec les communes concernées, dans un délai de six mois après l'entrée en vigueur de la présente loi.

2) Les délibérations de la Junte régionale concernant les dénominations officielles en frioulan et toute autre question générale sur les toponymes et les hydronymes en frioulan sont approuvées par décret du président de la Région publié dans le Bulletin officiel de la Région.

3) Attendu toutes les dispositions prévues à l'article 7 du Statut spécial, premier paragraphe, alinéa 3, le personnel, conformément à l'article 3, utilise, dans la zone délimitée au sens de l'article 3, la dénomination en italien et également celle en frioulan dans les communes, hameaux et localités, tel qu'il est défini au paragraphe 1.

4) La Région est autorisée à conclure des conventions avec autres administrations publiques et avec du personnel privé afin de promouvoir l'emploi des dénominations officielles en frioulan.

5) Les organismes locaux peuvent établir, après délibération conforme avec les conseils élus, l'adoption d'usage des toponymes bilingues ou des toponymes dans la seule langue frioulane. La dénomination désignée devient la dénomination officielle avec tous ses effets.

Capo III

Interventi nel settore dell'istruzione

Articolo 12

Lingua frioulane ed educazione plurilingue

1) L'apprendimento e l'insegnamento della lingua friulana sono inseriti all'interno di un percorso educativo plurilingue che prevede, accanto alla lingua italiana, la compresenza di lingue minoritarie storiche e lingue straniere. Il percorso educativo plurilingue costituisce parte integrante della formazione a una cittadinanza europea attiva e di valorizzazione della specificita' della Regione.

2) Ai sensi dell'articolo 4, commi 1, 2, 3 e 4, della legge 482/1999, nelle scuole dell'infanzia, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado situate nei Comuni delimitati ai sensi dell'articolo 3, la lingua friulana, e' inserita nel percorso educativo, secondo le modalita' specifiche corrispondenti all'ordine e grado scolastico, tenendo conto dell'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 223/2002.

3) Fatta salva l'autonomia degli istituti scolastici, al momento dell'iscrizione i genitori o chi ne fa le veci, previa adeguata informazione, su richiesta scritta dell'istituzione scolastica, comunicano alla stessa la propria volonta' di non avvalersi dell'insegnamento della lingua friulana. L'opzione espressa e' valida per la durata rispettivamente, della scuola dell'infanzia, di quella primaria e di quella secondaria di primo grado e puo' essere modificata, su richiesta dei genitori o di chi ne fa le veci, all'inizio di ciascun anno scolastico.
 
Articolo 13

Coordinamento inter-istituzionale

1) La Regione collabora con l'Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia al fine di garantire un armonico inserimento della lingua friulana nel sistema scolastico e di coordinare le iniziative di politica linguistica in ambito educativo.

2) La Regione, in collaborazione con le autorita' scolastiche e nel rispetto dell'autonomia scolastica, promuove il coordinamento tra le istituzioni scolastiche, favorisce la costituzione di reti di scuole e l'individuazione di scuole polo sul territorio.

3) La Regione collabora e stipula convenzioni per l'istituzione permanente di percorsi di aggiornamento e formativi abilitanti, comprensivi di azioni per la formazione iniziale e in servizio, per la scuola di specializzazione, per corsi di master e di dottorato di ricerca, per l'insegnamento o l'uso della lingua friulana secondo quanto previsto dall'articolo 6 della legge 482/1999.

4) E' istituita la Commissione permanente per l'insegnamento della lingua friulana, presso la Direzione centrale competente, al fine di assicurare il coordinamento dell'attivita' svolta dalle diverse istituzioni nell'attuazione della presente legge.

5) La Commissione e' nominata con decreto del Presidente della Regione.

Articolo 14

Ambito di applicazione nelle scuole

1) Nel rispetto dell'autonomia scolastica e delle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59), le scuole situate nei Comuni delimitati ai sensi dell'articolo 3 individuano nella programmazione dell'insegnamento della lingua friulana, anche in aderenza alle specificita' del contesto socio-culturale, il modello educativo da applicare.

2) Con regolamento di attuazione emanato, sentito l'Ufficio scolastico regionale, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Regione ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 223/2002 e del decreto del Ministro della pubblica istruzione del 13 giugno 2006, n. 47 (Quota orario dei curricoli riservata alle istituzioni scolastiche), definisce il piano applicativo di sistema con le articolazioni e le specificita' relative ai vari ordini e gradi scolastici indicati all'articolo 12, comma 2. L'insegnamento della lingua friulana e' garantito per almeno un'ora alla settimana per la durata dell'anno scolastico, nell'ambito della quota di flessibilita' dell'autonomia scolastica.

3) Nella programmazione dell'insegnamento della lingua friulana da parte delle istituzioni scolastiche sono comprese le modalita' didattiche che assumono come modello di riferimento il metodo basato sull'apprendimento veicolare integrato delle lingue.

4) Nelle scuole secondarie di secondo grado, e' promossa la programmazione dell'insegnamento della lingua friulana nell'ambito dei progetti di arricchimento dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche.

Articolo 15

Sostegno finanziario alle scuole e verifica

1) Per le finalita' di cui all'articolo 13, comma 2, e dell'articolo 14, la Regione provvede al trasferimento di finanziamenti alle istituzioni scolastiche sulla base del numero delle ore d'insegnamento e di uso curricolare della lingua friulana rilevate e comunicate dall'Ufficio scolastico regionale. I trasferimenti finanziari, gestiti dalle singole istituzioni scolastiche, sono destinati alle spese per i docenti impegnati nell'attuazione della presente legge e per le spese organizzative delle scuole. Tali risorse sono utilizzate nel rispetto delle normative e dei contratti di lavoro vigenti.

2) La Regione sostiene anche finanziariamente le iniziative di cui all'articolo 14, commi 3 e 4.

3) L'ARLeF, sulla base delle esigenze annualmente individuate, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, propone le modalita' di applicazione delle misure di sostegno finanziario previste per le istituzioni scolastiche, valorizzando quelle che applicano i modelli d'insegnamento della lingua frioulane piu' avanzati, all'interno di un quadro plurilingue, secondo lo standard europeo.

4) In collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, l'ARLeF verifica e valuta annualmente, secondo modalita' concordate, lo stato di applicazione dell'insegnamento e dell'uso della lingua friulana nelle istituzioni scolastiche, la ricaduta sulle competenze degli studenti e la risposta delle famiglie.

