Frioul-Vénétie Julienne

Loi régionale du 20 novembre 2009, no 20

Normes de protection et de promotion des minorités
de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne

Legge regionale 20 novembre 2009, n. 20

Norme di tutela e promozione delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia

Bollettino Ufficiale Regionale 25/11/2009, n. 047
 

Articolo 1

Finalita

1.
Nel rispetto dei principi costituzionali, delle convenzioni di diritto internazionale, della normativa comunitaria e statale, la Regione Friuli Venezia Giulia riconosce e concorre a tutelare e valorizzare, come parte del proprio patrimonio storico, culturale e umano, le minoranze di lingua tedesca presenti nel territorio regionale.
 
2. Il territorio in cui insistono le minoranze di lingua tedesca presenti in regione, e' definito ai sensi dell' articolo 3 della legge 15 dicembre 1999, n. 482 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche), dalla delibera del Consiglio provinciale di Udine 26 aprile 2001, n. 32 (Delimitazione dell'ambito territoriale di tutela della lingua e cultura delle popolazioni germaniche in Provincia di Udine), dalla delibera della Giunta regionale 3 agosto 2001, n. 2680 (Ricognizione dei territori delimitati dalla regione ai sensi delle leggi regionali vigenti in materia di tutela e valorizzazione della lingua e della cultura friulana e delle popolazioni germanofone, ai fini dell'attuazione degli interventi previsti dalla legge 482/1999 ), e dalla delibera del Consiglio provinciale di Udine 23 maggio 2005, n. 10 (Delimitazione ambito territoriale di tutela della lingua e cultura germaniche in Provincia di Udine. Inserimento del Comune di Pontebba), che individuano i seguenti ambiti comunali e subcomunali:

a) Sauris/Zahre;
b) frazione Timau/Tischlbong del Comune di Paluzza;
c) Tarvisio/Tarvis;
d) Malborghetto-Valbruna/ Malborgeth-Wolfsbach;
e) Pontebba/Pontafel.
3. Nel quadro della tutela delle minoranze di lingua tedesca e' prevista la promozione e la valorizzazione delle varieta' saurana e timavese.
 
4. La Regione Friuli Venezia Giulia promuove e sostiene iniziative pubbliche e private finalizzate a mantenere e incrementare l'uso della lingua tedesca, comprese le varieta' saurana e timavese, nei territori di cui al comma 2 .
 
5. La presente legge, unitamente alle disposizioni emanate a tutela delle minoranze linguistiche slovena e friulana, da attuazione alle politiche regionali atte a valorizzare le diversita linguistiche e culturali presenti nel territorio regionale.

Articolo 2
 
Principi
 
1. Con la presente legge la Regione concorre, nell'ambito delle proprie competenze, all'applicazione dei principi espressi:
 
a) dall' articolo 6 della Costituzione ;
 
b) dall' articolo 3 dello Statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, approvato con legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 ;
 
c) dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, adottata dall'Assemblea generale delle Nazione Unite il 10 dicembre 1948;

d) dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali, ratificata con legge 4 agosto 1955, n. 848 (Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali firmata a Roma il 4 novembre 1950 e del Protocollo addizionale alla Convenzione stessa, firmato a Parigi il 20 marzo 1952);
 

e) dalla Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d'Europa, ratificata con legge 28 agosto 1997, n. 302 (Ratifica ed esecuzione della Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali, sottoscritta a Strasburgo il 1° febbraio 1995);

f)
dallo Strumento dell'Iniziativa Centro Europea per la tutela dei diritti di protezione delle minoranze, sottoscritto a Budapest il 15 novembre 1994;
 
g) dai documenti dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) sottoscritti dall'Italia in materia di tutela delle lingue;
 
h) dalla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, adottata a Strasburgo il 5 novembre 1992.
2. Le disposizioni della presente legge integrano e danno attuazione alla normativa statale di cui alla legge 482/1999 , all' articolo 1, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 2 maggio 2001, n. 345 (Regolamento di attuazione della legge 15 dicembre 1999, n. 482 , recante norme di tutela delle minoranze linguistiche storiche), all' articolo 5 della legge 23 febbraio 2001, n. 38 (Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli-Venezia Giulia), e al decreto legislativo 12 settembre 2002, n. 223 (Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia per il trasferimento di funzioni in materia di tutela della lingua e della cultura delle minoranze linguistiche storiche nella regione), e definiscono, assieme alle norme regionali specificamente rivolte alle minoranze linguistiche slovena e friulana, le linee fondamentali delle politiche di intervento della Regione a favore delle diversita' culturali e linguistiche presenti nel proprio territorio.

Articolo 3
 
Rapporti internazionali con paesi europei e territori esteri di lingua tedesca
 
1. Al fine di promuovere il rafforzamento e la valorizzazione delle specificita' culturali e linguistiche delle minoranze di lingua tedesca presenti nel territorio regionale, la Regione Friuli Venezia Giulia sostiene politiche e iniziative volte alla piu' ampia collaborazione con paesi europei in cui e' storicamente presente la lingua tedesca e con territori esteri ove sono presenti minoranze di lingua tedesca.
 