5) Le singole scuole concorrono alla verifica e valutazione annuale dell'insegnamento e dell'uso della lingua friulana mediante le generali attivita' di verifica e valutazione svolte dalle scuole stesse.

Articolo 16

Materiale didattico

La Regione sostiene la produzione di materiale didattico per l'insegnamento della e nella lingua friulana, nelle sue diverse espressioni, elaborato secondo le linee indicate dall'ARLeF.

Articolo 17

Docenti

1) Ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 223/2002, per definire il quadro delle necessita' di organico nel territorio delimitato ai sensi dell'articolo 3, la Regione collabora con l'Ufficio scolastico regionale al fine di accertare le risorse di personale docente con competenze nella lingua friulana in servizio nelle istituzioni scolastiche della regione, per l'assunzione della dichiarazione di disponibilita' individuale degli insegnanti.

2) La Regione garantisce e sostiene i percorsi di formazione e aggiornamento degli insegnanti di e in lingua friulana mediante convenzioni con le Universita' del territorio regionale.

3) La Regione adotta le misure finanziarie atte a sostenere la formazione all'approccio Content and Language Integrated Learning (CLIL) in lingua friulana, individuando adeguati percorsi formativi con le Universita' competenti, con l'Ufficio scolastico regionale e con le istituzioni scolastiche.

4) Fatto salvo quanto previsto dalla normativa in materia di stato giuridico del personale docente e dal contratto di lavoro del personale, la Regione, d'intesa con le autorita' scolastiche, sentite le organizzazioni sindacali, provvede a istituire un elenco degli insegnanti con competenze riconosciute per l'insegnamento della lingua friulana.

5) Con regolamento regionale da emanare di concerto con l'Ufficio scolastico regionale sono definite le modalita' per l'accesso all'elenco di cui al comma 4 e per l'utilizzo del personale docente iscritto all'elenco medesimo.

Articolo 18

Interventi di promozione

1) La Regione realizza iniziative d'informazione e di sensibilizzazione rivolte alle famiglie per diffondere la conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche del piano d'introduzione della lingua friulana nel sistema scolastico.

2) Secondo le disposizioni della legge 482/1999, la Regione concorre a sostenere le iniziative d'insegnamento della lingua friulana rivolte agli adulti, attivate dall'Universita' di Udine, dalle scuole e da altri soggetti riconosciuti.

3) La Regione promuove corsi e iniziative specifiche dedicate all'insegnamento della lingua friulana per gli immigrati presenti nelle aree delimitate.

4) La Regione puo' sostenere l'insegnamento della lingua friulana anche nelle istituzioni scolastiche presenti nei territori esclusi dalla delimitazione di cui all'articolo 3 comma 1.

5) Forme particolari di promozione, avvicinamento e insegnamento della lingua friulana sono attivate per le popolazioni di origine friulana residenti all'estero.

6) Con regolamento regionale sono disciplinati i requisiti, le modalita' e i criteri per il sostegno finanziario degli interventi previsti dal presente articolo. Il regolamento e' emanato, previo parere della Commissione consiliare competente, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. La Commissione si esprime entro 30 giorni dalla richiesta di parere; decorso tale termine si prescinde dal parere stesso.

Articolo 19

Insegnamento volontario della lingua friulana

1) Al fine di favorire l'apprendimento e l'uso della lingua friulana da parte dei cittadini, la Regione promuove l'attivita' di volontariato per l'insegnamento della lingua friulana.

2) Per le finalita' del comma 1, e' istituito presso l'ARLeF, il registro dei volontari per l'insegnamento della lingua frioulane.

3) Possono essere riconosciuti volontari le persone maggiorenni di madrelingua friulana che dichiarano la propria disponibilita' a effettuare a titolo gratuito, secondo modelli organizzativi e con modalita' operative definite dall'ARLeF, attivita' dirette a diffondere la conoscenza e l'uso della lingua friulana.

Chapitre III

Mesures dans le domaine de l'éducation

Article 12

Langue frioulane et éducation plurilingue

1) L'apprentissage et l'enseignement du frioulan sont insérés à l'intérieur d'une parcours éducatif plurilingue qui prévoit, après la langue italienne, la compréhension des langues minoritaires historiques et des langues étrangères. Le parcours éducatif plurilingue constitue une partie intégrante de la formation à une citoyenneté européenne active et à la valorisation de la spécificité de la Région.

2) Selon les paragraphes 1, 2, 3 et 4 de l'article 4 de la loi n° 482/1999, dans les écoles maternelles, primaires et secondaires du premier cycle situées dans les communes délimitées au sens de l'article 3, la langue frioulane est insérée dans la parcours éducatif d'après des modalités spécifiques correspondant aux niveaux et degrés scolaires, en tenant compte du paragraphe 2 de l'article 1 du décret législatif 223/2002.

3) Dans le respect de l'autonomie des établissements scolaires, au moment de l'inscription, les parents ou ceux qui en tiennent lieu, après une information adéquate et sur demande écrite de l'établissement scolaire, communiquent à ce dernier leur volonté de ne pas recourir à l'enseignement en frioulan. Le choix exprimé est valable pour la durée respective de l'école maternelle, du primaire et du secondaire du premier cycle et ce choix peut être modifié, sur demande des parents ou de ceux qui en tiennent lieu, au début de chaque année scolaire.

Article 13

Coordination inter-institutionnelle

1) La Région collabore avec le Bureau scolaire régional pour le Frioul-Vénétie Julienne afin de garantir une insertion harmonieuse de la langue frioulane dans le système scolaire et de coordonner les initiatives de politique linguistique dans le domaine de l'éducation.

2) La Région, en collaboration avec les autorités scolaires, et dans le respect de l'autonomie scolaire, promeut la coordination entre les établissements scolaires, favorise la constitution de réseaux d'écoles et la détermination d'écoles pôles sur le territoire.

3) La Région collabore et conclut des conventions pour l'institution permanente de parcours mis à jour et formés de professionnels, y compris les actions pour la formation initiale et de service, pour l'école de spécialisation, les cours de recherche de maîtrise et de doctorat, l'enseignement ou l'emploi du frioulan, selon les dispositions prévues à l'article 6 de la loi 482/1999.

4) La Commission permanente pour l'enseignement de la langue frioulane est instituée auprès de la direction centrale compétente afin d'assurer la coordination des activités mises en œuvre dans les différents établissements pour respecter la présente loi.

5) La Commission est désignée par décret du président de la Région.