Articolo 4
 
Cooperazione tra minoranze linguistiche regionali. Relazioni della minoranza linguistica tedesca del Friuli Venezia Giulia con le minoranze di lingua tedesca presenti nel territorio nazionale

1.
La Regione promuove iniziative dirette a favorire la collaborazione, la comprensione e la reciproca conoscenza tra le minoranze di lingua tedesca e le minoranze linguistiche slovena e friulana presenti nel territorio regionale e le loro istituzioni, nonche' sostiene le attivita' delle associazioni che promuovono la conoscenza e la diffusione delle lingue minoritarie in ambito regionale. Le iniziative suddette possono intercorrere anche tra le minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia e le minoranze linguistiche presenti in altre regioni italiane.
 
2. La Regione sostiene la realizzazione di progetti comuni atti alla valorizzazione delle diversita' culturali e linguistiche e al rafforzamento del concetto di interculturalita'.
 
3. Nelle materie di loro competenza i Comuni di cui all' articolo 1, comma 2 , possono stipulare accordi e intese con collettivita' e autorita' locali per finalita' di interesse comune, anche prevedendo la costituzione di organismi e altri soggetti di diritto pubblico e privato.
 
Articolo 5
 
Rapporti tra la Regione, la Provincia di Udine, gli enti locali e i cittadini appartenenti alle minoranze di lingua tedesca

1.
Nel territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , negli uffici delle amministrazioni regionale, provinciale e comunale e' consentito l'uso orale e scritto della lingua della minoranza tedesca; tali uffici rispondono nella lingua della minoranza tedesca e predispongono risposta scritta in lingua italiana con allegato il testo nella lingua della minoranza tedesca, entro i termini previsti dalla normativa vigente.
 
2. Nel territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , gli atti ufficiali, predisposti dagli uffici delle amministrazioni pubbliche di cui al comma 1 , destinati alla generalita' dei cittadini e quelli destinati al singolo, per uso pubblico, sono redatti in lingua italiana e possono presentare il testo anche in lingua tedesca.
 
3. Gli uffici delle amministrazioni regionale e provinciale e degli enti da esse dipendenti comunicano nel territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , anche in lingua tedesca, le informazioni dirette al pubblico, nonche' quelle di specifico interesse per la minoranza, assicurandosi che le informazioni istituzionali e promozionali diffuse nel loro territorio siano pubblicate anche sulla stampa periodica in lingua tedesca.
 
4. I medesimi uffici possono prevedere indicazioni scritte rivolte al pubblico redatte, oltre che in lingua italiana, anche nella lingua tedesca con pari dignita grafica.
 
5. I formulari e la modulistica amministrativa della Regione, della Provincia e degli altri enti locali sono predisposti dai rispettivi uffici, siti nel territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , in modalita' bilingue, italiano e tedesco.

Articolo 6
 
Uffici per l'uso della lingua tedesca delle pubbliche amministrazioni

1.
Nei termini e con le modalita' previste dalla legge 482/1999 e dall' articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 345/2001 , nel territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , e' consentito l'uso orale e scritto della lingua tedesca, con le istituzioni scolastiche e gli uffici amministrativi ivi ubicati. A tale scopo, gli uffici delle pubbliche amministrazioni istituiscono uno sportello per i cittadini che utilizzano la lingua ammessa a tutela.
 
2. Per le finalita' previste all' articolo 5 e al fine di razionalizzare l'utilizzo delle risorse umane ed economiche e di rafforzare nel contempo la qualita' dei rapporti internazionali con le istituzioni dei paesi di lingua tedesca, l'amministrazione regionale e quella della Provincia di Udine possono istituire un ufficio unico.
 
3. Per le finalita' previste al comma 1 , gli uffici delle amministrazioni comunali siti nel territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , al fine di reperire e formare personale in grado di rispondere alle esigenze previste dalla presente legge, possono stipulare convenzioni con le istituzioni scolastiche regionali, con le Universita' di Udine e di Trieste e con altri soggetti istituzionali, consorziandosi eventualmente tra di loro.
 
Articolo 7
 
Uso della lingua tedesca da parte di soggetti privati
 
1. Nei territori comunali di insediamento delle minoranze di lingua tedesca della Regione, sulle insegne esposte al pubblico e in tutte le indicazioni per il pubblico, comprese le etichette sui prodotti agricoli, artigianali e industriali, e' ammesso da parte di associazioni e imprese l'uso, oltre che della lingua italiana, anche di quella tedesca.
 
Articolo 8
 
Promozione e valorizzazione delle varieta' linguistiche saurana e timavese

1.
La Giunta regionale, su proposta dei Comuni di Sauris/Zahre e Paluzza (frazione Timau/Tischlbong), sentite le associazioni locali individua i criteri e le modalita' di promozione e valorizzazione delle varieta' saurana e timavese.
 
Articolo 9
 
Nomi, cognomi e denominazioni tedesche

1.
L'amministrazione regionale e quelle degli enti locali del Friuli Venezia Giulia, negli atti di loro emanazione, assicurano ai cittadini appartenenti alle minoranze di lingua tedesca la corretta scrittura dei nomi e cognomi nel rispetto dei segni diacritici dell'alfabeto tedesco.
 
2. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, nel testo delle leggi e dei regolamenti regionali, nonche' degli altri atti e documenti da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione, le denominazioni tedesche di Comuni e frazioni sono riportate accanto alla denominazione in lingua italiana, in conformita' al testo previsto dai rispettivi statuti comunali e nel rispetto dei segni diacritici dell'alfabeto tedesco.
 
3. Al fine di assicurare l'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 2, le amministrazioni regionale, provinciale e gli altri enti locali interessati adeguano le attrezzature tecniche e informatiche utilizzate dai loro uffici.
 
Articolo 10
 
Toponomastica e segnaletica stradale

1.
Gli statuti e i regolamenti dei Comuni di cui all' articolo 1, comma 2 , in aggiunta ai toponimi ufficiali, possono prevedere l'adozione di toponimi conformi alle tradizioni e agli usi locali, previa deliberazione dei singoli Consigli comunali.
 
2. La segnaletica stradale riportante le localita' delle comunita' di lingua tedesca puo' essere prodotta in lingua italiana e tedesca nel rispetto dei principi del codice della strada, previa deliberazione dei singoli Consigli comunali.
 
3. Le deliberazioni della Giunta regionale riguardanti le denominazioni ufficiali in lingua tedesca e ogni altra questione generale concernente i toponimi in lingua tedesca sono approvate con decreto del Presidente della Regione da pubblicarsi nel Bollettino Ufficiale della Regione.
 
Articolo 11

Apprendimento della lingua tedesca
 
1. L'amministrazione regionale, nel quadro delle azioni finalizzate all'incremento e alla diversificazione dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, nonche' allo sviluppo e alla diffusione delle attivita' culturali nella regione, promuove l'apprendimento e la conoscenza della lingua e della cultura tedesca e sostiene, anche in applicazione delle disposizioni di cui all' articolo 4 della legge 482/1999, la realizzazione di iniziative dirette a favorire l'insegnamento della lingua tedesca nelle scuole di ogni ordine e grado, nell'intero territorio ove sono presenti minoranze di lingua tedesca.
 
2. Con deliberazione della Giunta regionale sono stabilite le modalita' degli interventi di cui al comma 1 , d'intesa con le autorita' scolastiche regionali.
 
3. La Regione promuove iniziative di collaborazione tra le universita' del Friuli Venezia Giulia, le universita' di altri Stati europei, le Regioni e gli enti locali dove sono presenti minoranze di lingua tedesca, da attuarsi anche sulla base di apposite convenzioni e protocolli d'intesa, per migliorare la formazione e la specializzazione nella lingua tedesca e nelle sue varieta' locali dei cittadini appartenenti alle minoranze di lingua tedesca presenti nel territorio regionale, in particolare nel settore dell'istruzione universitaria e post-universitaria, nonche' al fine del riconoscimento di diplomi universitari e di esami di Stato che abilitino all'esercizio delle professioni.

4.
La Regione promuove altresi' iniziative di collaborazione tra i soggetti di cui ai commi 1 e 3 e le associazioni, con sede nel territorio regionale, che abbiano come fine la divulgazione della lingua e della cultura tedesca.
 
Articolo 12
 
Promozione e valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia
 
1. La Regione sostiene le attivita' culturali, artistiche, scientifiche, educative e informative rivolte alle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia finalizzate a valorizzarne il patrimonio linguistico e culturale, realizzate dagli enti locali e dalle associazioni presenti nei territori di cui all' articolo 1, comma 2 , con priorita' per gli enti di cui all' articolo 14.
 
2. La Regione, nell'ambito delle proprie competenze, realizza iniziative dirette alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia, avvalendosi anche dell'apporto delle istituzioni culturali e scientifiche delle minoranze stesse.
 
3. La Provincia di Udine e gli enti locali del territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , concorrono a sostenere le attivita' di carattere linguistico e culturale, rivolte alle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia.
 
Articolo 13
 
Interventi per il servizio radiotelevisivo in lingua tedesca
 
1. Al fine di garantire la ricezione delle trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua tedesca nell'intero territorio di insediamento delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia, l'Amministrazione regionale e' autorizzata a finanziare la realizzazione e il completamento delle opere destinate all'attivazione e al potenziamento di impianti di diffusione della societa' concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, mediante la concessione di contributi in conto capitale agli enti locali di tale territorio, secondo le modalita' previste dalla legge regionale 10 ottobre 1981, n. 71 (Interventi regionali per il potenziamento e la massima diffusione del servizio pubblico radio-televisivo nel Friuli-Venezia Giulia).
 
2. Al fine di favorire lo sviluppo dell'informazione e della comunicazione radiotelevisiva in lingua tedesca, salvo il disposto di cui all' articolo 12, comma 1, della legge 482/1999 , la Regione, ai sensi del comma 2 del medesimo articolo, e' altresi' autorizzata a stipulare, previo parere del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.), apposite convenzioni con la societa' concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e con emittenti radiotelevisive private locali, per la realizzazione di programmi e servizi in lingua tedesca, comprese le varieta' di cui all' articolo 8.
 