Article 14

Domaine d'application dans les écoles

1) Dans le respect de l'autonomie scolaire et des dispositions du décret du président de la République du 8 mars 1999, n° 275 (Règlement apportant des normes en matière d'autonomie des établissements scolaires selon l'article 21 de la loi du 15 mars 1997, n° 59), les écoles situées dans les communes délimitées au sens de l'article 3 déterminent la programmation de l'enseignement de la langue frioulane, ainsi que le modèle éducatif à appliquer en relation avec les spécificités du contexte socioculturel.

2) Par règlement de mise en œuvre provenant du Bureau régional de l'éducation, six mois avant l'entrée en vigueur de la présente loi, la Région, au sens du paragraphe 2 de l'article 1 du décret législatif 223/2002 et du décret du ministre de l'Instruction publique du 13 juin 2006, n° 47 (Quota horaire des programmes réservé aux établissements scolaires), définit le programme d'application du système avec les articulations et spécificités relatives aux divers niveaux et degrés scolaires mentionnés au paragraphe 2 de l'article 12. L'enseignement du frioulan est garanti pour au moins une heure par semaine pour la durée de l'année scolaire, dans le cadre de la portion concernant l'autonomie scolaire.

3) Dans le programme d'enseignement du frioulan de la part des établissements scolaires sont comprises les modalités didactiques qui assument comme modèle de référence la méthode basée sur l'apprentissage véhiculaire intégré des langues.

4) Dans les écoles secondaires de second cycle, le programme d'enseignement du frioulan est reconnu dans le domaine des projets d'enrichissement de l'offre formative des établissements scolaires.

Article 15

Soutien financier et vérification pour les écoles

1) Pour les fins du paragraphe 2 de l'article 13 et de l'article 14, la Région pourvoit au transfert de financement aux établissements scolaires sur la base du nombre d'heures d'enseignement et d'emploi relatif au programme de langue frioulane, relevé et communiqué par le Bureau régional de l'éducation. Les transferts financiers, gérés par les établissements scolaires particuliers, sont destinés aux frais pour les professeurs engagés dans la mise en oeuvre de la présente loi et pour les frais d'organisation scolaire. Ces ressources sont utilisées dans le respect de la  réglementation et des contrats de travail en vigueur.

2) La Région soutient financièrement aussi les initiatives prévues aux paragraphes 3 et 4 de l'article 14.

3) L'ARLF, sur la de base des exigences fixées annuellement en collaboration avec le Bureau régional de l'éducation, propose les modalités d'application sur les mesures financières de soutien prévues pour les établissements scolaires en valorisant celles qui appliquent les modèles d'enseignement du frioulan plus avancés, à l'intérieur d'un cadre plurilingue selon les standards européen.

4) En collaboration avec le Bureau régional de l'éducation, l'ARLF vérifie et évalue annuellement, selon les modalités établies, l'état d'application de l'enseignement et de l'emploi du frioulan dans les établissements scolaires, en fonction des compétences des étudiants et des réactions des familles.

5) Les écoles particulières concourent à la vérification et à l'évaluation annuelle de l'enseignement et de l'emploi du frioulan au moyen des activités générales de vérification et d'évaluation qui se déroulent dans ces écoles.

Article 16

Matériel didactique

La Région soutient la production de matériel didactique pour l'enseignement de la langue frioulane, dans ses différentes expressions, élaboré selon les directives indiquées par l'ARLF.

Article 17

Enseignants

1) Selon le paragraphe 2 de l'article 1 du décret législatif 223/2002, pour définir le cadre des besoins du personnel dans le territoire délimité au sens de l'article 3, la Région collabore avec le Bureau régional de l'éducation afin de vérifier les ressources du personnel enseignant en service dans les établissements scolaires de la région, ayant des compétences en frioulan lors de l'embauche dans la déclaration de disponibilité individuelle des enseignants.

2) La Région garantit et soutient les parcours de formation et de recyclage des enseignants en frioulan au moyen de conventions avec l'université du territoire régional.

3) La Région adopte les mesures financières aptes à soutenir la formation dans la formule «Content and Language Integrated Learning» (CLIL) en frioulan, en déterminant les parcours formatifs adaptés avec les universités compétentes, le Bureau régional de l'éducation et les établissements scolaires.

4) À l'exception des dispositions prévues par la réglementation en matière d'état juridique du personnel enseignant et de contrat de travail du personnel, la Région, en accord avec les autorités scolaires et les organisations syndicales, s'assure de créer une liste des enseignants ayant des compétences reconnues pour l'enseignement du frioulan.

5) Par règlement régional à émettre en collaboration avec le Bureau régional de l'éducation des modalités pour l'accès à la liste du paragraphe 4 seront définies ainsi que pour le bénéfice du personnel enseignant inscrit dans cette liste.

Article 18

Mesures de promotion

1) La Région crée des initiatives d'information et de sensibilisation destinées aux familles afin de répandre la connaissance des objectifs et des caractéristiques du programme d'introduction du frioulan dans le système d'éducation.

2) Selon les dispositions de la loi 482/1999, la Région concourt à soutenir les initiatives d'enseignement du frioulan destinées aux adultes, mises en œuvre par l'Université d'Udine, les écoles et d'autres établissements reconnus.

3) La Région promeut les cours et les initiatives spécifiques destinées à l'enseignement du frioulan pour les immigrants présents dans les zones délimitées.

4) La Région peut aussi soutenir l'enseignement du frioulan dans les établissements scolaires présents dans les territoires exclus de la délimitation prévue au paragraphe 1 de l'article 3.

5) Des formes particulières de promotion, de méthode et d'enseignement du frioulan sont mises en œuvre pour les populations d'origine frioulane résidant à l'étranger.

6) Les qualités, modalités et critères pour le soutien financier des interventions prévues au présent article sont réglementés par la Région. . La règlement provient au préalable par la Commission de consultation compétente, six mois avant l'entrée en vigueur de la présente loi. La Commission s'exprime dans un délai de trente jours de la demande d'avis; passé ce délai, l'avis est annulé.

Article 19

Enseignement volontaire du frioulan

1) Afin de favoriser l'apprentissage et l'emploi du frioulan de la part des citoyens, la Région promeut les activités de volontariat pour l'enseignement du frioulan.

2) Pour les fins du paragraphe 1, il est institué auprès de l'ARLF, un registre des volontaires pour l'enseignement du frioulan.

3) Peuvent être reconnues comme volontaires les personnes majeures de langue maternelle frioulane, qui déclarent leur disponibilité à titre gratuit, selon des modèles d'organisation et les modalités opérationnelles définies par l'ARLF, pour diriger les activités afin de répandre les connaissances et l'emploi de la langue frioulane.

Capo IV

Interventi nel settore dei mezzi di comunicazione

Article 20

Radio e televisione

1) La Regione sostiene la produzione di materiali audiovisivi in lingua friulana  allo scopo di darne massima diffusione.

2) Nel settore televisivo, la Regione sostiene la produzione e l'emissione di programmi in lingua friulana , nelle sue diverse espressioni. Il sostegno e' proporzionato alla copertura territoriale e alle modalita' d'inserimento nel palinsesto. I fondi sono impegnati almeno per il 75 per cento per la produzione di cui almeno il 60 per cento e' realizzata da produttori indipendenti.

3) La Regione sostiene le emittenti radiofoniche che trasmettono programmi in lingua friulana. Il sostegno e' proporzionato alla percentuale di programmi trasmessi in lingua friulana e a quelli prodotti in proprio.

4) Nell'ambito delle proprie competenze in ordine al rilascio dei provvedimenti abilitativi, autorizzativi e concessori necessari per l'accesso ai siti previsti dal piano statale di assegnazione delle frequenze e per l'installazione di reti e di impianti per l'emittenza radiotelevisiva, la Regione sostiene e favorisce le emittenti televisive e radiofoniche che utilizzano la lingua friulana in almeno il 25 per cento della propria programmazione.

5) Nei mezzi di comunicazione audiovisivi della Regione e' garantita un'adeguata presenza della lingua friulana.

Articolo 21

Stampa e altre produzioni

1. La Regione incentiva e sostiene le pubblicazioni periodiche scritte interamente o prevalentemente in lingua friulana , nelle sue diverse espressioni. La Regione puo' stipulare, altresi', convenzioni con case editrici di quotidiani e periodici di informazione maggiormente diffusi che garantiscono un'informazione regolare e di qualita' in lingua friulana  utilizzando la grafia ufficiale.

2) La Regione, altresi', sostiene:

a) l'edizione, la distribuzione e la diffusione di libri e pubblicazioni in formato cartaceo, informatico o multimediale interamente o prevalentemente in lingua friulana , nelle sue diverse espressioni;

b) la produzione e la diffusione di opere cinematografiche, teatrali e di musica cantata interamente o prevalentemente in lingua friulana , nelle sue diverse espressioni.

3) Nelle pubblicazioni periodiche della Regione e' garantita un'adeguata presenza della lingua friulana .

Articolo 22

Internet e nuove tecnologie

1) La Regione incentiva e sostiene la presenza della lingua friulana  nell'ambito delle tecnologie informatiche, in particolare su internet, in formato testuale e audiovisivo.

2) Per le finalita' di cui al comma 1, la Regione sostiene con misure adeguate la ricerca, la produzione, la commercializzazione e l'uso di strumenti informatici e tecnologici in lingua friulana  tesi a un uso corretto della lingua.

3) La Regione favorisce, inoltre, l'uso della lingua friulana  nei siti internet degli enti pubblici di cui all'articolo 6 e dei soggetti privati ai quali si riconosca una significativa funzione sociale.

4) Il sostegno regionale e' subordinato all'uso della grafia ufficiale, con evidenza grafica dei testi in lingua friulana non inferiore a quella di eventuali altre lingue presenti nel sito e alla qualita' della produzione, secondo la valutazione e i criteri fissati dall'ARLeF.

Articolo 23

Regolamento per gli interventi nel settore dei mezzi di comunicazione

Con regolamento emanato con decreto del Presidente della Regione, sentita la Commissione consiliare competente, sono definiti criteri e modalita' per l'attuazione degli interventi di sostegno previsti dalle disposizioni del presente Capo.

Chapitre IV

Mesures dans le domaine des médias

Article 20

Radio et télévision

1) La Région soutient la production du matériel audiovisuel en frioulan pour en donner une plus grande diffusion.

2) Dans le domaine de la télévision, la Région soutient la production et l'émission de programmes en frioulan dans ses différentes expressions. Le soutien est en proportion de la couverture territoriale et des modalités d'insertion dans le palimpseste. Les fonds sont engagés pour au moins 75 % dans la production, dont au moins 60 % sont réalisés par des producteurs indépendants.

3) La Région soutient les émetteurs radiophoniques qui transmettent des programmes en frioulan. Le soutien est en proportion du pourcentage des émissions transmises en frioulan et celles produites en propre.

4) Dans le cadre de ses compétences en relation avec les mises à jour des mesures qualifiées, autorisées et accordées nécessaires pour l'accès aux sites prévus du programme d'état d'attribution des fréquences et pour l'installation de réseaux et d'installations pour la diffusion radiotélévisée, la Région soutient et favorise les émetteurs télévisées et radiophoniques qui utilisent le frioulan dans au moins 25 % de leur programmation.

5) Dans les moyens de communication audiovisuels de la Région, il est garanti une présence adéquate de la langue frioulane.

Article 21

Presse et autres productions

1) La Région encourage et soutient les publications périodiques rédigées entièrement ou principalement en frioulan dans ses différentes expressions. La Région peut conclure aussi des conventions avec les maisons de diffusion des quotidiens et des périodiques d'information plus répandus qui garantissent une information régulière et de qualité en frioulan en utilisant la graphie officielle.

2) La Région soutient également:

a) l'édition, la distribution et la diffusion de livres et publications sur support papier, informatique ou multimédia entièrement ou principalement en frioulan dans ses différentes expressions;

b) la production et la diffusion d'oeuvres cinématographiques, théâtrales et musicales chantées entièrement ou principalement en frioulan dans ses différentes expressions.

3) Dans les publications périodiques de la Région, il est garantie une présence adéquate de la langue frioulane.

Article 22

Internet et nouvelles technologies

1) La Région encourage et soutient la présence du frioulan dans le domaine des technologies informatiques, en particulier sur Internet, en format texte et en format audiovisuel.

2) Pour les fins du paragraphe 1, la Région soutient par des mesures adéquates la recherche, la production, la commercialisation et l'emploi de moyens informatiques et technologiques en frioulan destinés à un usage correct de la langue.

3) La Région favorise en outre l'emploi du frioulan dans les sites Internet des organismes publics, en vertu de l'article 6, et des entreprises particulières auxquelles il est reconnu une fonction sociale significative.