Articolo 14

Enti e organizzazioni rappresentativi delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia

1.
Sono considerati enti e organizzazioni rappresentativi delle minoranze di lingua tedesca, gli enti e le organizzazioni in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere dotati di autonomia amministrativa e gestionale;
 
b) avere la propria sede nell'ambito territoriale indicato all' articolo 1, comma 2 ;
 
c) svolgere in modo stabile e continuativo da almeno tre anni un'attivita' di produzione o di offerta di servizi destinati prevalentemente alla diffusione e alla valorizzazione della lingua e della cultura delle minoranze tedesche del Friuli Venezia Giulia.
2. Gli enti e le organizzazioni di cui al comma 1 , previa domanda presentata alla Direzione centrale competente in materia di cultura, sono riconosciuti con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell'Assessore regionale competente.
 
3. Ai sensi dell' articolo 12, comma 1 , gli enti di cui al presente articolo hanno priorita' nell'attribuzione dei contributi per le specifiche attivita' di cui alla presente legge rispetto alle altre associazioni presenti nel territorio di cui all' articolo 1, comma 2 .
 
Articolo 15
 
Commissione regionale per le minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia
 
1. E istituita presso la Direzione centrale competente in materia di cultura, la Commissione regionale per le minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia, di seguito denominata Commissione.
 
2. La Commissione di cui al comma 1 e un organo collegiale di sette componenti:
a) l'Assessore regionale competente in materia di cultura, o suo delegato;
 
b) l'Assessore alla cultura della Provincia di Udine;
 
c) tre rappresentanti delle minoranze di lingua tedesca designati congiuntamente dai Comuni di cui all' articolo 1, comma 2 ;
 
d) il Direttore dell'Ufficio scolastico regionale, o suo delegato;
 
e) un rappresentante delle minoranze di lingua tedesca designato congiuntamente dagli enti e dalle organizzazioni rappresentativi delle stesse di cui all' articolo 14 .
3. I compiti di segreteria sono svolti dal personale della Direzione centrale competente in materia di cultura.
 
4. Ai componenti della Commissione, per l'espletamento del loro incarico, spettano unicamente il trattamento di missione e il rimborso delle spese di viaggio, nella misura che compete ai dipendenti regionali con qualifica di dirigente.
 
5. La Commissione si riunisce almeno due volte all'anno e ogni qualvolta se ne ravvisi la necessita'.
 
6. Le riunioni della Commissione sono valide con la presenza della maggioranza dei suoi componenti. Le deliberazioni sono adottate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti e con la medesima maggioranza e' adottato il regolamento di funzionamento.
 
7. La Commissione regionale e' costituita con decreto del Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale competente per materia.
 
8. La Commissione rimane in carica per la durata dell'intera legislatura.
 
Articolo 16

Compiti della Commissione

1.
La Commissione fornisce i pareri previsti dalla presente legge o richiesti dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni del territorio di cui all' articolo 1, comma 2 , e inoltre formula proposte e giudizi in relazione agli scopi della presente legge e sui quali, di propria iniziativa, ritenga di dover richiamare l'attenzione.
 
2. La Commissione, in particolare:
a) propone il Piano triennale generale di politica linguistica per la lingua tedesca, che e' approvato dalla Giunta regionale;
 
b) esprime il parere sulla deliberazione della Giunta regionale relativa al programma annuale degli interventi, anche tenendo conto della ripartizione delle risorse finanziarie assegnate dallo Stato alla Regione;
 
c) verifica annualmente l'impatto delle iniziative sostenute sull'uso della lingua tedesca;
 
d) presenta annualmente al Consiglio regionale una relazione contenente la valutazione complessiva delle politiche, delle attivita' e degli interventi effettuati per promuovere la tutela delle minoranze di lingua tedesca nella Regione Friuli Venezia Giulia;
e) formula autonomamente osservazioni e proposte in relazione alle finalita' di cui agli articoli 1 e 2, comma 2.
Articolo 17

Criteri di ripartizione delle risorse finanziarie
 
1. Con regolamento di attuazione, approvato con deliberazione della Giunta regionale, previo parere della Commissione consiliare competente, sentita la Commissione di cui all' articolo 15 , sono individuate le misure, le modalita' e i criteri per la ripartizione delle risorse destinate alle finalita' di cui alla presente legge.

Avec dispositions d'application, approuvé par la décision du conseil régional, après consultation du Comité compétent consiliare, estimé que le comité visé à l'article 15, sont identifiés LES MESURES, ET LES RÈGLES» ET LES CRITÈRES POUR L'ALLOCATION DES RESSOURCES À DES FINS auxquelles la présente loi.
 

Articolo 18
 
Fondo regionale per la tutela delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia
 
1. Per il finanziamento dei progetti e delle iniziative previste dalla presente legge e' istituito il Fondo regionale per la tutela e valorizzazione delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia.
 
2. Con delibera della Giunta regionale, previo parere della Commissione di cui all' articolo 15 e della Commissione consiliare competente, sono determinate le quote del fondo istituito dal comma 1 , da destinare al finanziamento degli istituti e delle associazioni di cui alla presente legge.
 