4) Le soutien régional est subordonné à l'emploi de la graphie officielle, avec une taille graphique des textes en frioulan non inférieure à celle des autres langues présentes dans le site et avec la même qualité de production, selon l'évaluation et des critères fixés par l'ARLF.

Article 23

Règlement pour les interventions dans le domaine des moyens de communication

Par règlement provenant d'un décret du président de la Région, après avoir entendu la Commission de consultation compétente, des critères et des modalités seront définies pour la réalisation des interventions de soutien prévues dans les dispositions du présent chapitre.

Capo V

Interventi a favore delle realta' associative

Articolo 24

Realta' associative

1) La Regione riconosce una speciale funzione di servizio ai soggetti pubblici e privati che svolgono un'attivita' qualificata e continuativa nel territorio regionale per la promozione e la diffusione della lingua frioulane e che dispongono di strutture stabili e di un'adeguata organizzazione.

2) Per le finalita' di cui al comma 1, la Regione sostiene l'attivita' dei soggetti individuati con deliberazione della Giunta regionale, sentito l'ARLeF, con specifici finanziamenti, di entita' proporzionata all'attivita' di ciascuno, determinati annualmente con norma di legge finanziaria regionale.

3) La Regione riconosce alla Societât Filologjiche Furlane - Societa' Filologica Friulana G.I. Ascoli di Udine - un ruolo di primaria importanza e ne sostiene il perseguimento delle finalita' istituzionali.

Chapitre V

Mesures en faveur des organismes associatifs

Article 24

Organismes associatifs

1) La Région reconnaît une fonction spéciale de service aux organismes publics et privés qui prévoient des activités qualifiées et continuelles dans le territoire de la Région afin de promouvoir et diffuser la langue frioulane et qui disposent de structures stables et d'une organisation adéquate.

2) Pour les fins du paragraphe 1, la Région soutient les activités des organismes établis après délibérations de la Commission régionale et après avoir entendu l'ARLF avec des financements spécifiques en proportion de chacune de ces activités, et déterminés annuellement avec les normes de la législation financière régionale.

3) La Région reconnaît à la Societât Filologjiche Furlane — la Société philologique frioulane G.I. Ascoli d'Udine — un rôle de première importance et elle en soutient la poursuite des finalités institutionnelles.

Capo VI

Programmazione

Articolo 25

Piano generale di politica linguistica

1) Il Piano generale di politica linguistica (PGPL) e' definito di norma ogni cinque anni per il conseguimento dei seguenti obiettivi:

a) garantire ai cittadini di lingua frioulane l'esercizio dei diritti linguistici;

b) promuovere l'uso sociale della lingua friulana e il suo sviluppo come codice linguistico adatto a tutte le situazioni della vita moderna;

c) perseguire una politica linguistica unitaria, mediante il coordinamento delle azioni programmate da altri enti e istituzioni pubbliche e private;

d) stabilire le priorita' degli interventi regionali nel settore dell'istruzione;

e) fissare criteri e priorita' per interventi nel settore dei mezzi di comunicazione e per il sostegno alle realta' associative.

2) Il PGPL e' suddiviso per tipologie di soggetti. Per ogni tipologia sono previste specifiche aree di intervento e, per ognuna di esse, progetti obiettivo alternativi.

3) Il PGPL stabilisce, altresi', le modalita' di valutazione delle iniziative realizzate e gli strumenti di verifica dei risultati raggiunti da ogni soggetto.

4) Il PGPL e' proposto dall'ARLeF ed e' approvato con decreto del Presidente della Regione, sentita la Commissione consiliare competente, ed e' pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Articolo 26

Piano delle priorita' di intervento

1) In base al PGPL e tenendo conto delle disponibilita' di bilancio, la Giunta regionale, su proposta dell'ARLeF, adotta annualmente il Piano delle priorita' di intervento, contenente gli obiettivi da raggiungere nell'anno.

2) Il Piano delle priorita' di intervento stabilisce quali iniziative previste dalla presente legge sono ritenute prioritarie e quante risorse sono destinate a ciascun settore o gruppo di interventi.

3) Il Piano delle priorita' di intervento e' corredato dei relativi bandi e indica le procedure per la presentazione di progetti per i quali viene richiesto il finanziamento.

4) Al fine di garantire la trasparenza, al piano sono allegati anche i criteri di massima per la valutazione di progetti.

Articolo 27

Piani di politica linguistica

1) La Regione, gli enti locali e i concessionari di pubblici servizi approvano ogni cinque anni, un Piano speciale di politica linguistica (PSPL) al fine di stabilire, sulla base del Piano generale di politica linguistica (PGPL), i progetti obiettivo da raggiungere annualmente nell'ambito di ogni area di intervento, con scadenze che in nessun caso potranno superare la durata del piano stesso.

2) La Regione, gli enti locali e i concessionari di pubblici servizi prevedono nei piani speciali di politica linguistica l'adeguamento progressivo dell'organizzazione e delle strutture tecniche per dare attuazione a quanto previsto nel Capo II.

3) L'approvazione e la conforme applicazione dei Piani speciali di politica linguistica costituiscono per gli enti locali e per i concessionari di pubblici servizi condizioni per l'ottenimento dei finanziamenti di cui alla presente legge negli anni successivi.

Chapitre VI

Programmations

Article 25

Plan général de la politique linguistique

1) Le plan général de la politique linguistique (PGPL) est défini en principe de façon quinquennale pour l'obtention des objectifs suivants:

a) garantir aux locuteurs du frioulan l'exercice de droits linguistiques;

b) promouvoir l'usage social du frioulan et de son développement comme code linguistique adapté à toutes les situations de la vie moderne;

c) poursuivre une politique linguistique globale au moyen de la coordination des actions concertées des autres organismes et des institutions publiques et privées;

d) établir les priorités dans les interventions régionales dans le domaine de l'éducation;

e) fixer des critères et des priorités d'intervention dans le domaine des moyens de communication et pour le soutien à l'égard des organismes associatifs.

2) Le PGPL est subdivisé pour une typologie des organismes. Pour chacun d'eux sont prévues des aires d'intervention spécifiques et, pour chaque typologie, des objectifs de projets parallèles.

3) Le PGPL établit aussi les modalités d'évaluation des initiatives réalisées et des moyens de vérification des résultats atteints par chaque organisme.