Articolo 19
 
Norme finali

1.
A decorrere dalla data di entrata in vigore del regolamento di cui all' articolo 17 , sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari, espressamente indicate dal medesimo, con esso incompatibili.
 
Articolo 20
 
Norme finanziarie

[...]

Loi régionale 20 novembre 2009, n° 20

Normes de protection et de promotion des minorités
de langue allemande du Frioul-Vénétie Julienne

Bulletin officiel régionale du 25 novembre 2009, n« 047

Article 1er

But

1. But

1.
Dans le respect des principes constitutionnels, des conventions du droit international, de la législation communautaire et nationale, la Région du Frioul-Vénétie Julienne reconnaît et contribue à protéger et valoriser, dans le cadre de leur patrimoine historique, culturel et humain, les minorités de langue allemande sur le territoire régional.

2. Le territoire dans lequel persévèrent les minorités de langue allemande présentes dans la région est défini conformément à l'article 3 de la loi du 15 décembre 1999, no 482 (Normes en matière de protection concernant les minorités linguistiques historiques), à la résolution du Conseil provincial d'Udine du 26 avril 2001, no 32 (Délimitation de la protection territoriale de la langue et la culture des peuples germaniques dans la province d'Udine), à la résolution de la Junte régionale du 3 août 2001, no 2680 (Reconnaissance des territoires définis par la région en vertu des lois régionales pour la protection et la valorisation de la langue et la culture frioulane et des populations germanophones, aux fins de l'application des interventions prévues par la loi 482/1999) et à la résolution du Conseil provincial d'Udine du 23 mai 2005, no 10 (Délimitation du cadre territorial de protection de la langue et de la culture germaniques dans la province d'Udine. Mise en place de la commune de Pontebba), qui permettent d'identifier les limites municipales et sous-municipales suivantes:

a) Sauris/Zahre ;
b) une partie de Timau/Tischlbong de la commune de Paluzza;
c) Tarvisio/Tarvis ;
d) Malborghetto- Valbruna/malborgeth- Wolfsbach ;
e) Pontebba/Pontafel.

3. Dans le cadre de la protection des minorités de langue allemande il est prévu la promotion et la valorisation des variétés saurana et timavese.

4. Le Frioul-Vénétie Julienne promeut et soutient les initiatives publiques et privées visant à maintenir et à accroître l'emploi de la langue allemande, y compris les variétés saurana et timavese, dans les territoires visés au paragraphe 2.

5. La présente loi, ainsi que les dispositions adoptées pour la protection des minorités linguistiques slovènes et frioulanes, met en œuvre la politique régionale visant à renforcer la diversité linguistique et culturelle dans la région.

Article 2

Principes

1. Par la présente loi, la Région contribue, dans le domaine de ses compétences, à l'application des principes énoncés:

a) à l'article 6 de la Constitution ;

b) à l'article 3 du Statut spécial pour la Région autonome du Frioul-Vénétie Julienne, approuvé par la Loi constitutionnelle du 31 janvier 1963, no 1 ;

c) dans la Déclaration universelle des droits de l'Homme, adoptée par l'Assemblée générale des Nations unies le 10 décembre 1948 ;

d) dans la Convention de sauvegarde des droits de l'Homme et des libertés fondamentales, ratifiée par la loi du 4 août 1955, no 848 (Ratification et mise en œuvre de la Convention de sauvegarde des droits de l'Homme et des libertés fondamentales, signée à Rome le 4 novembre 1950 et du Protocole additionnel à la Convention, signé à Paris le 20 mars 1952) ;

e) dans la Convention-cadre pour la protection des minorités nationales du Conseil de l'Europe, ratifiée par la loi du 28 août 1997, no 302 (Ratification et mise en œuvre de la Convention-cadre pour la protection des minorités nationales, soussignée à Strasbourg le 1er février 1995) ;

f) dans l'instrument de l'Initiative centre-européenne pour la protection des droits des minorités, signé à Budapest le 15 novembre 1994;


g) dans les documents de l'Organisation pour la coopération et la sécurité en Europe (OSCE) soussignés par l'Italie en matière de protection linguistique;

h) dans la Charte européenne des langues régionales ou minoritaires, adoptée à Strasbourg le 5 novembre 1992.

2. Les dispositions de la présente loi complètent et actualisent la législation nationale et en particulier la loi 482/1999, le paragraphe 5 de l'article 1 du Décret du président de la République du 2 mai 2001, no 345 (Règlement d'application de la loi du 15 décembre 1999, no 482, établissant les normes de protection des minorités linguistiques historiques), l'article 5 de la loi du 23 février 2001, no 38 (Normes en matière de protection de la minorité linguistique slovène de la région du Frioul-Vénétie Julienne) et le décret législatif du 12 septembre 2002, no 223 (Normes d'application du Statut spécial pour la Région du Frioul-Vénétie Julienne pour le transfert des fonctions relatives à la protection de la langue et de la culture des minorités linguistiques historiques dans la région) et de définir, en conformité avec les normes régionales spécifiquement destinées aux minorités linguistiques slovène et frioulane, les politiques fondamentales des interventions de la Région en faveur de la diversité culturelle et linguistique sur son territoire.

Article 3

Relations internationales avec les pays européens et les territoires étrangers de langue allemande

1.
Afin de promouvoir le renforcement et la valorisation des spécificités culturelles et linguistiques des minorités de langue allemande présentes sur le territoire régional, la Région du Frioul-Vénétie Julienne soutient les politiques et les initiatives visant à une plus vaste coopération avec les pays européens qui, historiquement, encouragent la langue allemande et les territoires étrangers là où existent des minorités de langue allemande.

Article 4

Coopération entre les minorités linguistiques régionales. Relations entre la minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne avec les minorités germanophones présents sur le territoire national

1. La Région encourage les initiatives visant à favoriser la coopération, la compréhension et la connaissance mutuelle entre les minorités de langue allemande et les minorités linguistiques slovène et frioulane présentes sur le territoire régional et leurs institutions, ainsi que le soutien des activités des associations qui cherchent à promouvoir la connaissance et la diffusion des langues minoritaires dans la région. Ces initiatives peuvent également avoir lieu entre la minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne et des minorités linguistiques présentes dans d'autres régions italiennes.

2. La Région soutient la mise en œuvre de projets communs afin de renforcer la diversité culturelle et linguistique ainsi que le renforcement du concept de l'interculturalité.

3. Dans les domaines relevant de leurs compétence, les municipalités visées au paragraphe 2 de l'article 1 peuvent conclure des accords et des arrangements avec la collectivité et les autorités locales à des fins d'intérêt commun, y compris par la création d'organismes et d'autres entités de droit public et privé.

Article 5

Relations entre la Région, la Province d'Udine, les organismes locaux et les citoyens appartenant aux minorités de langue allemande

1. Dans le territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1, les bureaux des administrations régionales, provinciales et municipales sont autorisés à utiliser la langue orale et écrite de la minorité allemande; ces bureaux doivent répondre dans la langue de la minorité allemande et préparer une réponse écrite dans la langue italienne contenant le texte allemand, selon le délai imparti par la loi.

2. Dans le territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1, les documents officiels établis par les bureaux de l'administration publique visés au paragraphe 1 pour l'ensemble des citoyens et ceux destinés individuellement pour un usage public doivent être rédigés en italien tout en pouvant présenter aussi le texte en allemand.

3. Les bureaux de l'administration régionale et provinciale, et les entités qui en dépendent doivent communiquer, dans le territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1, également en allemand toute information adressée au public, ainsi que celles d'intérêt particulier pour la minorité, en s'assurant que les informations institutionnelles et promotionnelles diffusées sur leur territoire sont également publiées dans la presse périodique en langue allemande.

4. Les mêmes bureaux peuvent prévoir des informations écrites adressées au public rédigées à côté de l'italien  aussi en allemande avec la même présentation graphique.

5. Les formulaires et requêtes administratives de la Région, de la Province et des autres organismes locaux doivent préparer par leurs bureaux respectifs des endroits sur le territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1 avec des modalités bilingue, en italien et en allemand.

Article 6

Bureaux pour l'emploi de la langue allemande dans l'administration publique

1. Dans les conditions et selon les modalités prévues par la loi 482/1999 et l'article 6 du Décret du président de la République 345/2001, dans le territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1, il est consenti le droit d'utiliser l'allemand à l'oral et à l'écrit avec les établissements scolaires et les bureaux administratifs en son sein. À cette fin, les bureaux de l'administration publique doivent constituer un bureau pour les citoyens qui utilisent la langue reconnue comme protégée.

2. Pour les fins prévues à l'article 5 et dans le but de rationaliser l'utilisation des ressources humaines et économiques, tout en renforçant en même temps la qualité des relations internationales avec les institutions des pays de langue allemande, l'administration régionale et celle de la province d'Udine peuvent prévoir un bureau unique.

3. Pour les fins prévues au paragraphe 1, les bureaux des administrations municipales situées dans le territoire visé par le paragraphe 2 de l'article 1, afin de sensibiliser et former le personnel en mesure de répondre aux exigences prévues de la présente loi, peuvent conclure des conventions avec les établissements scolaires régionaux, avec l'Université d'Udine et de Trieste et avec d'autres établissements, en les associant en consortium éventuellement entre eux.

Article 7

Emploi de la langue allemande de la part des parties privées

1. Dans les territoires municipaux d'implantation des minorités de langue allemande dans la Région, sur les enseignes présentées au public et dans toutes les indications destinées au public, y compris les étiquettes sur les produits agricoles, artisanaux et industriels, il est autorisé de la part des associations et des entreprises d'utiliser à côté de l'italien également l'allemand.

Article 8

Promotion et valorisation des variétés linguistiques saurana et timavese

1. La Junte régionale, sur proposition des municipalités de Sauris/Zahre et de Paluzza (partie de Timau/Tischlbong), après avoir entendu les sections locales, identifie les critères et les méthodes pour promouvoir et améliorer les variétés saurana et timavese.