4) Le PGPL est proposé par l'ARLF et est approuvé par décret du président de la Région, après avoir entendu la Commission de consultation compétente, et il est publié dans Bulletin officiel de la Région.

Article 26

Plan des priorités d'intervention

1) Sur la base du PGPL et en tenant compte des disponibilités du budget, la Commission régionale, sur proposition de l'ARLF, adopte annuellement le Plan des priorités d'intervention, y compris les objectifs à atteindre dans l'année.

2) Le Plan des priorités d'intervention établit quelles initiatives prévues par la présente loi sont retenues comme prioritaires et combien de ressources sont destinées à chaque domaine ou à chaque groupe d'intervention.

3) Le Plan des priorités d'intervention est accompagné des avis relatifs et indique les procédures pour la présentation de projets pour lesquels un financement est demandé.

4) Afin de garantir la transparence, sont aussi annexés au plan les critères de principe pour l'évaluation des projets.

Article 27

Programmes de politique linguistique

1) La Région, les organismes locaux et les fournisseurs de services publics doivent approuver un programme spécial quinquennal de politique linguistique (PSPL) afin d'établir, sur la base du Programme général de politique linguistique (PGPL), les objectifs de projets à atteindre annuellement dans le domaine de chaque aire d'intervention, avec des échéances qui, en aucun cas, pourront dépasser la durée du programme lui-même.

2) La Région, les organismes locaux et les fournisseurs de services publics doivent prévoir dans les programmes spéciaux de politique linguistique l'adaptation progressive de l'organisation et des structures techniques pour mettre en vigueur les dispositions prévues au chapitre II.

3) L'approbation et l'application conforme des programmes spéciaux de politique linguistique constituent pour les organismes locaux et pour les fournisseurs de services publics des conditions pour l'obtention du financements dans les années ultérieures, conformément à la présente loi.

Capo VII

Attuazione e verifica

Articolo 28

ARLeF e Commissione per l'uso sociale della lingua friulana

1) La Regione individua nell'ARLeF - Agjenzie regjonâl pe lenghe frulane (ARLeF - Agenzia regionale per la lingua friulana), l'organismo competente alla definizione degli indirizzi di politica linguistica per la lingua friulana e al coordinamento e alla verifica dell'attuazione degli interventi della presente legge.

2) All'ARLeF compete in particolare:

a) proporre il Piano generale di politica linguistica per la lingua friulana;

b) proporre annualmente le priorita' di intervento, anche tenendo conto delle disponibilita' finanziarie;

c) fornire consulenza per la predisposizione di bandi per l'assegnazione dei contributi finanziari a istituzioni, enti e associazioni impegnate nell'applicazione della presente legge;

d) istituire, anche in collaborazione con altri soggetti, un sistema di certificazione per i fini di cui all'articolo 7 secondo le linee indicate dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue adottato con risoluzione del Consiglio d'Europa del novembre 2001;

e) verificare annualmente l'impatto delle iniziative sostenute sull'uso della lingua friulana.

3) Per la definizione degli indirizzi di politica linguistica, l'ARLeF si avvale della Commissione per l'uso sociale della lingua friulana, nominata con decreto del Presidente della Regione.

4) La Commissione composta da rappresentanti delle categorie economiche e produttive, degli ordini professionali e delle organizzazioni sindacali operanti nel territorio delimitato ai sensi dell'articolo 3, e' istituita presso l'ARLeF con funzioni consultive e di proposta.

Articolo 29

Clausola valutativa

1) La Giunta regionale presenta al Consiglio regionale relazioni annuali sullo stato d'attuazione della presente legge, entro il mese di febbraio dell'anno successivo a quello di riferimento.

2) Le relazioni, anche sulla base delle verifiche effettuate e delle informative prodotte dall'ARLeF, rispondono ai seguenti quesiti:

a) quali sono le scelte adottate dai diversi soggetti nei Piani speciali di politica linguistica rispetto agli obiettivi fissati nel Piano generale e quali gli interventi realizzati, con evidenza degli eventuali scostamenti rispetto a quanto programmato;

b) quali sono le criticita' riscontrate nella programmazione e gestione dei diversi interventi, avuto anche riguardo alle scelte allocative delle risorse disponibili;

c) quale e' lo stato di applicazione dell'insegnamento della lingua friulana nelle istituzioni scolastiche e quali percorsi formativi di livello universitario sono stati attivati per l'abilitazione all'insegnamento del friulano.

3) Ogni cinque anni, prima della presentazione alla competente Commissione consiliare del Piano generale di politica linguistica per il quinquennio successivo, la Giunta presenta al Consiglio un rapporto sui risultati ottenuti in termini di ampliamento dell'uso della lingua friulana. In particolare il rapporto contiene risposte documentate ai seguenti quesiti:

a) in che misura gli interventi realizzati hanno contribuito a rafforzare l'esercizio del diritto all'uso della lingua friulana nel territorio di riferimento rispetto alla situazione antecedente all'entrata in vigore della presente legge, specie nei rapporti con le amministrazione regionale, amministrazioni locali e i concessionari di pubblici servizi;

b) quali sono state le eventuali variazioni alla delimitazione del territorio di insediamento del gruppo linguistico friulano;

c) quale e' stata la risposta data dalle famiglie nella scelta dell'insegnamento della lingua friulana e quale e' la loro opinione circa la ricaduta sulle competenze degli alunni e degli studenti, in particolare riguardo alle iniziative di uso veicolare della lingua friulana per l'apprendimento di altre discipline.

4) Le relazioni e i rapporti sono resi pubblici, unitamente ai documenti del Consiglio che ne concludono l'esame. Gli esiti della valutazione del Consiglio costituiscono riferimento per le scelte del Piano generale di politica linguistica per il quinquennio successivo.

Articolo 30

Conferenza di verifica e di proposta

1) Il Presidente del Consiglio regionale convoca, almeno una volta ogni cinque anni, e comunque non oltre sei mesi prima della scadenza della legislatura, una Conferenza di verifica e di proposta per verificare l'attuazione della presente legge.

2) Sono invitati alla Conferenza i componenti del Consiglio e della Giunta regionale, i rappresentanti degli uffici e servizi regionali interessati all'attuazione della presente legge, i componenti degli organi istituzionali dell'ARLeF, nonche' i rappresentanti degli enti locali, dell'Universita' di Udine, delle istituzioni scolastiche, delle realta' associative riconosciute in base all'articolo 24 e dei mezzi di comunicazione.