Article 9

Noms, prénoms et dénominations allemandes

1. L'administration régionale et celle des organismes locaux du Frioul-Vénétie Julienne, dans les actes émis par elles, doivent assurer aux citoyens appartenant aux minorités germanophones l'orthographe correcte de leurs noms et prénoms en conformité avec les signes diacritiques de l'alphabet allemand.

2. À partir de la date d'entrée en vigueur de la présente loi, le texte des lois et règlements régionaux, ainsi que les actes et documents à publier dans le Bulletin officiel de la Région, les dénominations allemandes des communes et des villages doivent être énumérés, en plus de la description en italien, en conformité avec le texte prévu dans les statuts respectifs des communes  et dans el respect des signes diacritiques de l'alphabet allemand.

3. Au fin d'assurer la mise en œuvre des dispositions prévus aux paragraphes 1 et 2, les administrations régionales, provinciales et les autres organismes locaux concernés doivent adapter leurs équipements techniques et informatiques utilisés de leurs bureaux.

Article 10

Toponymie et signalisation routière

1. Les statuts et les règlements des communes visés au paragraphe 2 de l'article 1, en plus des toponymes officiels, doivent prévoir l'adoption de noms conformes aux traditions et aux coutumes locales, après délibération auprès des différents conseils municipaux.

2. Les panneaux de signalisation routière indiquant l'emplacement la localité d'une communauté germanophone peuvent être rédigés en italien et en allemand, conformément aux principes du code de la route, après délibération des différents conseils municipaux.

3. Les délibérations de la Junte régionale concernant les noms officiels en allemand et de toute autre question générale sur les toponymes en allemand doivent être approuvées par le président de la Région pour être publiées dans le Bulletin officiel de la Région.

Article 11

Apprentissage de la langue allemande

1. L'administration régionale, dans le cadre des actions visant à accroître la diversification des établissements d'ensegnement et de formation, ainsi que la diffusion des activités culturelles de la Région, doit favoriser l'apprentissage et la connaissance de la langue et de la culture allemandes et prendre en charge, même en vertu des dispositions visées à l'article 4 de la loi 482/1999, la mise en œuvre des initiatives visant à encourager l'enseignement de l'allemand dans les écoles à tous les niveaux sur l'ensemble du territoire, là où les minorités sont présentes des minorités germanophones.

2. Par résolution de la Junte régionale sont établies les modalités des interventions visées au paragraphe 1, en accord avec les autorités scolaires régionales.

3. La Région encourage les initiatives de collaboration entre les universités du Frioul-Vénétie Julienne, les universités des autres pays européens, les Régions et les autorités locales où il sont présentes des minorités de langue allemande; cette collaboration doit être obtenue sur la base d'accords et de protocoles d'entente pour améliorer la formation et la spécialisation en allemande et dans la variété locale des citoyens appartenant aux minorités de langue allemandes présente sur le territoire régional, en particulier dans le domaine de l'enseignement universitaire et post-universitaire, ainsi que la reconnaissance des diplômes universitaires et des examens d'État, qui permettent l'exercice des professions.

4. La Région fait également la promotion des efforts de collaboration entre les entités visées aux paragraphes 1 et 3, et leurs associations, avec des bureaux situés dans la région, lesquels ont pour but la diffusion de la langue et la culture allemandes.

Article 12

Promotion et valorisation du patrimoine linguistique et culturel des minorités de langue allemande du Frioul-Vénétie Julienne

1. La Région soutient les activités culturelles, artistiques, scientifiques, éducatives et informatives destinées à la minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie et visant à valoriser le patrimoine linguistique et culturelle; ces activités sont effectuées par les autorités et les associations locales sur les territoires visés au paragraphe 2 de l'article 1 avec en priorité les organismes visés à l'article 14.

2. La région, dans le domaine relevant de ses compétences, procède à des initiatives visant à la promotion et la valorisation du patrimoine linguistique et culturel de la minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie, également grâce à la contribution des institutions culturelles et scientifiques de ces minorités.

3. La province d'Udine et les autorités locales du territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1 collaborent pour soutenir les activités à caractère linguistique et culturel, destinées à la minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie.

Article 13

Mesures pour le service de radiotélévision en allemand

1. Afin d'assurer la réception de transmission radiophonique et télévisée en allemand dans le territoire d'implantation des minorités germanophones du Frioul-Vénétie, l'administration régionale est autorisée à financer la construction et l'achèvement de travaux destinés à l'activation et le renforcement des systèmes de diffusion de la société publique de radiodiffusion fournisseur du service, au moyen de l'octroi de subventions en capital aux collectivités locales de ce territoire, selon les modalités prévues par la loi régionale du 10 octobre, 1981, no 71 (Mesures régionales pour le renforcement et la diffusion la plus large possible du service public de radiotélévision dans le Frioul-Vénétie Julienne).

2. Afin d'encourager le développement de l'information et de communication pour la radiotélévision en allemand, sous réserve des dispositions du paragraphe 1 de l'article 12 de la loi 482/1999, la Région, en vertu du paragraphe 2 du même article, est aussi autorisée à conclure, sur l'avis du Comité régional pour la communication (Co.Re.Com.), des accords appropriés avec les sociétés fournisseurs du service public de radiotélévision avec les radio-télédiffuseurs commerciaux privés locaux, pour la mise en œuvre de programmes et des services en langue allemande, y compris les variétés linguistiques visées à l'article 8.