3) L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, allargato ai capigruppo, sentito il Presidente dell'ARLeF, stabilisce l'ordine del giorno e le modalita' di svolgimento della Conferenza.

Chapitre VII

Réalisation et vérification

Article 28

ARLF et Commissions pour l'usage social du frioulan

1) La Région engage l'ARLF — Agjenzie regjonâl pe lenghe frulane (ARLF: Agence régionale pour la langue frioulane) —, l'organisme compétent pour la définition des orientations de la politique linguistique pour la langue frioulane et pour la coordination et la vérification de la réalisation des interventions de la présente loi.

2) Il est du ressort de l'ARLF en particulier :

a) de proposer le Plan général de la politique linguistique pour la langue frioulane;

b) de proposer annuellement les priorités d'intervention et de tenir compte aussi des disponibilités financières;

c) de fournir une consultation par l'élaboration des avis en vue de l'attribution des contributions financières aux institutions, organismes et associations engagées dans l'application de la présente loi;

d) instituer, même en collaboration avec d'autres organismes, un système de certification pour les fins de l'article 7 selon les orientations indiquées par le Cadre commun européen de référence pour les langues adopté par une résolution du Conseil de l'Europe de novembre 2001;

e) de vérifier annuellement l'impact des initiatives soutenues sur l'usage de la langue frioulane.

3) Pour la définition des orientations de la politique linguistique, l'ARLF a recours à la Commission pour l'usage social du frioulan, désignée par décret du président de la Région.

4) La Commission, composée de représentants des secteurs de l'économie et de la production, des ordres professionnels et des organisations syndicales intervenant dans le territoire délimité au sens de l'article 3, est instituée auprès de l'ARLF avec des fonctions de consultation et de recommandation.

Article 29

Clause évaluative

1) La Junte régionale présente au Conseil régional un rapport annuel sur l'état des réalisations de la présente loi avant le mois de février de l'année suivant celle en cours.

2) Le rapport, même sur la de base des vérifications effectuées et des informations produites par l'ARLF, répondent aux questions suivantes:

a) quels sont les choix adoptés par les différents organismes dans les plans spéciaux de politique linguistique par rapport aux objectifs fixés dans le plan général et quelles interventions sont réalisées avec évidence par rapport aux écarts éventuels et ce qui a été prévu;

b) quels sont les critères relevés dans la programmation et la gestion des différentes interventions, ainsi en ce concerne les choix allouées par les ressources disponibles;

c) quel est l'état d'application concernant l'enseignement du frioulan dans les établissements scolaires et quels sont les parcours formatifs de niveau universitaire qui ont été mis en oeuvre pour l'aptitude à l'enseignement du frioulan.

3) Chaque cinq ans, avant la présentation à la Commission de consultation compétente du Plan général de politique linguistique pour le quinquennat suivant, la Commission présente au Conseil un rapport sur les résultats obtenus en termes d'amélioration de l'emploi du frioulan. En particulier, le rapport doit contenir des réponses documentées aux questions suivantes:

a) dans quelle mesure les interventions réalisées ont contribué à renforcer l'exercice du droit à l'usage du frioulan dans le territoire de référence par rapport à la situation précédant l'entrée en vigueur de la présente loi, notamment dans les rapports avec l'administration régionale, les administrations locales et les fournisseurs de services publics;

b) quelles ont été les variations éventuelles à la délimitation du territoire d'implantation du groupe linguistique frioulan;

c) quelles ont été les réponses données par les familles dans le choix de l'enseignement du frioulan et quelle est leur opinion à propos des retombées sur les compétences des élèves et des étudiants, en particulier en ce qui concerne les initiatives de l'emploi vernaculaire du frioulan pour l'apprentissage des autres disciplines.

4) Les rapports sont rendus publics, de concert avec les documents du Conseil qui en concluent l'examen. Les résultats de l'évaluation du Conseil constituent une référence pour le choix du Programme général de la politique linguistique pour le quinquennat suivant.

Article 30

Réunion de vérification et de recommandation

1) Le président du Conseil régional convoque, au moins sur une base quinquennale et de toute façon non au-delà de six mois avant l'échéance de la législature, une réunion de vérification et de recommandation pour valider la mise en oeuvre de la présente loi.

2) Sont invités à la réunion des membres du Conseil et de la Junte régionale les représentants des offices et des services régionaux concernés par la mise en oeuvre de la présente loi, les membres des organismes institutionnels de l'ARLF, ainsi que les représentants des organismes locaux, de l'Université d'Udine, des établissements scolaires, des organismes associatifs reconnus sur la base de l'article 24 et des moyens de communication.

3) L'Office de la présidence du Conseil régional, élargi aux responsables de groupe, avec le président de l'ARLF, établit l'ordre du jour et les modalités du déroulement de la réunion.


 

Capo VIII

Norme transitorie e finali

Articolo 31

Norme transitorie

1) Fino alla data di entrata in vigore del regolamento previsto dall'articolo 17, comma 5, le istituzioni scolastiche continuano ad avvalersi per l'insegnamento della lingua frioulane del personale docente individuato secondo le modalita' di cui al comma 1 del medesimo articolo.

2) Ai fini dell'articolo 24, in sede di prima applicazione della presente legge, sono confermati i soggetti attualmente riconosciuti ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 15/1996 e trova applicazione il decreto del Presidente della Regione 13 giugno 2006, n. 0178/Pres. (Regolamento concernente le modalita' per la concessione delle sovvenzioni e i criteri per la ripartizione delle relative risorse destinate a favore degli enti riconosciuti ai sensi dell'articolo 8, comma 2, lettera b) e comma 2 bis della legge regionale 22 marzo 1996, n. 15, recante norme per la tutela e la promozione della lingua e della cultura friulane).

Articolo 32

Norme finali

1) Con decreto del Presidente della Regione, su conforme deliberazione della Giunta regionale, possono essere apportate variazioni alla delimitazione territoriale effettuata ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 15/1996 entro due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

2) Le variazioni sono disposte su conformi deliberazioni dei Consigli comunali dei territori interessati, espressamente motivate con riferimento alla valutazione della consistenza della quota di popolazione parlante la lingua frioulane e dell'incidenza dell'uso della lingua stessa nell'ambito territoriale comunale, approvate con maggioranza superiore ai due terzi dei componenti. La deliberazione consiliare e' posta a base del provvedimento di variazione, salvo nei casi in cui, nel termine indicato al comma 1, pervengano contrarie segnalazioni da parte di almeno il 15 per cento dei cittadini iscritti nelle liste elettorali e residenti nei comuni stessi.