Article 14

Institutions et organisations représentant les minorités de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne

1.
Les institutions et organisations considérées comme représentatives des minorités de langue allemande sont celles qui satisfont aux critères suivants:

a) être dotées d'une autonomie d'administration et de gestion ;

b) avoir sa place d'affaire dans le domaine territorial mentionné au paragraphe 2 de l'article 1 ;

c) effectuer de façon stable et continue pendant au moins trois ans une activité de production ou de fourniture de services destinés principalement à la diffusion et la valorisation de la langue et de la culture de la minorité allemande dans le Frioul-Vénétie.

2. Les institutions et organisations visées au paragraphe 1, après une demande présentée à la direction centrale compétente en matière de culture, sont reconnues par le président de la Région, sur proposition de l'assesseur régional compétent.

3. En vertu du paragraphe 1 de l'article 12, les entités visées au présent article ont la priorité dans l'attribution des subventions pour des activités spécifiques présentes dans la présente loi en ce qui concerne d'autres associations dans le territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1.

Article 15

Commission régionale pour les minorités de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne

1. Il est institué à la Direction générale compétente en matière de culture  la Commission régionale pour les minorités de langue allemande dans le Frioul-Vénétie, ci-après dénommée «Commission».

2. La Commission prévue au paragraphe 1 est un organisme communautaire formée de sept membres :

a) de l'assesseur régional compétent en matière de culture ou son délégué ;

b) de l'assesseur à la culture de la province d'Udine ;

c) de trois représentants des minorités de langue allemande désignés conjointement par les communes visées au paragraphe 2 de l'article 1 ;

d) du directeur du Bureau scolaire régional ou son délégué ;

e) d'un représentant des minorités de langue allemande désigné conjointement par les mêmes institutions et organismes représentatifs visés à l'article 14.

3. Le secrétariat est assumé par le personnel de la Direction centrale compétente en matière de culture.

4. Les membres de la Commission, afin d'exercer leurs fonctions, ont droit uniquement au traitement de leur tâche et au remboursement des frais de voyage selon la mesure correspondant aux employés régionaux avec un poste de gestionnaire.

5. La Commission se réunit au moins deux fois l'an et chaque fois qu'elle le juge nécessaire.

6. Les réunions de la Commission sont valides avec la présence de la majorité de ses membres. Les décisions sont prises par vote à la majorité des membres présents et, avec la même majorité, sont adoptées les règles de procédure.

7. La Commission régionale est constituée du président de la Région, suite à une décision de la Junte régionale, sur proposition de l'assesseur région responsable de la culture.

8. La Commission reste en fonction pour la durée entière de la législature.

Article 16

Tâches de la Commission

1. La Commission émet des avis prévus par la présente loi ou demandés par la Région, la Province et les communes du territoire visé au paragraphe 2 de l'article 1, et formule des propositions et des avis en relation avec les objectifs de la présente loi et qui, de sa propre initiative, peuvent attirer l'attention.

2. La Commission, en particulier :

a) propose le plan triennal général de la politique linguistique pour la langue allemande, qui doit être approuvé par le Conseil régional;

b) donne son avis sur la décision de la Junte régionale concernant le programme annuel d'aide, et tient compte de l'attribution des ressources financières allouées par l'État à la Région;

c) examine annuellement l'impact des initiatives favorables à l'utilisation de l'allemand;

d) soumet chaque année au conseil régional un rapport contenant l'évaluation globale des politiques, des activités et des interventions visant à promouvoir la protection des minorités de langue allemande dans la région du Frioul-Vénétie Julienne;

e)  formule des observations indépendantes et des propositions en ce qui concerne l'application des fins mentionnées au paragraphe 2 des articles 1 et 2.

Article 17

Critères de répartition des ressources financières

1. En application du règlement, après approbation par une résolution de la Junte régionale, après consultation auprès de la Commission conseillère compétente, ayant entendu la Commission visée à l'article 15, des mesures sont prises pour identifier les modalités et les critères pour l'allocation des ressources aux fins de la présente loi.

Article 18

Fonds régional pour la protection des minorités de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne

1.  Pour le financement des projets et des initiatives envisagées par la présente loi et il est institué le Fonds régional pour la protection et la promotion de la minorité de langue allemande dans le Frioul-Vénétie Julienne.

2. Par la résolution du Conseil régional, après consultation de la Commission prévue à l'article 15 et de la Commission conseillère compétente, sont déterminés les parts du fonds créé par le paragraphe 1, et qui doivent être attribuées aux institutions et associations visées par la présente loi.

Article 19

Normes finales

1. À partir de la date d'entrée en vigueur du règlement visé à l'article 17, sont abrogées les dispositions législatives et réglementaires, en particulier celles qui ne sont pas compatibles avec les présentes dispositions.

Article 20

Normes financières

[...]

Page précédente

L'Italie - Frioul-Vénétie Julienne

Accueil: aménagement linguistique
dans le monde