Articolo 33

Abrogazioni

1) Sono abrogate in particolare le seguenti disposizioni della legge regionale 15/1996:

a) articolo 4;
b) articolo 11;
c) comma 2 dell'articolo 11 bis;
d) articolo 12;
e) comma 3 dell'articolo 13;
f) commi 1, 2 e 3 dell'articolo 14;
g) articolo 27;
h) articolo 28.

2) Sono abrogati i commi 78, 79 e 80 dell'articolo 6 della legge regionale 15 febbraio 1999, n. 4 (Legge finanziaria 1999).

3) E' abrogata la lettera c), del comma 66, dell'articolo 6 della legge 26 febbraio 2001, n. 4 (Legge finanziaria 2001).

4) Sono abrogati i commi 2 e 11 dell'articolo 124 della legge regionale 9 novembre 1998, n. 13 (modificativi della legge regionale 15/1996).

5) E' abrogato l'articolo 3 della legge regionale 12 luglio 1999, n. 22 (modificativo dell'articolo 6 della legge regionale 4/1999).

Articolo 34

Norme finanziarie

1) Al finanziamento delle azioni e degli interventi previsti dalla presente legge si provvede ai sensi e sulla base delle disposizioni recate dalla legislazione regionale vigente nelle materie indicate dalla legge stessa, con oneri a carico delle seguenti unita' previsionali di base dello stato di previsione della spesa del bilancio per gli anni 2007-2009 e del bilancio per l'anno 2007 con riferimento ai capitoli del documento tecnico allegato ai bilanci medesimi a fianco di ciascuna indicati: UPB 8.4.300.1.310 - capitoli 417, 5536 e 5543; UPB 8.4.300.1.1901 - capitolo 5567 e capitolo 5572 relativo a fondi statali.

2) Fermo restando quanto indicato al comma 1, con norme di legge finanziaria annuale possono essere disposti interventi specificamente finalizzati all'attuazione di azioni previste dalla presente legge e autorizzati corrispondenti appositi stanziamenti, anche a valere sulle assegnazioni annuali di fondi statali trasferiti alla Regione ai sensi della legge 482/1999 e del decreto legislativo 223/2002.

Chapitre VIII

Dispositions transitoires et finales

Article 31

Dispositions transitoires

1) Jusqu'à la date de l'entrée en vigueur de la réglementation prévue au paragraphe 5 de l'article 17, les établissements scolaires continuent de recourir à l'enseignement du frioulan avec le personnel enseignant selon les modalités prévues au paragraphe 1 du même article.

2) Aux fins de l'article 24, en lieu de première application de la présente loi, sont confirmés les organismes actuellement reconnus au sens de l'article 8 de la loi régionale 15/1996 et trouve application par le décret du président de la Région du 13 juin 2006, n° 0178/Prés. (Règlement concernant les modalités pour l'attribution des subventions et les critères pour la répartition des ressources relatives destinées en faveur des organismes reconnus aux sens de l'article 8, par. 2, lettre b et par. 2 bis de la loi régionale du 22 mars 1996, n° 15, apportant des règles pour la protection et la promotion de la langue et de la culture frioulanes).

Article 32

Dispositions finales

1) Par décret du président de la Région, en conformité avec les délibérations de la Junte régionale, peuvent être apportées des variations à la délimitation territoriale effectuée au sens de l'article 5 de la loi régionale 15/1996 deux ans avant la date de l'entrée en vigueur de la présente loi.

2) Les variations sont décidées en conformité avec les délibérations des conseils communaux des territoires concernés, expressément motivées avec référence à l'évaluation de l'importance de la population parlant le frioulan et aussi de l'incidence de l'emploi de la langue dans le domaine territorial communal, sur approbation de la majorité supérieure des deux tiers des membres. Les délibérations des conseils sont reçues sur la base de la mesure de variation, sauf lorsqu'elles parviennent, selon les dispositions prévues au paragraphe 1, des recommandation contraires de la part d'au moins du 15 % des citoyens inscrits dans les listes électorales et résidant dans ces communes.

Article 33

Abrogations

1) Sont abrogées en particulier les dispositions suivantes de la loi régionale 15/1996:

a) l'article 4 ;
b) l'article 11 ;
c) le paragraphe 2 de l'article 11 bis ;
d) l'article 12 ;
e) le paragraphe 3 de l'article 13 ;
f) les paragraphes 1, 2 et 3 de l'article 14 ;
g) l'article 27 ;
h) l'article 28.

2) Sont abrogés les paragraphes 78, 79 et 80 de l'article 6 de la loi régionale du 15 février 1999, n° 4 (Loi financière de 1999).

3) Est abrogée l'alinéa c) du paragraphe 66 de l'article 6 de la loi du 26 février 2001, n° 4 (Loi financière de 2001).

4) Sont abrogés les paragraphes 2 et 11 de l'article 124 de la loi régionale du 9 novembre 1998, n° 13 (modifié par la loi régionale 15/1996).

5) Est abrogé l'article 3 de la loi régionale du 12 Juillet 1999, n° 22 (modifiée par l'article 6 de la loi régionale 4/1999).

Article 34

Dispositions financières

1) Au financement des actions et des interventions prévues par la présente loi il est prévu selon le sens et sur la base des dispositions apportées à la législation régionale en vigueur dans les matières mentionnées par la loi elle-même, avec des responsabilités fiscales des unités prévisionnelles suivantes sur la base de l'état des prévision des dépenses budgétaires pour les années 2007-2009 et du budget pour l'année 2007 avec référence aux chapitres du document technique annexé aux bilans mêmes à côté de chacun tel qu'indiqué: UPB 8.4.300.1.310 - chapitres 417, 5536 et 5543; UPB 8.4.300.1.1901 - chapitre 5567 et chapitre 5572 relatif aux fonds nationaux.

2) Attendu les dispositions prévues au paragraphe 1, avec les règles de la loi financière annuelle peuvent être décidées par des interventions spécifiquement conclues à la réalisation des actions prévues par la présente loi et les correspondants autorisés aux allocations appropriées, ainsi qu'à faire valoir les attributions annuelles des fonds nationaux transférés à la Région au sens de la loi 482/1999 et du décret législatif 223/2002.

Page précédente

Frioul-Vénétie Julienne

Accueil: aménagement linguistique dans le monde